Facciamo ad intendersi…

hulkChe cosa è che inganna la gente? Perchè non si rende conto di essere stata defraudata?

Se le persone si rendessero realmente conto di cosa gli è stato portato via sono convinto che scenderebbero in piazza, protesterebbero a gran voce, ma dato che non lo sanno e non si rendono conto continuano a vivere quiescenti la propria vita in attesa che il periodaccio finisca. Badate non è una questione di stupidità, ma di raggiro, le tecniche usate per sottrarre il maltolto sono tali che impediscano nella loro semplicità di vedere la verità; certo per poter arrivare a fare quello che è stato fatto è servita la complicità non solo della classe politica, ma dei sorveglianti della classe politica, quindi Presidente della Repubblica e magistratura, oltre naturalmente i media tutti, cartacei e radiotelevisivi, ed anche il popolo stesso che non ha prestato sufficiente attenzione, ma fra tutti è il più scusabile dato che il raggiro è stato ben orchestrato e nel silenzio generale.

Veniamo al dunque, qual’è il maltolto? La Sovranità.

Nella realtà la Sovranità popolare, non è stata sottratta; l’Art. 1 della costituzione non è cambiato è rimasto lo stesso.

cito: ” L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

Quindi il popolo ha ancora il diritto ad esercitarla, la Sovranità Nazionale esiste ancora. NON è stata rimossa.

Se fosse stato cambiato l’art.1 le persone avrebbero immediatamente capito che qualcosa stava prendendo una piega strana, qualche giornale di quartiere, pseudo-nazionale, un articolo di protesta l’avrebbe scritto, ecco perchè non è stato toccato l’art.1, il percorso è stato più subdolo.

Quindi se il popolo italiano ha secondo l’art.1 ancora la sua Sovranità intatta, perchè non è in grado di decidere su una cippa di nulla?

Perchè il lavoro è stato eseguito sull’altro fronte, togliendo gli “oggetti” su cui si poteva esercitare la Sovranità.

Se vogliamo che le persone capiscono che cosa è stato tolto non possiamo non spiegare dove è il bandolo della matassa.

Facciamo un esempio. Le telecomunicazioni (telefono, internet). Un tempo la SIP era statale; lo Stato poteva prendere le decisioni del caso sull’azienda, lo Stato quindi il Cittadino, il popolo. Poi la Telecom è stata privatizzata, ma lo Stato non si è tenuto in qualche termine il controllo sulle telecomunicazioni, ha ceduto tutto. Ne è conferma il fatto che il sor Letta alla cessione di Telecom agli spagnoli ha dichiarato che di azienda privata si tratta, e quindi il Governo nulla può fare. Quindi se un domani gli spagnoli vogliono renderci muti e sordi possono farlo abbassando un interruttore… e via spariranno i telefoni ed internet. (ultimo miglio…. chiaro) Spero di essermi spiegato.

Hanno sottratto un pezzo dove veniva esercitata la Sovranità nazionale, ma la cosa è passata, diciamo, inosservata nella sua gravità, anzi, molti la ritenevano una iniziativa giusta toglierci dalle spalle il carrozzone statale inefficiente al grido di “pagheremo meno di bollette”, quindi il popolo ha subito un furto essendone anche contento. Se anche lo Stato Sovrano ha la possibilità di decisione selle telecomunicazioni non ha più controllo sul territorio, è zoppo.

La stessa cosa è stata fatta per l’energia, la moneta, il diritto di sceglierci un rappresentante, su tutto, sempre in nome della globalizzazione, privatizzazione, maggior efficienza, risparmio, ammodernamento, ecc.

Quindi tornando al punto, se tu continui a parlare di Sovranità nazionale chiunque può dirti che è intatta, l’art.1 della Costituzione è ancora li bello intonso, ma allo stesso tempo non puoi più esercitarla su i vari “pezzi” sottratti., Alcuni articoli della Costituzione sono stati cambiati, e qualche voce si è anche levata a denunciare l’obbrobrio, ma lasciata sfogare e rientrata; articoli della costituzione che hanno fatto la differenza nel cedere i pezzi di “potere” su cui esercitarla la Sovranità.

Ecco quindi che per portare le persone ad intendere cosa è accaduto che devi a tua volta spezzettarla la Sovranità in modo che le persone capiscono su cosa DOVREBBE essere esercitata. Ha quindi un senso aggiungere un aggettivo qualificativo dopo la parola Sovranità. Ha un senso parlare di Sovranità monetaria per far capire che è stata sottratta la possibilità di decidere sull’emissione della moneta, cioè è stata tolta al popolo la proprietà della moneta. Ha senso parlare di Sovranità energetica, delle comunicazioni, legiferativa, ecc.

La strategia comunicativa non ha a che vedere con l’essenza giuridica o politica, ma ha lo scopo di portare le persone a capire. Chiunque per strada ti dirà che la Sovranità non c’è più, ma le parole con cui lo dice sono diverse, sono: “tanto non si può decidere su nulla” riferendosi a loro stessi, i Cittadini, che non possono esercitare le proprie scelte; non perchè non esiste la Sovranità, ma perchè non esiste più il “terreno su cui esercitarla”

Quindi, nonostante i termini giuridici, politici e burocratici della Sovranità, aggiungete l’aggettivo qualificativo in maniera da far capire da che parte è stata sottratta la capacità di decidere, non nella sua essenza, ma nella sua applicazione diventa davvero importante.

Se l’automobile te l’hanno rubata è inutile se hai il libretto di circolazione dove c’è scritto che la macchina è tua…. di fatto la macchina non c’è più!!!!

Tutti quelli che vogliono togliere gli aggettivi qualificativi è perchè vogliono che vi arrabbiate, ma che non capiate, vi vogliono a loro volta strumenti e non protagonisti. Queste persone vogliono dall’alto della loro istruzione dimostrarsi competenti più di voi che non avete capito sino in fondo e cosi guidarvi. Personalmente preferisco meno tecnicismi e più passione, più amore per il prossimo. Capire significa scegliere e per capire ogni mezzo è lecito, anche le storture giuridiche.

Qualcuno arriva a scrivere degli articoli incomprensibili alla massa, capibili solo da intellettuali tecnici della parola e se li vedono avvalorare da chi si sente pari e crede di far bella figura mettendo un “mi piace” su questi articoli per pochi. E’ puerile chi li scrive e chi li avvalora e sono la dimostrazione più piena che alcuni scendono in campo per essere i prossimi protagonisti alla tavola, ma non si cureranno di chi questi articoli non riesce a leggerli. Meglio se ne capiscono il senso ma non l’essenza. Vogliono il popolo schierato ma non cresciuto, combattivo ma ignorante.

Fate attenzione a chi idolatrate perchè il diavolo veste anche i panni dei buoni samaritani.

Jacopo Cioni

Jacopo

Facciamo ad intendersi…
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Un pensiero su “Facciamo ad intendersi…

  • 26 Novembre 2013 alle 16:29
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    facciamo attenzione, perché, per dirla come l’ha detta Jacopo, l’ultimo miglio è già sotto le nostre scarpe, lo stiamo percorrendo con una benda che ci impedisce di vedere, facciamo attenzione perché non ci daranno troppe occasioni limpide per capire. come hanno fatto finora, del resto, per dirla come direbbe una mia amica, siamo come delle rane in un calderone, ci stanno cuocendo a fuoco lento, ci stiamo abituando a quel calore troppo passivamente, e passo dopo passo ci stanno espropriando persino le forze per reagire.

    il racconto della rana: la rana è quasi cucinata a dovere, è quasi cotta, ma non salta fuori dal calderone, perché si è abituata pian piano a veder aumentare la temperatura del liquido di cottura, altra cosa sarebbe se, a metà cottura, l’avessero buttata sull’acqua tiepida, sarebbe schizzata via senza pensare, ecco nonostante ci stiamo abituando a quel calore, che altrimenti sarebbe insopportabile, dobbiamo capire che è ora di saltar fuori dal calderone, dai guai.

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