Consorzi di bonifica in Toscana

 

alluvione

Sul quotidiano La Nazione di sabato 24 agosto 2013 nella sezione cronache a pagina 16 c’è un articolo a firma Sandro Bennucci. Ho cercato il link in rete ma sia con google che nel sito web del giornale non sono riuscito a recuperarlo, vi dovete fidare sulla parola.

In questo articolo si denuncia come 1.800.000.000 euro raccolti per i consorzi di bonifica della Toscana (piccola tassa obbligatoria che chi la versa conosce benissimo) invece che spesi per il loro scopo, cioè la bonifica di fiumi, argini e tutto quanto si immagini legato all’acqua, verranno spesi per assegnare delle “seggiolette”. Si eleggeranno 15 consiglieri per ogni consorzio, cioè 6 consorzi nati dalla riforma regionale, quindi una sommatoria di una 90ina di seggioline, che permetteranno agli eletti di portarsi a casa uno stipendio. Il presidente prenderà 25-30.000 euro l’anno. Oltre che i consiglieri ci dovranno essere anche rappresentanti della regione, sindaci, e provincie che fanno lievitare il numero del consiglio a 28-30 persone. Signori che avranno gettoni di presenza con una spesa complessiva di 700-900 euro per ogni (ogni) assemblea che uno dei 6 consorzi decide di organizzare.

Considerando che in tempi di crisi come questa e il surplus di dipendenti pubblici che molti enti hanno forse sarebbe il caso di riflettere bene su come si spendono i soldi. Invece di essere destinati al loro scopo, cioè le bonifiche, saranno un altro modo per dare denaro ad accoliti di partito e trombati vari.

Jacopo Cioni

Jacopo

 

Consorzi di bonifica in Toscana
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