cantieredugi Volkswagen Werk Emden

di Marco Scarpa

A proposito di Tedeschi, mi è successo una volta di aver ormeggiato in Croazia vicino ad un Romagnolo.

Stava a bordo di una ex barca da regata sui nove metri completo di moglie, due figli, amica della moglie, amica della figlia, gatto, tavolino pieghevole, bomboletta per doccia spray (quelle che una volta i contadini usavano per irrorare di solfato le viti), tender di due metri, fuoribordo per tender su staffa imbullonata sul pulpito di poppa, tendalino da sole, tendalino da pioggia, mini wind-surf, maxi manica a vento brevettata per ventilare la cabina di prua e barbecue inox su staffa a sporgere su quel poco di spazio che restava a poppa.

Insomma aveva il suo bel da fare a gestire così tanta roba !

Tuttavia era simpaticissimo, come solo i Romagnoli sanno essere.

La sua barca era vecchia, ma validissima perché aveva ancora la chiglia attaccata.

Qualcuno penserà che la frase precedente sia una cavolata di scarsissimo umorismo, invece è una tragica realtà.

Oggi si costruiscono barche da regata che facilmente perdono la chiglia, ma soprattutto barche da crociera dove la chiglia esplode.

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Tanto per capirci, se una barca a vela perde la chiglia è come se si staccasse l’ asse anteriore ad una automobile; anzi peggio perché l’auto tuttalpiù andrà a sbattere contro un muro mentre la barca si capovolge e affonda all’istante con chi ci è dentro.

La perdita della chiglia avviene per cedimento strutturale del suo attacco allo scafo, in genere per una sovrastima delle caratteristiche meccaniche del materiale impiegato.

L’ esplosione della chiglia avviene per le fusioni della ghisa nelle quali il raffreddamento viene eseguito troppo lentamente.

La scienza delle costruzioni e la metallurgia sono tutte materie che si conoscono all’incirca dalla fine dell’ ‘800, eppure….

Anche le normative sul controllo della qualità nella produzione, che sono molto più recenti e volute dalla Comunità Europea, ci sono e ci stanno imbottendo la vita di modulistica, di corsi di aggiornamento, di distinzione di processi, di ispezioni programmate, di marcature, di timbri, di scadenzari di verifica, di feed-back, eppure…

Eppure le barche affondano e le auto vengono “tarroccate”.

E quindi ?

E’ chiaro che il danaro è più forte.

E’ sempre e soltanto la corsa affannosa ad avere sempre più danaro che spinge le industrie automobilistiche a “fregare” il consumatore.

Così come è chiaro che è sempre e soltanto la corsa affannosa ad avere sempre più danaro che spinge i cantieri nautici a “fregare” il consumatore.

Tutto si fa in nome del dio-danaro: qualsiasi trattato scientifico, qualsiasi opera eseguita a regola d’ arte, qualsiasi forma di controllo vengono invariabilmente calpestati quando c’è di mezzo il dio-danaro.

Peccato che insieme a questi si calpestino anche le nostre vite, o perché ci fumiamo il PM10, o perché anneghiamo dentro le barche.

Sulle ipotetiche garanzie date dal controllo della qualità mi torna alla mente un fatto accaduto non molto tempo fa; è più una storia che un fatto, la storia di un altro Romagnolo: Marco Pantani.

Marco andava forte, più forte degli altri.

Marco, col ginocchio operato, nella sua vita amava solo la bici.

Marco si alzava sui pedali con la presa bassa al manubrio e non mollava fino all’arrivo.

Marco quell’anno non doveva vincere il Giro, perché quattro delinquenti camorristi avevano puntato contro di lui.

Marco aveva il sangue che aveva, ma nel laboratorio di analisi gli è stato “corretto”.

Così come si corregge il caffè con la grappa, perché ai quattro camorristi il sangue di Marco piaceva “corretto”….E nel laboratorio di analisi certificato qualcuno lo ha corretto.

Nel laboratorio di analisi certificato ISO 9000.. e fischia, dove tutti sono irreprensibili perché sono certificati.

E’ la qualità superiore !

Come quella della VolksWagen, come quella di altri cantieri nautici di oltralpe.

E’ la qualità superiore in nome del dio-danaro.

Io non sono certificato e me ne vanto.

Perché la mia certificazione non è stata rilasciata da un ispettore, ma da mio padre e mia madre che mi hanno educato alla legalità e al rispetto per gli altri.

Queste sono le qualità della persona dalle quali deriva la professionalità.

Non dalle norme ISO 9000 e fischia…

Perché il motivo è semplicissimo: un amministratore delegato e i componenti del consiglio di amministrazione di una industria automobilistica o di un cantiere nautico non fanno stronzate se sono stati educati alla legalità e al rispetto per gli altri.

Diversamente non sono altro che delinquenti, in giacca e cravatta – sì – ma delinquono ugualmente perché giocano con la vita di tutti noi.

Non so che ne sia stato di quel Romagnolo che incontrai in Croazia, ma era simpatico.

Anche Marco Pantani mi era simpatico, molto.

A bordo di quella barca, ricordo, lo erano tutti.

Solo il gatto, in effetti, si atteggiava un po’ a superiorità: si arrotolava sulla coperta guardando il mondo e dicendo: “Anche oggi ho la pancia piena e degli altri non me ne impippa un accidente !”.

Ma aveva fatto tirocinio come amministratore delegato di qualche grossa azienda.

Marco Scarpa

Marco Scarpa

 

 

 

 

 

 

 

 

LA qualità SUPERIORE
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