“O Brigante o Emigrante”

di Viliana Cancellieri

th

“…S’anno spartute terra uommene e denare e nuje ammo fatto tutte quante ‘o sanghe amar ….” cantavano, nel 1994, gli Almamegretta in “ Sudd”.

    Oggi queste parole risuonano profetiche e rispecchiano la realtà fosca e ostile che trascina le nostre vite.    Ma, in tutto questo, il popolo dov’è?! Si lascia ingoiare, impotente, in un processo di autodistruzione!? Ristagna, forse, in queste sabbie mobili chiamate “crisi”?
“Come è possibile che non ci sia una rivolta?!” è la domanda che tutti si pongono mentre attendono (spettatori passivi!) che qualcuno li salvi. Dimenticano, forse, che quel “qualcuno” è ognuno di noi… è ognuno di loro.

        Sembra, il nostro, un popolo omologato e con opinioni preconfezionate: o sono sudditi o faccendieri o rassegnati.

Per questo popolo il tempo è finito!

O Brigante o Emigrante”… Erano loro a dirlo: i Briganti, eroi mancati!
Dopo 150 anni, oggi sembra di risentire l’eco di queste parole:
“Ci calpestarono, quindi ci vendicammo! Così alcuni di noi divennero Briganti battendosi per la propria Terra, altri furono costretti ad emigrare. Gli altri, i peggiori, preferirono vendersi al nemico e rinunciare per sempre alla Libertà”

Recita Mariangela De Rosa – Regia Viliana Cancellieri
Brano tratto da “ Li chiamarono… briganti!” un film storico del 1999 diretto da Pasquale Squitieri

Viliana Cancellieri

Viliana Cancellieri

“O Brigante o Emigrante”

4 pensieri su ““O Brigante o Emigrante”

  • 28 Marzo 2015 alle 13:02
    Permalink

    Il popolo,non può mai capire e per conseguenza reagire,fino a quando illustri intellettuali che scrovono fior di articoli infuocati contro la corruzione (anche su questo giornale) non la smettono di trovare giustifiche per il mariuolo di turno a secondo dell’appartenenza politica.

    Rispondi
    • 28 Marzo 2015 alle 13:34
      Permalink

      Non so a chi ti riferisca: è sempre bene fare nomi ed essere diretti. In quanto giustificare i “mariuoli” e all’appartenenza politica… con me fai palla corta! Non giustifico la disonestà perchè essa non ha colore politico: è disonestà e basta! Però non giustifico nemmeno il popolo ignorante che subisce le notizie. In un mio precedente articolo ebbi modo di scrivere “E’ indispensabile, oggi più che mai, non subire le immagini e i messaggi che vengono quotidianamente bombardati su di noi, ma imparare a decodificarli e a interpretarli nella giusta maniera e a scavare al di là delle parole.” Questo è un diritto/dovere del cittadino!!!! L’uomo che subisce, l’uomo terrorizzato, accetterà sempre un regista del proprio destino e non avrà mai una coscienza libera dall’oppressione.

      Rispondi
    • 28 Marzo 2015 alle 14:01
      Permalink

      ilsovranista.it non ha mai giustificato nessuno a nessun livello di colore politico in quanto non ha proprio colore politico. Il giornale ha linea editoriale ben ferma ed è una linea Sovrana, Libera, Democratica. Chiunque, di qualsiasi colore politico o in assenza di colore politico, avvalora questa linea editoriale vine citato. Quindi rigetto nella maniera più ferma la Sua affermazione e ribadisco, come sosteneva Viliana, che il lettore deve imparare a distinguere ed essere scevro da condizionamenti. Spesso non si sta attenti alle parole scritte, ma a chi le ha pronunciate e in base al colore di appartenenza del soggetto si sceglie se le parole piacciono o no. Questo è un grave errore a cui ormai ci hanno abituati costringendoci ad albergare e parteggiare per qualcuno o VICEVERSA. Se una affermazione è giusta o è sbagliata è indipendentemente da chi l’ha pronunciata, che sia stato Mussolini o Stalin, Landini o Fiore, Grillo o Salvini. Noi siamo pronti a crescere e migliorare con critiche costruttive e voi lettori? Jacopo Cioni

      Rispondi
      • 28 Marzo 2015 alle 14:09
        Permalink

        Condivido Jacopo! Basta nascondersi dietro l’ignoranza!

        Rispondi

Rispondi a Gino Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.