EPITAFFIO

di Lorella Presotto

C’è chi ancora insegue e persegue il sogno della Sinistra, rappresentanza della classe lavoratrice; veicolo di diffusione delle istanze dei più deboli in atagonismo alla Destra, il partito dei “padroni” sfruttatori.
Nonostante le prove storiche che il XX secolo ci ha dato, ovvero che non sono altro che facce diverse della stessa medaglia, ancora tanti, troppi si illudono di trovare risposte degne tra questi venditori di fumo.
I sindacati che stigmatizzavano gli imprenditori fino a pochi anni fa, oggi frequentano e banchettano alla stessa tavola.
La Confindustria che avrebbe dovuto rappresentare tutti gli imprenditori, sulla degna scia del suo fondatore ha invece solo perseguito gli interessi della grande industria, a discapito di tutti i piccoli e medi imprenditori, coloro che davvero producono reddito e ricchezza, aprendo le porte alle grandi aziende multinazionali, quello che inseguono solo i profitti, che riducono gli stipendi e innalzano le ore lavorative. Ora i Sindacati saranno contenti avranno di nuovo un totem su cui basare il proprio diritto ad esistere.
Sinistra e destra che insieme governano (sic!) in un’eterno stillicidio di compromessi che tengano tutti a galla (loro), mentre il paese affonda sempre più.
Un disamore e un disprezzo per la cultura, quella con la C maiuscola, che ha dato lustro e gioielli non solo alla penisola italica, ma al mondo intero. Antiche arti e mestieri ancora oggi insuperabili. Penso al maestro che soffia il vetro; a colui che forgia i metalli preziosi; al mastro orologiaio … quani ne potrei citare in un elenco senza fine.
Un patrimonio che ci appartiene, da salvaguardare… E allora mi viene im mente sempre la solita cosa “tutto questo non ha colore, non appartiene ad un’ideologia” appartiene all’uomo, alla sua capacità di creare, di inventare.
Basterebbe un po’ di buon senso, ma anche quello è andato perduto. Ormai tutti instupiditi dalle litanie propinate dai leaders (leader di cosa , poi …) , incapaci di guardare alla realtà dei fatti, di dare risposte e soluzioni ai problemi che ci affliggono.
Sembra proprio che tra tutte le arti umane, la politica, sia ormai agonizzante, senza alcuna credibilità, improduttiva ed anzi se possibile distruttiva di tutto quanto di più significativo l’uomo abbia saputo creare.
Tutto questo perchè? E’ la radice culturale in cui noi tutti troviamo la nostra identità, è lì che possiamo trovare le motivazioni per andare avanti per migliorarci, per scegliere per discriminare il giusto dall’ingiusto. Senza radici non avremo un’identità di riferimento, non avremo bisogno di una politica per il cittadino che tuteli e garantisca la socialità, saremo solo un alveare promiscuo da sfruttare a vantaggio di pochi. Diventeremo uno sbiadito epitaffio confinato in qualche libro in qualche nascosta biblioteca, o meglio ancora in qualche file secretato affinchè nessuno possa nemmeno immaginare cosa prima esistesse.
Così tra un milione di anni qualche altra specie molto più evoluta della nostra da qualche parte leggerà: “mai comparve sulla terra specie più stupida di quella umana che in cambio di carta senza alcun valore ha distrutto sè stessa”.

Lorella Presotto

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