di Augusto Grandi
C’è chi da’ i numeri, Berlu preferisce dare i nomi. E sono quei nomi che garantiscono la sconfitta a vita di ogni opposizione (falsa) al bugiardissimo. Chi, nel centrodestra eancor più nelle destre, potrebbe votare per uno schieramento che propone Moretti come futuro ministro per le Infrastrutture? Non Nanni Moretti, proprio quel Moretti che ha umiliato in ogni modo i pendolari quando era ai vertici delle ferrovie. Quel Moretti che, di fronte a 5 cm di neve a Milano bloccava i treni e invitava i passeggeri sudditi a dotarsi di coperta e panini. Ma è solo uno dei nomi assurdi usciti dal cilindro di Berlu.
Al di la’ del fatto che i futuri ministri dell’irrealistico governo probabilmente non sono neppure stati interpellati. A differenza del sindaco in pectore per Roma. A Berlu piace Marchini, palazzinaro rossastro, buono per tutte le stagioni e per tutti i partiti. Una sorta di candidato ideale per quel partito della nazione voluto dal bugiardissimo e per nulla osteggiato, nei fatti, da Berlu. Entrambi sanno che a Roma, se eviteranno di suicidarsi con qualche idiozia, saranno i 5 stelle ad andare al ballottaggio. Contro chi? Dipende. Improbabile che sia il Pd. Dunque o il candidato delle destre, probabilmente Meloni, o quello di Berlu, quindi Marchini. E Marchini, nell’immaginario collettivo della banda d’Arcore, al secondo turno otterrebbe l’appoggio del Pd. Non si tratta, per Berlu, di conquistare Roma, ma di impedire che vincano i grillini. E lo stesso scenario si potrebbe riproporre a Torino. Se l’attuale sindaco Pd, Fassino, non dovesse essere rieletto al primo turno, al ballottaggio si troverebbe i 5 stelle. Ed il soccorso di Forza Italia, ridotta ai minimi termini nella capitale subalpina, non mancherebbe. In tutto questo manca, colpevolmente, una scelta forte di Salvini. Che da un lato assicura l’appoggio a Meloni e, contemporaneamente, pare pronto ad incontrare i candidati sindaci di Berlu sia a Roma sia a Milano. Accettando, nei fatti, un ritorno della Lega alla subalternità rispetto ad un partito in piena crisi come Forza Italia. Rinunciando a vincere perché, di fronte all’ipotesi di un governo con dentro Moretti, solo Matteoli potrebbe entusiasmarsi. Gli elettori-viaggiatori sicuramente no.
Mà ! QUESTO INDIVIDUIO CAZZO VUOLE ANCORA DALLA POLITICA ITALIANA !!!???? COLPA SUA Sè AL GOVERNO TROVASI QUESTI ABUSIVI DEL ””’PD”’ TUTTI MAFIOSI OGNI GIORNO UN INDAGATO INERENTE I FACENTI PARTE A I VARI ”COMUNI—-REGIONI–AL GOVERNO CENTRALE DI ROMA !! Sì COLPA SUA PERCHè CEDETTE ALLE MINACCE DELLO SCLEROTICO IN PENSIONE NAPOLITANO !!!!
Si è dato alla metallurgia: è fuso.Girerà il film Silvio il metallurgico regista Moretti Sponsor Passera e Marchini.