Cinquestelle in Europa: Il momento della verità. Lotta al sistema o soprammobili sui davanzali del Parlamento europeo ?

di Francesco Amodeo

I leoni del Web

grilloInizia la consultazione online del Movimento Cinquestelle per decidere le alleanze dei pentastellati all’Europarlamento. Tre le possibilità, rappresentate dai “gruppi politici europei che hanno ufficialmente manifestato interesse per la delegazione italiana del M5S”. Ci sono l’Efd di Farage, i conservatori dell’Ecr e il gruppo dei Non iscritti. E’ possibile esprimere una sola preferenza.

In realtà la scelta implica qualcosa di ben più complesso di quella di un semplice gruppo a cui aderire, la vera scelta è tra:

1) Fare vera opposizione al golpe finanziario dei tecnocrati europei appartenenti alle peggiori lobby ultraliberiste aderendo al EFD di Farage che è stato tra i primi ad opporsi e a denunciare il colpo di stato europeo. I media italiani, che oggi sembrano interessarsi anche al colore della birra che Farage ordina al pub, non ripresero mai i suoi memorabili interventi contro le massime istituzioni dell’Unione Europea e contro il Presidente della Commissione, Van Rompuy che lui apostrofava come criminali e come responsabili del colpo di stato in Grecia e in Italia.

Nigel Farage al Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy

 

Interventi che probabilmente lo esposero anche ad un attentato quando il suo bimotore inspiegabilmente si capovolse dopo il decollo proprio nel giorno delle elezioni in Inghilterra (messaggio abbastanza chiaro) e dal quale lui ed il suo pilota uscirono miracolosamente illesi (i media italiani non se ne accorsero neppure).

L’Efd è contro l’euro che ha generato povertà e disoccupazione nella maggioranza dei paesi che lo hanno adottato. L’Ukip, il maggiore partito del Gruppo Efd, crede nella democrazia diretta ed è un partito contrario a ogni forma di discriminazione, accogliendo al suo interno membri di diverse etnie e genere che si sono uniti nella difesa della libertà e della democrazia. Il partito si oppone al potere delle grandi banche, delle multinazionali e all’eccessiva burocrazia, dedica solo il 15% del suo budget al mantenimento della sua struttura amministrativa, liberando così molte risorse per le attività politiche sul territorio e per la comunicazione, è disposto a cambiare nome scegliendone uno nuovo insieme al M5S, garantisce peso sufficiente per affrontare le battaglie condotte su temi comuni, ma al contempo assicura libertà totale di voto l’agenda politica che differisca da quella del M5S”. Come capita con tutti i partiti o movimenti che vogliono combattere il sistema, il loro leader è vittima di una forte campagna diffamatoria e di disinformazione da parte dei media di regime ed è ovviamente apostrofato come xenofobo e razzista che è la più classica delle etichette che il sistema usa in casi come questi e che ancora riesce a fare breccia nel’opinione pubblica.

2) Decidere di scendere a compromessi con il sistema senza puntare allo smantellamento totale del cartello criminale ma solo ad una sua riforma cercando di ricevere in cambio qualche beneficio a tutela dei popoli e delle sovranità nazionali che però rimarrebbero sempre imprigionati nella gabbia dei suoi carnefici. Cosa che probabilmente accadrebbe se passasse la linea proposta dall’Ecr, gruppo che ”nasce come espressione dei Conservatori inglesi (Tories) che mira nel migliore dei casi a riformare l’Unione Europea opponendosi al federalismo sulla base di un euro-realismo che rispetti la sovranità degli Stati Membri.

3) Decidere di essere completamente irrilevanti, soprammobili impolverati sui davanzali del Parlamento Europeo aderendo al raggruppamento dei non iscritti.

A voi la scelta. E’ il tempo di far cadere le maschere.

Come redazione mi permetto di inserire Link di articoli su Farage pubblicati dal ilsovranista.it

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Francesco Amodeo

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