LE BANCHE ESISTEVANO PRIMA DEL CONIO

di Sandro Franchini

prima del conio


Prima del conio delle prime monete avvenuta in Anatolia (Turchia) a partire dal VII secolo a.C. (Bibbia Cei – Note – Misure pesi e monete) esistevano già i prototipi di “Istituti di deposito” cioè personaggi a cui venivano affidati i propri risparmi per custodirli.
Tali depositi venivano certificati con una ricevuta firmata sia dal custode che dal depositante e che poi veniva tagliata a metà.
La ricomposizione delle due metà dava diritto al “pagamento a vista” della somma trattata.
Quelle che poi sono diventate le moderne banconote (circolate in Italia dal 1896 sino al 2002) che contenevano la frase “pagabili a vista al portatore”.
Ce ne dà testimonianza Tobi, il pio israelita, padre di Tobia.
“La storia si svolge nella regione dell’Assiria nel periodo della cattività delle tribù del nord, quindi tra il 721 a.C. e la caduta di Ninive nel 612 a.C.” [Bibbia Cei – introduzione al libro di Tobia].
Ancora i pagamenti venivano effettuati con metalli rari e le unità di misura erano unità che facevano riferimento al peso (talento -dai 20 ai 40 kg.-, mina, siclo ecc.).

Tobia 4, 20
“Ora, figlio, ti faccio sapere che ho depositato dieci talenti d’argento presso Gabael figlio di Gabri, a Rage di Media.

Tobia 5, 1:3
“Allora Tobia rispose al padre: «Quanto mi hai comandato io farò, o padre. Ma come potrò riprendere la somma, dal momento che lui non conosce me, né io conosco lui? Che segno posso dargli, perché mi riconosca, mi creda e mi consegni il denaro? Inoltre non sono pratico delle strade della Media per andarvi». Rispose Tobi al figlio: «Mi ha dato un documento autografo e anch’io gli ho consegnato un documento scritto; lo divisi in due parti e ne prendemmo ciascuno una parte; l’altra parte la lasciai presso di lui con il denaro. Sono ora vent’anni da quando ho depositato quella somma. […]”.

Tobia 9
“[…]. 3 Va’ da Gabael, consegnagli il documento, riporta il denaro e conduci anche lui con te alle feste nuziali. […]
5 Partì dunque Raffaele per Rage di Media con quattro servi e due cammelli. Alloggiarono da Gabael. Raffaele gli presentò il documento e insieme lo informò che Tobia, figlio di Tobi, aveva preso moglie e lo invitava alle nozze. Gabael andò subito a prendere i sacchetti, ancora con i loro sigilli e li contò in sua presenza; poi li caricarono sui cammelli. […]”.

Come si evince dal racconto il deposito nel nostro caso è durato 20 anni. Nulla impediva al custode del valore di emettere, nel corso dei 20 anni in cui la somma era in sua disposizione, ulteriori ricevute di quel deposito che in seguito risulteranno spendibili come moneta. Si calcola che, senza rischiare più di tanto, i custodi del denaro, potevano emettere ricevute 10 volte superiori al valore che avevano in custodia.


Questo sistema ha funzionato “così bene” nel corso dei millenni che ancora oggi viene adottato come regola bancaria sotto il nome di riserva frazionaria.

di Sandro Franchini

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