Guido Carli

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Avversario del Popolo italiano per le seguenti ragioni:

Appartenente a: Gruppo  Bilderberg;

Laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Padova, inizia la sua carriera nel 1937 come funzionario all’IRI. Presidente del Mediocredito dal 1953 al 1956, presidente dell’Ufficio Italiano cambi dal 1956 al 1957ministro del commercio con l’estero nel governo Zoli (19 maggio 1957 – 1º luglio 1958), presidente del Crediop (gennaio 1959 – agosto1960), nell’ottobre 1959 è nominato direttore generale della Banca d’Italia.

Autore di numerose pubblicazioni di carattere economico, nella metà degli anni settanta collaborò con il settimanale L’espresso sotto lo pseudonimo di Bancor.

È stato presidente di Confindustria dal 1976 al 1980.

È eletto senatore come indipendente della Democrazia Cristiana nel 1983 e nel 1987, non è rieletto nel 1992. È stato presidente dell’Assonime (Associazione fra le Società Italiane per Azioni) dal 1989 al 1991. È stato Ministro del Tesoro nel sesto e nel settimo governo Andreotti, dal 22 luglio 1989 al 24 aprile 1992. In tale veste è uno dei firmatari per l’Italia del trattato di Maastricht.

Il 29 Gennaio 1992 la legge 35/92 AmatoCarli (Aspen-Bilderberg) viene emanata per la privatizzazione degli istituti di credito e degli enti pubblici. In pratica diventano private le banche che possedevano le azioni della Banca d’Italia in violazione del suo statuto.

Il 7 Febbraio del 1992 avvengono due avvenimenti paralleli e contemporanei. La legge numero 82 varata da Guido Carli (Bilderberg) attribuisce alla Banca d’Italia la facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro) senza chiedere più il parere del ministero del Tesoro. Il Governo italiano diventa così completamente estraneo alla politica monetaria della Banca d’Italia che viene di fatto affidata a dei privati.

stesso giorno

l 7 Febbraio del 1992 viene firmato il Trattato di Maastricht voluto fortemente da Romano Prodi (Bilderberg; Commissione Trilaterale; Goldman Sachs). Viene quindi ceduta la sovranità monetaria alla BCE. (“La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità”.) I firmatari italiani sono stati: Giulio Andreotti (Bilderberg) come Presidente del Consiglio, Gianni De Michelis come Ministro degli Esteri (Bilderberg/Aspen) Guido Carli (Bilderbergcome Ministro del Tesoro.

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