IMPRENDITORI VOLETE SOPRAVVIVERE? RIUNITEVI IN CONSORZI

di Lorella Presotto

crisiTempi duri per le imprese italiane che con la tassazione elevata, l’austerity e la conseguente diminuzione dei consumi, sono ormai ridotte in ginocchio, costrette a chiudere. Eppure nel nostro ordinamento esiste uno strumento, un particolare contratto che potrebbe salvare le imprese italiane. Si tratta del “Consorzio” in particolare del cd. Consorzio di Coordinamento, ove l’organizzazione è diretta al concreto svolgimento in comune delle specifiche fasi delle rispettive attività d’impresa, per la realizzazione di un comune vantaggio di tipo “mutualistico”. Come si ricava dalla nozione di cui all’articolo 2602 del codice civile, oggetto del contratto di consorzio è l’istituzione di una organizzazione comune , destinata al perseguimento dello scopo consortile. Tale organizzazione assume forme e dimensioni diverse , secondo la specifica finalità perseguita dai consorziati essa può dunque consistere nella concreta organizzazione di fattori di produzione, ma anche della mera costituzione di uffici comuni , destinati a svolgere attività con i terzi. Il Consorzio permette l’unione di imprese di qualsiasi dimensione e a numero infinito, una vera e propria arma che se ben usata dalle pmi potrebbe mettere in ginocchio le multinazionali. Pensate se si formassero i Consorzi Agricoli; i Consorzi degli Elettrodomestici; i Consorzi dei Trasporti; i Consorzi dei Servizi. Centinaia di microimprenditori potrebbero unirsi in attività merceologiche di interesse e insieme costituirebbero una forza maggiore di una grande industria.

Ma come mai nessun economista ci ha pensato ?

Lorella Presotto, 26 settembre 2013

Lorella Presotto

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