M5S, porsi delle domande….

di Jacopo Cioni

10 viaIndipendentemente dalle cause dell’abbandono il gruppo M5S delle domande deve porsele. Supponiamo che questi 10, come altri in passato sia a livello nazionale che a livello regionale o comunale siano dei traditori, ho scritto supponiamo perchè magari hanno capito altro…. ma supponiamolo, il M5S deve riguardare il suo metodo di scelta e candidatura dei suoi uomini. Deve farlo al pari degli altri gruppi politici che alla stessa maniera si perdono pezzi. Se è fisiologico, come diceva Grillo, una perdita di un 20% è come ammettere che non esiste un sistema perfetto e tutto è migliorabile. Ecco il M5S dovrebbe chiedersi come è migliorabile invece di inveire contro i suddetti traditori. Il fatto che, per quanto possono valere, i sondaggi danno una stasi del voto al M5S dovrebbe far riflettere ancora. Il movimento ha una formula giovane e innovativa, ma non significa perfetta e gli stessi sostenitori e attivisti dovrebbero porsi delle domande invece di inneggiare in maniera tifosa o non ci sarà mai una maturazione, una crescita che abbracci quelle fronde di Cittadini che non riescono a riconoscersi nel movimento. Troppo spesso parlo con persone del movimento che trincerandosi dietro la convinzione di essere nel giusto non si fermano ad ascoltare, e chi non ascolta, legge, comprende e poi, solo poi, giudica, non cresce. Il rischio di una stasi permanente o peggio una involuzione del movimento è un rischio che non il M5S non può permettersi, ma è l’Italia che non può permettersi, una plateale delusione dei suoi militanti sarebbe una catastrofe nella sottomissione dell’intera Nazione…. a meno che quello non sia lo scopo, anche questo varrebbe la pena di domandarsi….. spero si comprenda il senso!

Jacopo Cioni

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