Appunti di Costituzione

di Valentino Q. Sergi

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Il testo della Costituzione all’articolo 1 comma 2 dice :

< ….La Sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.>;

All’articolo 56 seguita molto congruamente :

< ……La Camera dei Deputati è eletta a suffragio universale e diretto.> ;

Ed anche all’articolo 58 continua molto avvedutamente :

< …..I Senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età.>;

ma da questo punto in poi incominciamo a deviare dalla retta via logica e razionale di procedere ed appaiono le incongruenze, illogicità, assurdità… i paradossi le sottrazioni di potere e Sovranità del popolo.

E quindi la Costituzione all’articolo 83 cita :

< …Il Presidente della Repubblica è eletto dal parlamento in seduta comune dei suoi membri…….>.

Ma non era stabilito all’articolo 1 che ….La Sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione? Perché mai il popolo dovrebbe demandare il potere della sovranità popolare ad altri senza validi motivi??, e quando mai l’ha, o l’avrebbe, fatto???;

La Costituzione all’articolo 59 riporta :

< …. E’ senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica >

Prima riflessione. Mai in tutta la storia della Repubblica che ci sia stato un uomo col senso delle istituzioni (vedi articolo 3) ed abbia rinunciato consapevole dell’affronto all’uguaglianza tra cittadini.

Seconda riflessione Allora per la stessa logica demenziale, per equità di trattamento, dovrebbero essere nominati consiglieri a vita con potere di voto tutti coloro che sono stati presidenti di un qualche ente, altrettanto tutti quelli che sono stati presidenti di consigli d’amministrazione di aziende private, e tutti i presidenti di ogni genere di istituzione fino a giungere al condominio di casa.

Sì perché sennò verrebbe contraddetto l’articolo 3 , come fino ad oggi è stato ed è, articolo 3 che dice :

< …. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.>

Il che mi sembra venga evidentissimamente smentito dagli articoli già citati e da quelli di seguito evidenziati. E questo è un vulnus insanabile ed assoluto, indegno della cosiddetta “Carta Costituzionale!” che già solo per questo motivo andrebbe abrogata, riscritta e corretta secondo logica, razionalità e soprattutto in onore del principio di eguaglianza di trattamento e di diritti fra cittadini. In particolare in merito ai rapporti tra cittadini e le istituzioni dello Stato. Ma non s’era stabilito all’articolo 1 che ….La Sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione? Vedi articolo 3 ??. E allora… perché mai (art.59) Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.

Io mi domando …. Ma come può il nostro primo funzionario dirigente dello Stato, dipendente a tempo determinato, il Presidente della Repubblica, che già il nostro Consiglio d’Amministrazione (Il Parlamento) ha nominato usurpando il nostro legittimo diritto di elezione, senza interpellarci né consultarci, nominare a sua volta altri funzionari dello Stato a nostra insaputa a cui però egli (primo funzionario) ci costringe a pagare la loro congrua e pingue prebenda mensile di oltre TRECENTOMILA € circa, qualche giorno fa’, nonostante la mordente “crisi” economica il Sig. Presidente della Repubblica si è aumentato di circa novemila euro al mese la sua “parcella”…. nonché tutte le regalie e pertinenze del caso.

Non vale la pena di entrare nella disamina dei meriti che hanno permesso la traslazione di queste cariatidi dal Quirinale al Senato, perché la Costituzione non lo prevede, e soprattutto non ce ne sono. Voglio però focalizzare l’attenzione sul fatto che stipendiando immeritatamente ed indebitamente i sette attuali senatori a vita, che noi non abbiamo eletto (di qualunque tendenza noi fossimo questo è un dato di fatto), costoro influenzano il dibattito politico e le votazioni (senza averne titolo e mandato popolare), determinando così le sorti politiche, economiche e sociali del Paese, ancor più falsando e distorcendo la Volontà Popolare e l’esito delle votazioni parlamentari.

È mai ammissibile e tollerabile quanto descritto in un paese che si definisce libero e democratico? Ora, in questi giorni di fine dicembre ci tocca sopportare quest’ulteriore affronto alla volontà popolare, alla sovranità del cittadino, al sacrosanto diritto dell’elettore di vedere a capo del Governo …….se non il proprio eletto….. quantomeno di uno degli eletti, seppure del partito antagonista…

Valentino Q. Sergi

Valentino Q Sergi

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