Parità a suon di ceffoni

di Antonella Policastrese

schiaffoMeno male che il video c’è. Fortuna che quanto è accaduto in Parlamento, luogo deputato della democrazia, non possa essere affossato. E chi l’avrebbe mai detto che la deputata del M5S, Loredana Lupo, sarebbe stata oggetto di un ceffone e spintoni, da parte di Stefano Dambruoso, questore di Scelta Civica, che non ha esitato un momento per usare le maniere forti e forse per lui convincenti, su una deputata dell’opposizione?

Fa specie che in quella Camera dove si è votato un provvedimento contro la violenza sulle donne, un uomo brandisca la sua mano su una donna per ridurla al silenzio. Che democrazia è mai questa?! Possibile che gli affari siano così vitali per la maggioranza del parlamento da indurre un rappresentante delle istituzioni ad usare la forza? Eppure la deputata, espressione del voto popolare, stava facendo ostruzionismo contro una legge che ancora una volta ha a cuore la salute delle banche, e che ha regalato una congrua cifra a Bankitalia per andare incontro alle altre banche. Si doveva votare a tutti i costi. E che importa se non ci sono soldi per le imprese, né per le famiglie che devono ricorrere agli usurai, e con la scusa dell’Imu si vota un provvedimento che ha dell’incredibile! Guai ad alzare la cortina facendo luce su simili storture: fuochi e fulmini si scatenano dal cielo e chi ha osato fare ostruzionismo non solo viene messo nella tagliola, ma gli vengono negate le vie d’accesso in parlamento per ordine della Boldrini. Boldrini, presidente della Camera, che mi pare non si sia stracciata le vesti per un atto manesco di un parlamentare. Proprio lei che chiedeva con forza misure severe per chi osa battere e calpestare i diritti di una donna! Strano Paese è il nostro, privo di ogni forma di rispetto, specie quando si esercita un potere e pur di mantenerlo si cerca di soprassedere, in questo caso mantenendo forte l’occupazione di una poltrona divenuta incandescente.

Donne ancora una volte abusate, negate del loro diritto ad esprimersi. Donne considerate “Puttane” come è accaduto per il caso di Provvidenza Grassi, definita così da rappresentanti delle forze dell’ordine di Messina, il cui padre chiedeva di sapere che fine avesse fatto la figlia in seguito trovata morta. Mancanza di buon senso e, come si diceva, mancanza di rispetto, come l’altra sera a Ballarò in cui una renziana doc ha chiosato in modo irriverente davanti ad un’ opinione espressa da Maria Amalia Volpicelli, una prof che ha la sua esperienza e un po’ più di saggezza rispetto ai modi arroganti che caratterizzano questi nuovi camaleonti dell’ultima ora.

Un Orrore, un sentirsi umiliati, defraudati. Capire che la politica viaggia in direzione di una via al cui capolinea ci sono solo negazioni e tanti prevaricatori pronti ad essere i naturali discendenti di un partito guidato da un leader buono per tutte le stagioni. Un uomo il cavaliere che pur non avendo diritto a parlare per via di sentenze in atto è ancora sulla scena dell’onda. E che il berlusconismo sia all’apice del successo lo dimostrano fatti come quelli della deputata Loredana Lupi, malmenata. Le donne sono ammissibili alla corte dei “pompoloni” se vestono una determinata mise e votano in linea con quanto richiesto dai colleghi uomini, che ne sanno sempre più rispetto ad una donna. Donne che trovano diritto d’accoglienza nelle strutture politiche se fanno le gattine e mettono in atto la loro femminilità soprattutto nel talamo non per forza nuziale. Insomma per farla breve difronte ad un atto così vile compiuto sulla deputata Loredana Lupo, battuta in aula a suon di ceffoni, mi chiedo che fine abbiano fatto le donne di “se non ora quando”? Sono in qualche beauty farm o a fare shopping.? Bella la democrazia. Meravigliosa la parità uomo- donna. Ma cosa ci devono fare a noi gli Indiani….??

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Antonella Policastrese

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Parità a suon di ceffoni

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