L’ULTIMO OLTRAGGIO

di Viliana Cancellieri

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        Cultura e arte, fondamenta di una “SOCIETA’ PENSANTE”, sono oggi oltraggiate dai fautori di una NON/CULTURA da sbandierare.

La “casta” politica italiana continua ad attuare una manipolazione delle menti attraverso informazioni pilotate e “di parte”.

In breve tempo i mass media, ben strumentalizzati a servizio della propaganda politica, sono diventati il “quarto potere”, essenziale per soggiogare la volontà di un popolo passivo.

Da qui, l’ignoranza e l’incapacità di discernere, di costruire e di ribellarsi.

I “SIGNORI” hanno bisogno di pecore ignoranti!

Scomode le persone pensanti che trasmettono la conoscenza della storia di un popolo, che analizzano il presente e che mettono in discussione modelli e schemi comportamentali superati e dannosi per proporne alternative e soluzioni.

Poco amati e da annientare gli operatori culturali e gli artisti che hanno il compito delicatissimo di stimolare a diffondere idee, con risolutezza e coraggio, facilitando un rinnovamento individuale e sociale spendibile nel contesto sociale e lavorativo.

Oggi esiste solo un certo tipo di arte iper-sovvenzionata, a forte radicamento metropolitano o legato a interessi dei quali la politica attuale si fa “promotrice”.

C’è ancora chi crede nella cultura e nell’arte quale unica speranza di una rinascita economica e sociale?

La triste risposta è purtroppo: NO! Troppa chiusura e miopia. Troppo clientelismo. Troppi interessi privati che ne soffocano la crescita.

Presenti su tutti gli schermi e sempre alla ribalta i volti insidiosamente rassicuranti e persino familiari: uomini stagionati nella menzogna o gagliardi pargoli riciclati e clonati nei laboratori della mistificazione. Vecchi maestri di astuzia e giovani discepoli apprendisti.

Sono loro i noti e immortali protagonisti dell’odierna scena politica. Spugne fetide e, irreversibilmente, impregnate di veleni tossici per la società: in “esse” i possibili cambiamenti o i ripensamenti non sono più credibili perché hanno radici profonde nel cancro della sporca e incurabile non/politica del profitto personale e dell’inganno.

Dove sono i benpensanti, i cittadini della fiera Italia?

Quando la verità si fa strada, mettendo a nudo la volgare e desolata truffa perpetrata ai nostri danni, ecco nuovamente un popolo abbagliato da un’altra ingannevole strategia degli insidiosi mostri travestiti da sirene: i pargoli clonati!

Cambiare i vertici di un partito a nulla serve se i metodi di gestione restano gli stessi: retti sulle menzogne e sulle mistificazioni. Gli arrivisti, i disonesti, gli avidi hanno un limite invalicabile creato da loro stessi: il bene comune non è l’obiettivo del loro operato ma è lo strumento per soddisfare l’insaziabile sete di potere.

Ciò che colpisce è il sordo disprezzo per la cultura che traspare dalle parole e dagli atti di alcuni politici.

Il “nostro” Premier Matteo Renzi, per esempio (e non a caso) ha sinora mostrato di ignorare le responsabilità di una seria politica culturale. Ha sottostimato i benefici economici e civili della ricerca. Si è circondato di collaboratori fugaci e modesti e ha privilegiato opache reti amicali.

All’epoca in cui Renzi era ancora Sindaco di Firenze si leggeva:

“Matteo Renzi ha rilanciato la vecchia idea di ripristinare l’antica pavimentazione in cotto di Piazza della Signoria a Firenze, annullando i due secoli di storia che hanno storicizzato le pietre volute dai Lorena. Sembra quasi che Renzi voglia sfogliare il libro della storia come se fosse il book di un chirurgo estetico. Un libro della propaganda, dunque, che non serve più a far crescere, ad aver presa sulla realtà, a imparare come cambiare il mondo, ma – al contrario – a cancellare le tracce del tempo e a rimanere eternamente immaturi.

Non uno strumento per formare cittadini consapevoli dotati di senso critico, ma un mezzo per continuare a plasmare un pubblico passivo, destinatario perfetto di una martellante propaganda che non invita a pensare ma a sognare.

Il movente politico è trasparente: usare il patrimonio storico e artistico,materiale e immateriale della città come una potentissima arma di distrazione di massa. In tutto questo c’è una buona dose di cinismo, perché Renzi sa benissimo che Piazza della Signoria non tornerà mai al cotto (ipotesi già bocciata, in passato, dal Ministero per i Beni culturali): ma ciò che conta è l’effetto notizia. Perché è facile e redditizio finire sui giornali di tutto il mondo come ‘il sindaco del bello’ .“

Oggi Matteo Renzi afferma:

“La cultura dovrebbe essere il baluardo di una sfida identitaria”.

Cosa avrà voluto dire? Avrà forse voluto agganciarsi a una affermazione fatta precedentemente dal suo pupillo e amico Farinetti che, pubblicizzando torroni e prosciutti doc., ebbe a dire: “Se è morta non è bellezza. Al massimo può essere storia dell’arte. Ma non suscita emozione”

In simili affermazioni si intravede la irriguardosa visione essenzialmente consumistica e non una serie di iniziative o provvedimenti volti a promuovere discussione informata e ampiezza di confronti.

Le scelte culturali verso le quali ci indirizzano sono quelle di una politica culturale basata sulla crescita di un pubblico ignorante che rende omaggio a mecenati pubblici o privati.

Il patrimonio storico-artistico è stato mortificato e relegato alla sola dimensione del profitto.

Intanto i deficit educativi creano “ostacoli” formidabili alla piena esplicazione sociale e professionale della persona.

Queste sono la cultura e l’arte nella perversa tattica della politica attuale: autocelebrazione e narcisismo; propaganda e strumento di facili guadagni.

Arte, Cultura e Vita dovrebbero, invece, sposarsi in un continuo scambio di amore ed essere la vera RIVOLUZIONE del nostro tempo.

La giornalista-scrittrice Sandra Petrignani ricorda, in un’intervista, il fermento degli anni ’50: “Si voleva diventare grandi. Non famosi, grandi. E questa grandezza non era legata a un buon sostegno pubblicitario, ma era la conseguenza di un percorso, del valore, dell’impegno del fare artistico

Viliana Cancellieri

Viliana Cancellieri

L’ULTIMO OLTRAGGIO
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3 pensieri su “L’ULTIMO OLTRAGGIO

  • 9 Febbraio 2015 alle 14:31
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    Mi fai emozionare,impazzire e Godere!! Come la mettete con concittadini come mastella, quella dei bar in famiglia ecc. ecc.

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    • 9 Febbraio 2015 alle 17:13
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      Allargherei il discorso: Come la mettiamo con la casta e con lo strapotere Nazionale?!!! Se si trattasse solo dei “concittadini” il problema sarebbe risolto.

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  • 9 Febbraio 2015 alle 14:48
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    Sto rileggendo questo capolavoro… E fuori nevica, cosa rara per il mio pese

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