Il mio amico Jak mi esorta a scrivere un articolo sulla sovranità…. insomma è colpa del Jak!!!

Premessa dell’amico Jak: ho fatto proprio bene ad insistere!!!

di Sandro Franchini

trisScrivo poco volentieri articoli lunghi in quanto sono ignorante come il fango e non riesco mai ad esprimere fino in fondo il mio pensiero.
In tutti i casi devo fare 3 premesse.

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PREMESSA 1: quello che scrivo è il risultato di anni di studio su come funzionano alcune procedure sul nostro pianeta (o almeno su buona parte di esso). Non sono però un giurista, un politico o un esperto in scienze sociali; anzi, non sono proprio nessuno e quindi potrei anche sbagliarmi.

PREMESSA 2: siamo convinti che a regolamentare la cose ci sia la costituzione e la legge che sono norme esclusive di una nazione. In pochi teniamo conto della globalizzazione e quindi delle norme che regolamentano il commercio mercantile internazionale (es. CISG ).

PREMESSA 3: (la più difficile da interiorizzare) siamo abituati a considerare la proprietà in modo scorretto. Siamo convinti di possedere una macchina, una casa; alcuni sono convinti di possedere dei terreni o una barca o un capannone, ma non è così.
La proprietà in senso assoluto l’abbiamo sugli oggetti che teniamo addosso, che afferriamo e che portiamo via, che carichiamo in macchina, nel furgone o nel camion, che custodiamo in casa o nel nostro capannone industriale.
Ma di tutte quelle cose che poggiano direttamente sul pianeta (appunto vettura, barca, casa, capannone, terreni ecc.) non ne siamo proprietari ma “affidatari”; cioè ne abbiamo il diritto d’uso (la casa poggia sopra una porzione del pianeta. Per essere proprietario del bene dovremmo essere proprietari anche di quella porzione di pianeta. E’ chiaro che non possiamo essere proprietari di una parte del pianeta ma possiamo averne il diritto d’uso).

Potete verificare voi stessi: fate sparire tutti i documenti e le registrazioni che riguardano la vostra casa o la vostra macchina e vi accorgerete che, in un attimo, non potrete più vantare nessun tipo di diritto. In buona sostanza, di questi beni, possediamo un TITOLO (una forma giuridica fittizia) che ce ne garantisce il diritto d’uso; un affidamento che può essere tramandato in linea di sangue o al parente più prossimo.

Con lo stesso concetto una nazione, un territorio non è di proprietà del popolo che lo occupa ma, semplicemente, lo stesso popolo ne è beneficiario e (forse) ne detiene l’amministrazione (da verificare).

Se fossimo nati in un paese anglosassone questi concetti sarebbero più familiari in quanto in quei territori vige il “common law” e quindi termini come “trust”,” property” (che definisce il diritto d’uso in un trust) e “ownership” (che determina una proprietà in senso assoluto) sarebbero assai più familiari.
Con l’avvento della globalizzazione, in Italia, le norme che regolamentano il trust trovano legittimazione grazie all’adesione alla convenzione Aja resa esecutiva nel gennaio del 1992.

NIENTE E’ REALE, TUTTO E’ LECITO.

La mia amica Lorella Presotto, giurista, studiosa di diritto, afferma che “LA SOVRANITA’ E’ UN POTERE DI IMPERIUM, ed è uno degli elementi di costituzione di una nazione unitamente al popolo e al territorio.”

Questo vuol dire che la sovranità è un potere che nel nostro pianeta detiene SOLO l’essere umano e lo esercita nei confronti degli altri esseri viventi e della natura tutta.

Ma da dove viene questo potere?
Conto tre ipotesi:
1. Da Dio.
2. Dalla natura; e quindi da una sorta di “legge del più forte”.
3. Da un Diritto che io e i più non conosciamo.

Siccome il Diritto si basa sulla consuetudine e siccome è consuetudine che quasi 5 miliardi di persone credano in un Dio unico creatore e PROPRIETARIO (owneship) del tutto, mi viene da pensare che la sovranità dell’uomo sulla natura derivi da questa affermata consuetudine “centenaria o immemorabile”.
Il Corano a cura di Antonio Ravasio (Rusconi Libri) lo afferma senza mezzi termini: “Uno dei principi fondamentali dell’Islam è che tutte le cose sono di Dio e quindi la ricchezza è solo AFFIDATA all’uomo.”

Nella Bibbia l’affidamento del pianeta, eseguito da Dio nei confronti dell’uomo, avviene (l’ultimo in ordine cronologico) dopo il diluvio universale [ Bibbia Cei – Genesi – Capitolo 9].
In sintesi:
1. La famiglia di Noè e la loro discendenza dominerà il pianeta
2. Tutti quelli gli esseri che si muovono e hanno vita (compreso le “verdi erbe”) serviranno da cibo.

Quindi il pianeta è AFFIDATO all’umanità ma in primis a quelli che possiedono il dna (il più puro possibile) che apparteneva a Noè. In tutti i casi l’essere umano ha il dominio sulla natura e su tutti gli altri esseri viventi.

Vi prego di leggere anche il seguito del capitolo 9 della Genesi dove si dice che Cam e i suoi discendenti (da cui derivano le popolazioni negroidi) dovranno essere schiavi di Sem e Jafet. Cosa che poi è avvenuta realmente (tanto per ribadire quanto seriamente -e malauguratamente-, nel corso dei millenni, è stato preso in considerazione questo testo antico).

ATTENZIONE PERO’: si parla di beni materiali. E’ consuetudine, e quindi pensiero comune, che l’uomo non sia solo corpo e mente ma anche anima e spirito. Soprattutto l’anima è parte essa stessa di Dio di cui, non a caso, siamo fatti a “immagine e somiglianza”.

Ciò significa che l’uomo naturale, come parte di Dio, è sovrano, è al di sopra di ogni legge e imposizione.

Nel Diritto privato non si parla mai di “uomo naturale” ma sempre di persona (che etimologicamente significa “maschera teatrale”) o entità: persona fisica, persona giuridica, entità giuridica ecc.

TRADUZIONE: ogni entità o persona in una qualsiasi forma di diritto privato è una finzione giuridica. Nel caso della persona fisica, la forma fittizia è data dal NOME e dalla CITTADINANZA dell’essere umano naturale al momento della registrazione anagrafica.

In parole povere per poter fare business dobbiamo ricevere un marchio, dobbiamo avere un nome e cognome, una cittadinanza e un codice fiscale altrimenti per il Diritto privato semplicemente non esistiamo.
Questo vuol dire che senza la registrazione anagrafica al momento della nostra nascita non siamo sotto la GIURISDIZIONE di nessuno.
Cioè, per esclusione, al momento della nostra nascita (prima della registrazione all’anagrafe) siamo sovrani e completamente liberi da ogni norma.
Tale condizione, però, non ci permetterebbe di fare “business” (all’interno di una qualsiasi società esistente attualmente) in quanto come esseri sovrani rispondiamo in toto del nostro operato a differenza della controparte che, come forma giuridica, ha una responsabilità limitata.

Non ci credete?
Vi capisco.

Negli USA, a Washington esiste un organo denominato SEC (Security and Exchange Commission) che è incaricata al controllo delle operazioni riguardanti il mercato internazionale.
Sotto tale organo l’Italia è registrata come corporation (questo è il LINK).
Ai più la cosa sembrerà normale ma io chiedo:
1. Come può una nazione (sovrana) essere anche una corporation?
2. Perché l’Italia non fa affari nel mercato internazionale come nazione (sovrana) senza bisogno della registrazione come corporation?

L’unica risposta logica che mi sovviene è: L’Italia è una nazione sovrana e, come l’essere umano naturale, per poter fare business, deve ricevere un marchio e cioè deve essere registrata come particolare finzione giuridica che le determina lo stesso status delle altre finzioni giuridiche (corporations) che hanno (tutte) una responsabilità limitata.

Vi lascio con questa considerazione:
La base della vita è il carbonio. L’atomo di carbonio presenta per l’esattezza 6 elettroni, 6 protoni e 6 neutroni; naturalmente, tutto ciò, non sarebbe affatto un caso. Il 666 è in effetti, la base elettromagnetica secondo la quale si aggrega la materia (tratto da restoqui).

Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.” [Apocalisse 13: 16-18]

Sandro Franchini

Sandro Franchini

PER APPROFONDIRE:
Dispositivo dell’art 22 della costituzione spiegato da Brocardi. Nella nota 1 leggiamo le norme che definiscono la personalità giuridica del cittadino (nome – capacità giuridica – cittadinanza) http://www.brocardi.it/costituzione/parte-i/titolo-i/art22.html

L’UOMO DI PAGLIA, filmato caricato su YouTube che spiega sotto che forma operiamo nel mondo del diritto privato: http://www.youtube.com/watch?v=RXFrBDI_DEw

Frank O’Collins spiega il concetto di proprietà e di trust:
http://hearthaware.wordpress.com/2013/03/25/franck-ocollins-critica-duramente-oppt/

Il mio amico Jak mi esorta a scrivere un articolo sulla sovranità…. insomma è colpa del Jak!!
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6 pensieri su “Il mio amico Jak mi esorta a scrivere un articolo sulla sovranità…. insomma è colpa del Jak!!

  • 11 Ottobre 2013 alle 11:54
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    Cultura ed informazione possono essere speranza , conoscenza e VITA !

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  • 11 Ottobre 2013 alle 12:03
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    sicuramente un analisi molto interessante e condivisibile. tuttavia finora il sistema ci lascia delle libertà individuali importanti come la libertà ideologica o religiosa e simili anche meno importanti. penso che tutte queste forme di controllo che abbiamo avuto fino a questo momento siano però soltanto il preambolo della situazione finale, in cui fisicamente otterremo un marchio sulla mano destra o sulla fronte sottoforma di RFID, il chip sottocutaneo in cui saranno inseriti e monitorati tutti gli aspetti della nostra vita, movimenti di denaro, identità, DNA, posizione gps, monitoraggio di qualunqe attività in quanto il denaro contante sarà messo al bando, con la scusa di eliminare l’evasione fiscale. e questo succederà quando anche la libertà religiosa e intellettuale ci verrà sottratta, e io sono convinto che la farà da padrona la chiesa cattolica con l’osservanza obblicatoria della domenica (DIO SOLE), il falso giorno di dio, al posto del sabato, che Dio ha benedetto e santificato, come è scritto in Esodo 20

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  • 11 Ottobre 2013 alle 12:40
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    Caro Sandro, condivido buona parte ma… lacserei stare Dio e la bestia, tutto è creato dall’uomo su questo pianeta, in positivo e negativo. Le religioni sono “fedi” ovvero concetti astratti in cui l’essere crede senza aver bisogno di prove tangibili. — La proprietà è uno status quo e non occorre leggere il common law , lo dice il nostro stesso diritto di civil law. Viceversa non ci sarebbero le tasse. Tutto si fonda sul potere di imperium, pensaci.

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  • 26 Novembre 2013 alle 14:33
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    Rispondo un po in ritardo a Lorella.
    Io non parlo di Dio me bensì di Elyon, Elohim e Yahweh che nella Bibbia vengono tradotti in successione con Altissimo, Dio, Signore. In tutta onestà non so niente di Dio anche se, sono sicuro, come dice Lorella, in questa storia non centra assolutamente niente se non nella misura in cui “ce lo fanno entrare” gli uomini.

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