COREA DEL NORD. Il redivivo Hyon Yong-chol. E la figuraccia degli 007 della Corea del Sud

di C. Alessandro Mauceri

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Hyon Yong CholNon più tardi di un paio di giorni fa l’Ansa ha diffuso la notizia dell’ennesimo atto di crudeltà del “dittatore” nord coreano Kim Jong-un che, in un impeto di rabbia, avrebbe condannato a morte il ministro della Difesa, Hyon Yong-chol, colpevole di essersi addormentato durante una parata militare e di aver risposto con “slealtà e mancanza di rispetto” ai rimproveri del leader. Un’esecuzione particolarmente brutale: la condanna sarebbe stata eseguita per mezzo di un cannone antiaereo.
Oggi il ministro è ricomparso alla televisione nazionale nordcoreana.
Da un’analisi più attenta è emerso che a diffondere la notizia dell’esecuzione del ministro era stata l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando come fonte l’intelligence sudcoreana.
Proprio i servizi segreti sudcoreani nelle scorse ore hanno diffuso una rettifica, dichiarando che Hyon Yong-chol sarebbe stato “epurato ma non messo a morte”.
Non è la prima volta che sull’operato del leader nord coreano Kim Jong-un circolano voci di efferate esecuzioni capitali: qualche tempo fa venne diffusa la notizia che la sua fidanzata era stata data in pasto ai cani per non aver rispettato l’obbligo di portare i capelli come il presidente. In un’altra si disse che il presidente nordcoreano aveva condannato a morte lo zio perché traditore e una squadra di calcio epurata perché non aveva vinto un torneo.
Tutte notizie successivamente smentite, ma intanto utili per creare nell’immaginario collettivo l’immagine del leader nordcoreano come sanguinario e spietato. Una campagna mediatica resa ancora più facile dalla difficoltà di avere informazioni certe quando si parla della Corea del Nord: nella classifica dei paesi per libertà di informazione stilata da Reporters sans Frontier, il World Press Freedom Index, la Corea del Nord occupa la penultima posizione su 180 paesi.
Una condizione che rende facile per altri paesi (o per agenzie di stampa poco attente) deformare le notizie. Notizie che poi vengono trasmesse da paese a paese e che quando non verificate portano a fraintendimenti.
Per questo motivo molte delle agenzie di stampa nazionali hanno dovuto effettuare delle rettifiche. L’agenzia di stampa francese France Presse ha detto che “Hyon è stato vittima di una purga” e ieri ha aggiunto che “ci sono notizie d’intelligence per le quali è stato giustiziato, ma questo non è stato ancora verificato”. E così molte altre.
L’unica a non aver pubblicato la propria smentita o rettifica è stata l’Ansa che, in compenso, ha pubblicato la notizia della dichiarazione di incredulità sull’accaduto rilasciata dal senatore di Forza Italia Antonio Razzi, già protagonista di una missione di politici ed imprenditori proprio a Pyongyang.

C. Alessandro Mauceri

CAlessandro Mauceri

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