MESSICO. Ritrovata nuova fossa comune: 61 corpi
di C. Alessandro Mauceri
Nei giorni scorsi, non lontano dalle spiagge assolate di Acapulco, nello stato di Guerrero, sono stati rinvenuti i corpi di 61 persone. I cadaveri appartenenti a uomini, donne e bambini (le analisi sono tuttora in corso) erano all’interno di un crematorio abbandonato.
Si tratta del secondo ritrovamento di questo genere in Messico: il luogo del ritrovamento dove, lo scorso settembre, sono scomparsi 43 studenti dista non più di 200 km. “I corpi erano in avanzato stato di decomposizione”, hanno precisato le autorità. Ad oggi non è chiaro se si sia trattato di una nuova strage imputabile ai narcos o di un semplice occultamento di cadaveri da parte dei responsabili del crematorio. Il ritrovamento è avvenuto in una tra le regioni più povere (nonostante la presenza di località rinomate come Acapulco) e con una forte e devastante presenza del narcotraffico.
La polizia ha arrestato due dei responsabili del crematorio mentre un terzo è irreperibile. A rendere più difficili le indagini il fatto che i cadaveri, nonostante si trovassero all’interno del crematorio, non risultano bruciati. Alcuni sono stati coperti con calce e lenzuola bianche. Altri invece erano in forte stato di decomposizione. Alcuni erano vestiti, altri riportano gravi mutilazioni ancora da spiegare.
A rendere poco chiara la dinamica degli eventi il fatto che, come hanno precisato gli investigatori, gran parte dei corpi erano “perfettamente imbalsamati”.
Un nuovo problema per il presidente Enrique Pena Nieto, che si trova a dover fronteggiare una nuova tragedia, dopo quella di Iguala, e per di più verificatasi in una quella che era considerata, sino ad oggi, la più nota delle località turistiche della costa pacifica messicana.
C. Alessandro Mauceri
