L’universo ………questo sconosciuto
di Stefano Santini
“Non troverai mai la verita’ se non sei disposto ad accettare anche cio’ che non ti aspettavi di trovare”
Eraclito.
Lo stesso Albert quando si accorse dei suoi risultati rimase abbastanza traumatizzato, aveva scoperto un mondo nuovo senza accorgersene, un mondo dove il tempo scorre come gli pare e le particelle si comportano in modi strani…..o meglio non prevedibili e qui arriviamo all’altro personaggio: Heisenberg.
Eccolo l’inventore della fisica e della meccanica quantistica, ma chi era e si puo’ dire che abbia salvato il mondo…….si….vi domanderete come…..nel 1942 per continuare con i suoi studi e con il suo lavoro accetto’ di far parte di una task-force di scienziati, per costruire la bomba atomica ai nazisti, il progetto fracasso’ e alla fine della guerra fu rinchiuso in una prigione con gli altri scienziati in Inghilterra, gli inglesi misero dei microfoni nelle celle e per loro sorpresa captarono la spiegazione dei calcoli matematici che avevano usato per la bomba di Hiroshima, costruita da ex scienziati di Hitler che alla fine della guerra passarono alle dipendenze dei servizi segreti americani.
Ma andiamo a vedere perche’ questo grande personaggio ha ricevuto il premio Nobel…..la teoria dell’indeterminazione: se devo studiare due particelle, la medizione sara’ esatta solo per una, e questa stessa puo’ essere fatta solo per una delle grandezze da studiare, la velocita’ o la posizione, in termini di fisica classica e’ una rivoluzione copernicana, determina l’imprecisione e la poca capacita’ di predizione dei modelli classici, cioe’ che qualsiasi studio sara’ sempre impreciso data la natura instabile di queste particelle.
La rivoluzione scientifica, filosofica ed anche esistenziale e’ cominciata con un corollario di questa teoria: la teoria dell’osservatore, il fatto di stare misurando cambierebbe automaticamente la natura stessa delle particelle da misurare, facendole diventare piu’ instabili e generando un altro margine d’errore, l’esempio venne dato dai fotoni, che rendono visibili al toccarli gli elettroni, il fatto di usare dei fotoni cambierebbe le forze in gioco e quindi l’esperimento, cosa che sembra sia stata superata nell’attualita’.
Ultimo e non ultimo ecco Niels Bohr: a lui l’onore di elaborare il modello atomico in cui gli elettroni passavano da un orbita all’altra generando un fotone di energia, che e’ la base della meccanica quantistica, che conferma la dualita’ della luce: si comporta come particella e come onda.
nel prossimo articolo parleremo della costante di Planck e dei primi esperimenti di fisica quantistica………e’ un mondo meraviglioso che in certe epoche a certe persone non era ignoto……gia’ sempre loro….i miei amici buddisti: la filosofia Madyamika, cammino del mezzo, afferma che, attraverso il Samadi: alta meditazione basata e la concentrazione su un solo punto, metodo contemplativo per esplorare la mente, si raggiunge la consapevolezza che non c’e’ nessuna differenza tra il mio io, l’osservatore, l’oggetto stesso e l’osservazione stessa, fisica quantistica pura; quindi quando l’Oscuro diceva che non possiamo bagnarci due volte nello stesso fiume aveva ragione………
Stefano Santini