Avrei un paio di domande stupide da fare…

di Carlo Pompei

lusso

Un anno di iva al 21% ha portato al fallimento di un terzo delle aziende operanti sul territorio italiano.
Se la matematica non è un opinione, ciò ha fatto entrare nelle casse dello Stato (erario, cdp o quello che volete), una cifra pari al 14% del totale sui movimenti di compravendita effettuati, giusto?
Allora, visto che questo dato era stato previsto da mia madre, che non ha finito le elementari a causa della guerra, vorrei sapere dai signori economisti per quale motivo l’aliquota non è stata portata al 15%, percentuale che non solo non avrebbe fatto chiudere nessuno, ma avrebbe rilanciato commercio e industria favorendo addirittura nuove posizioni e ottenendo un bilancio attivo di uno o due punti percentuale in più rispetto al previsto.

Poi

È così difficile tassare il lusso?
I generi alimentari non possono e non dovrebbero avere un aggravio Iva identico a un bene di lusso.
Su una Porsche mettete il 35% e su una bicicletta mettete il 10%, no?
Altrimenti di quale “valore aggiunto” si tratta?
Avete fatto caso che è una imposta che non ha cambiato mai nome insieme al canone Rai?
Perchè? Perchè ormai le avete “metabolizzate”, non vi chiedete più perchè le pagate, lo fate e basta.

Carlo Pompei

Carlo Pompei

Avrei un paio di domande stupide da fare…
Tag:                     

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.