MIDEAST-ISRAEL-ITALY-ART-DE LUCA

di Alfredo Cosco

Sono poche le persone che in Italia non conoscono Erri De Luca.

Basti dire che è considerato uno dei più grandi scrittori italiani viventi.

La sua presa di posizione a favore della lotta del movimento No Tav gli ha causato un rinvio a giudizio. Nello specifico è accaduto che Erri De Luca, in una intervista del settembre 2013, ha pronunciato contro i cantieri della Tav delle frasi che hanno comportato, per lui, il rinvio a giudizio per istigazione a delinquere. Il processo a suo cario è iniziato il 28 gennaio 2015

Nel pamphlet, La parola contraria, ha spiegato le sue ragioni e il diritto alla libertà di parola.

Di seguito una breve intervista che gli ho recentemente fatto.

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-Dove è nato e dove abita ora?

Sono nato a Napoli e abito a nord di Roma.

-In che tipo di famiglia è cresciuto?

Una famiglia borghese impoverita dalla guerra.

-Come è stata la sua infanzia?

Rumorosa fuori e zitta dentro

-Come è stato il suo percorso successivo?

A zigzag 

-Come è nato in lei il “demone” della scrittura?

Non ospito demoni , la scrittura mi tiene compagnia.

-Lei scrive seguendo una disciplina (esempio, 4 ore al giorno), o solo la pura ispirazione?

Sono irregolare e di scrittura breve

 -Il suo particolare stile, così concreto ed elevato al tempo stesso, così evocativo, nitido, con la sua bellezza.. da dove nasce?

Non mi riconosco uno stile. Ogni storia dipende da un io narrante e da una sua voce che ascolto

-Lei si è sempre posto in modo difforme dal sistema? Questo approccio lontano dal conformismo e dall’appiattimento, lo ha sempre avuto, o è emerso negli anni in base a particolari esperienze?

In che sistema? Questo guazzabuglio di poteri che non sono e non rappresentano alcun sistema? Io sto al pianoterra della società e ne condivido spesso le ragioni di contrasto. Ho spirito di contraddizione dall’età scolare.

-Quali sono le battaglie, tra quelle su cui si è esposto, che considera più importanti o, quelle a cui più è legato?

Tutte , specialmente quelle che non potevano vincere.

-Come è nata la sua vicinanza alla battaglia dei No Tav? Se avesse adesso di fronte una persona che non sapesse nulla della battaglia dei No Tav, come sintetizzerebbe il senso di questa battaglia?

Dieci anni fa dopo l’attacco notturno di Venaus da parte della polizia che distrusse l’accampamento degli abitanti pestando anziani e donne. Il giorno dopo ero in valle. Se oggi esiste una persona che non sa di quella lotta , la lascio in pace a godersi la catalessi.

-Lei ha ricevuto un rinvio a giudizio in merito al suo sostegno ai No Tav.. che cosa in concreto le è stato contestato?

Incitazione a commettere reati, articolo del codice penale istituito dal Codice Rocco nel 1930, di impianto fascista, mai applicato prima a uno scrittore.

-Prenderebbe, potendo tornare indietro nel tempo, le stesse posizioni in merito alla vicenda No Tav?

Si.

-Ci sono altre tematiche che in questo momento le stanno a cuore?

 I flussi migratori dei profughi sul Mediterraneo.

-Cos’è oggi il Potere e come lo si combatte?

il potere pubblico oggi in Italia si confonde con gli interessi privati, da qui la più alta corruzione di Europa.

-Lei crede vi sia un senso spirituale in questa vita, qualcosa di trascendente?

 Tutto il trascendente va fatto ora, non credo nei tempi supplementari della vita eterna.

-Qual è, in questa fase della sua vita, la sua più grande aspirazione?

Non lo dico per evitare un’altra incriminazione.
Alfredo Cosco
Alfredo Cosco 2
Intervista ad Erri De Luca
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