La sottile linea
di Jacopo Cioni
Stare al di là o al di qua della linea è un secondo. Un momento prima il tuo ragionamento si affaccia a nobili ideali di Stato, tradizione, leggi, rispetto per le persone; un secondo dopo stai discutendo se è meglio la razza bianca la nera o quella a pallini. Un secondo prima sei una persona che ragiona oggettivamente di problemi reali, delle conseguenze di una immigrazione selvaggia, un secondo dopo parli di scimmie scese dagli alberi.
Quella linea è il razzismo.
Il problema è se si mescolano le razze? No, non credo.
Il problema è se un immigrato pensa di fare da padrone in uno Stato che lo ospita? Si allora il problema c’è.
Il problema è mantenere puro “bianche” le nostre strade? Mi spiace sono nel posto sbagliato.
Il problema è rendere corretto un flusso migratorio naturale? Ok allora possiamo parlare e confrontarci.
Il problema è negare che un ministro italiano possa essere di colore? Forse dobbiamo crescere di intelletto.
Il problema è che il ministro nero sia davvero italiano e non si esprima invece con idee atte a colpire gli italiani che ha giurato di difendere? Allora c’è ampio margine di discussione.
Il terreno su cui camminiamo è minato e solo l’intelligenza ci impedisce di mettere un piede su una bomba e arrivare sano dall’altra parte con le tue convinzioni salde; è davvero difficile, perchè?
Semplice, che tu sia un razzista o no se parli di idee contrarie o diverse da quelle del classico benpensante ti becchi del razzista, ti etichettano, ti appiccicano addosso un vestito che non è il tuo.
Oggi razzista viene usato come offesa personale, come ultimo atto demolitivo quando cessano gli argomenti di discussione, usato alla stregua di fascista e nazista.
Quando parliamo di immigrati non possiamo andare oltre il compatimento per queste persone, non si può parlare in termini politici di grave situazione, di delinquenza, di rischio di imposizione di leggi religiose non nostre e potenzialmente retrograde, dobbiamo parlare di accoglienza e rispetto per chi è meno fortunato.
Non parliamo di delinquenza solo in senso lato, ma di concorrenza sleale sia nel confronto del negoziante sia nel confronto di marchi e piccoli produttori. Un commercio antisolidale rispetto a quello italiano solo sotterraneo, assolutamente non combattuto dal nostro stato (minuscolo) ma sopportato e ignorato.
Fermare una immigrazione selvaggia non è solo una protezione per tutto lo Stato, ma per gli stessi immigrati che credono di trovare una terra fertile di opportunità e invece delusi si adattano, per sopravvivere, a delinquere fregandosene delle nostre leggi che sono inapplicate verso di loro. Spesso mettono a rischio la vita loro e degli italiani dato che non hanno nulla da perdere.
Questa non è integrazione, l’integrazione è progressiva, regolata dal tempo, dalla convivenza e dal rispetto reciproco. Se da un lato il rispetto cessa in automatico cessa anche dall’altro e si crea prima tolleranza poi aggressività reciproca e in fine razzismo reale e violenza.
Quindi l’immigrazione voluta dai benpensanti politici che lasciano che queste persone si arrangino o viceversa le proteggono ben oltre la protezione offerta agli italiani è un modo per creare odio, un odio profondo che impiegherà anni a sopirsi.
Smettiamo di fare i benpensanti e torniamo ad essere ragionevoli.
Il problema è umanitario ma in termini bilaterali, se la nostra società è stremata e non offre risoluzioni per gli stessi nati sul posto come può essere risolutiva per persone che arrivano senza arte ne parte e quindi facilmente sfruttabili o scaricabili per strada? Accettare un flusso continuo, anzi farli diventare italiani per far dire ai nostri politici: “visto come siamo ben integrati” non è la soluzione. Se lo fosse tutte le nazioni farebbero uguale, aprirebbero le porte con largo sorriso, anzi ci contenderebbero i nostri immigrati ma non lo fanno, anzi, spesso ai confini nazionali c’è chi li rimanda indietro quando cercano di “salire” in Europa. Quindi perchè noi dobbiamo adottare la non soluzione?
I media contribuiscono esaltando le gesta umanitarie nel salvare i derelitti dei barconi, li mostrano sofferenti, fanno vedere gli stessi italiani che si dannano per aiutarli, mostrano i mezzi che la nostra Repubblica impiega per salvare delle vite, non spiega però che in realtà stiamo facendo del male a queste persone che nel loro paese vedono la TV italiana e imparano che tanto da noi si trova sempre un modo per sortirne. Fanno del male alla coscienza delle persone che illudendosi di essere umanitarie uccidono il paese dove cresceranno i loro figli.
I media mostrano sempre i barconi, i bambini e le donne incinte per indurre la pietà al posto della razionalità ma non raccontano che i barconi sono il 5% degli immigrati clandestini, il 95% arriva con gli aerei, i treni e le macchine con un semplice visto turistico per poi rimanere sul territorio.
Come al solito i politici sfruttano l’immigrazione per consacrarsi come persone per bene e farsi vedere bravi e umanitari, ma dimostrano a chi usa davvero il cervello di essere solo poco lungimiranti; ciechi nella migliore delle ipotesi, coscienti del danno che fanno nella peggiore.
Qualcuno però detta questa linea di pensiero, la impone ai discepoli desiderosi di elevarsi nei ruoli politici, questi sono i veri delinquesti che se ne fregano degli immigrati e dei Cittadini del loro paese e questa è la migliore delle ipotesi perchè qualcuno sospetta ci sia un piano nel creare questa escalation di ingressi e spirale d’odio.
Ipotesi assurda? Può essere ma se si acquisisce alcune informazioni che in Italia non circolano potrebbe sembrare meno assurda di quanto si pensi.
Vi riporto un articolo di Magda Menchini molto interessante
“Immigrazione …
perchè mai la Spagna e la Grecia NON SONO STATE PRESE D’ASSALTO in tal guisa?
SOLO NOI, la piccola Italietta così rimproverata, così superficiale, così penalizzata. (??)
Il mistero è svelato:
DA UNA VENTINA D’ANNI E’ OPERATIVA UN’AGENZIA EUROPEA “FRONTEX”
(Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea).
Ha sede in Varsavia, dispone di molti soldi, 26 elicotteri, 22 aerei, 113 navi ed una mostruosa attrezzatura radar. Fra i suoi compiti, appoggiare gli Stati membri in operazioni di rimpatrio dei clandestini (voli charter) e mettere a disposizione gruppi di intervento rapido in caso di afflusso di migranti da Stati extracomunitari.
Altro che “ce lo chiede l’Europa”. Ma che, cari politici, ci vedete tutti con l’anello al naso?. E’ l’Europa che PRETENDE – mettendo in campo uomini e mezzi – l’intercettazione ed il respingimento dei clandestini (quelli tanto cari alla bellissima e regale Miss Boldrini e all’impavida Lady Kyenge).
Grecia e Spagna ne approfittarono. Con l’operazione “Indalo”, Madrid bloccò in mare, grazie alla task force comunitaria, oltre 4000 migranti e ne incamerò in terra, per poi espellerli, 10000.
Frontex si spinse fino alle coste mauritane e senegalesi per arrestare i responsabili dei centri di smistamento e distruggere le imbarcazioni che servivano loro per traghettare i clandestini in Spagna. La Grecia fece lo stesso (112.364 vuccumprà ricondotti a casa loro o arrestati). Da allora, le coste greche e spagnole non godono di buona fama tra i “migranti”.
Tutti da noi, certo, con Niki Vendola che espose uno zerbino sulle spiagge pugliesi dove era scritto “Welcome”, a nostra eterna fama di inguaribili stupidi.
E dire che basterebbe una telefonata a Varsavia, al prezzo di pochi centesimi.
Ci abbiamo ripensato, alla prossima manifestazione de La Martinella distribuiremo tanti, tanti anelli per abbellire il nostro naso.
Magda Menchini
Associazione La Martinella”
Questo è il link di FRONTEX
Questi paesi sono tutti razzisti? Sfido ogni italiano a dare di razzista a greci e spagnoli e inoltre il primo nordeuropeo che si azzarda di nuovo a indicare l’Italia come un paese razzista peste lo colga, al limite può dire che siamo un paese di stolti, sarebbe più veritiero.
Perchè l’Italia non chiede e impone all’UE di attivarsi? Esistono altre ragioni? L’Italia deve diventare una polveriera? Chi sino ad oggi ha gridato “all’accoglienza” non ha il coraggio di gridare il suo errore?
Comunque sia la parola razzista dovrebbe essere ridimensionata per permettere una discussione conscia e non solo ideologicamente imposta.
Per tutti quelli che grideranno: “….e che fai allora per questa povera gente?” dico rivolgete il vostro sdegno verso i “padroni” dei paesi dove questi poveri cristi trovano solo la morte e miseria perchè loro complici di politiche imposte come si impone la “democrazia” sono i veri responsabili e non gli italiani che vogliono vivere con dignità e rispetto reciproco nel proprio paese.
Se ragioniamo di diritto, giustizia, rispetto, correttezza per i Cittadini sarò felice di qualsiasi dibattito potendo contribuire per quel poco che posso.
Jacopo Cioni