Analisi costi della politica

di Alessio Bonifacino

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cittadinanza sovrana

In questi ultimi mesi come non mai, sentiamo parlare di interventi che non si possono attuare per mancanza di risorse. Ciò ovviamente sempre a discapito degli italiani che lavorano onestamente e che cercano di arrivare a fine mese. Si sente parlare, per coprire i buchi, di dismissioni di immobili demaniali; mai, però, di interventi strutturali che possano realmente rimettere in sesto le finanze pubbliche senza tartassare sempre e solo i soliti noti.

Ecco allora alcune considerazioni e proposte che a nostro avviso sarebbero utili:

– Ancoraggio al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la

categoria “metalmeccanici” in termini di aumenti dei compensi degli eletti e ricoprenti cariche pubbliche.

Le retribuzioni saranno: parlamentare, ministro e sottosegretario:

Euro 10.000 (diecimila) lordi mensili omnicomprensivi, Consiglieri regionali e membri di giunta regionale, Euro 6.000 (seimila) lordi

mensili omnicomprensivi e Consiglieri provinciali e comunali e membri di giunta provinciali e comunali Euro 2.000 (duemila) lordi mensili omnicomprensivi.

L’ente erogante può prevedere per taluni casi debitamente documentati rimborsi di spesa, che non potranno comunque mai eccedere un terzo della retribuzione. Per le cariche di Presidente della Camera, del Senato e del Consiglio dei Ministri è prevista una maggiorazione del 30% (trenta per cento) sui valori sopra esposti.

In caso di assenza dagli incarichi istituzionali per oltre 90 (novanta) giorni all’interno dell’anno solare, non si percepiscono compensi e si devono restituire quelli eventualmente già introitati; si deroga esclusivamente per motivi di salute debitamente documentati.

– Riduzione del numero di rappresentanti del popolo: 112 (centododici)

Senatori più quelli a vita, che non potranno essere più di 6 (sei) in contemporanea; 301 (trecentouno) Deputati.

– Riforma della legge elettorale secondo il principio della rappresentanza:

il popolo deve poter scegliere i suoi rappresentanti; tale rappresentanza deve riferirsi ad un numero di cittadini da quantificarsi.

– Cancellazione delle province e riorganizzazione su base regionale e comunale.

– Accentramento amministrativo per i Comuni sotto i 700 (settecento) abitanti.

– Riduzione delle auto blu allo stretto numero necessario per le funzioni istituzionali.

Adeguamento del parco auto blu ai criteri di risparmio e funzionalità, con limite massimo di cilindrata 1.400 (millequattrocento) benzina e 1.800 (milleottocento) diesel.

– I contributi previdenziali versati dagli eletti alle cariche pubbliche concorrono con il loro reddito naturale al fine di maturare il diritto alla pensione.

Non vengono più concessi vitalizi privilegiati al di fuori dei casi previsti dalla legge per le categorie disagiate.

– Accorpamento dei Ministeri, ricollocazione del personale in eccesso presso altre istituzioni e, nei limiti del possibile, senza “disagiare” la sede.

– Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ed agli organi di stampa. Per questi ultimi si dovrà procedere per gradi e comunque entro anni 3 (tre), al fine di garantire una transizione di regime non traumatica.

– Divieto di cumulo dei compensi e delle retribuzioni per i dipendenti pubblici e per i ricoprenti cariche politiche: ad ogni soggetto deve far capo una sola retribuzione pubblica

In totale sul costo dalla politica si risparmiano 30,84 miliardi di euro.

www.cittadinanzasovrana.org

 

Il presidente

Alessio Bonifacino

alessio bonifacino

Analisi costi della politica
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Un pensiero su “Analisi costi della politica

  • 4 Maggio 2014 alle 22:44
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    Vermont, primo stato a richidere una ammenda alla costituzione perchè i soldi siano esclusi dalla politica

    Venerdì scorso Vermont è diventato il primo stato a chiedere una convenzione per modificare la Costituzione degli Stati Uniti, con il fine di revocare attraverso la Corte Suprema dei Cittadini degli Stati Uniti , il flusso di una marea di denaro alla politica.

    Mike Monetta, 37 anni, giovedì scorso è partito da Boston con un collega e ha atteso per più di 10 ore nella galleria della “House” della Camera Inferiore per votare sulla risoluzione del Senato. I legislatori dovevano decidere, prima della fine del biennio. La decisione è stata presa al termine di una maratonica sessione.

    Venerdì mattina Monetta è tornato nella galleria della “house”per sapere sulla risoluzione del Vermont e ottenere l’approvazione finale da parte del Parlamento. Monetta è il direttore organizzativo “Wolf PAC” , comitato di azione politica che vuole porre fine tutti i comitati di azione politica.

    <>, ha spiegato.

    Wolf PAC è stata fondata da Cenk Uygur , telegiornale del sito online “Giovani Turchi”.

    <>, ha detto Monetta.

    <> ha continuato Monetta.

    Fino a che ci saranno i soldi di mezzo, le mosche continuerannoa ronzare……

    Leggi tutto l’articolo: http://vtdigger.org/2014/05/02/vermont-first-state-call-constitutional-convention-get-money-politics/

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