Martedì 10 dicembre 2013

Quando il popolo chiama gli studenti puntualmente rispondono.

Il 14 dicembre scenderanno in piazza a fianco dei lavoratori, dei padri, delle madri e di tutto il popolo italiano. D’altra parte sono loro in prima battuta a non avere un futuro ma hanno ancora voglia di lottare per questo splendido paese che merita di rinascere ancora.

Questo è il volantino e il collegamento alla piattaforma della mobilitazione, “non vogliamo le briciole” recita il manifesto e tra poco forse non ci saranno neanche quelle. Un rilancio del paese non può non passare attraverso il potenziamento del sistema della Pubblica Istruzione. Per questo, con i lavoratori di tutti i settori, per il bene del Paese, gli studenti ancora una volta, ci sono.

volantino

NON VOGLIAMO LE BRICIOLE! / IL 14 DICEMBRE STUDENTI IN PIAZZA INSIEME AI LAVORATORI PER CAMBIARE LA LEGGE DI STABILITA’

Nonostante i molti proclami sulla necessità di ripartire dall’istruzione e dai giovani, nei fatti il Governo continua nella politica di sottofinanziamento di scuola e università, cui ormai siamo abituati da anni di tagli. Senza cogliere l’importanza vitale di tali settori, l’Italia persegue una vera e propria Austerity della Conoscenza, restando a guardare mentre la Scuola, l’Università e la Ricerca lentamente muoiono: un paese che non investe nei saperi uscirà dalla Crisi nettamente più povero e privo di aspettative.

La legge di Stabilità lascia solo le briciole a scuola e università” dichiara Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell’unione degli universitari “l’inversione di marcia che chiedevamo non c’è stata al Senato: rimane il blocco del turn-over, vengono stanziati pochi milioni in più per il finanziamento ordinario degli Atenei e si taglia drasticamente il fondo per i contratti di specializzazione medica. Come se non bastasse, nessuna risorsa aggiuntiva è prevista per il Diritto allo Studio, su cui questo Governo sta facendo peggio del precedente, tagliando circa 50 milioni di euro e mettendo a rischio migliaia di Borse di Studio”.

Per la Scuola Pubblica questa Legge di Stabilità è un deserto” aggiunge Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi, “si rifinanziano per oltre 200 milioni di euro le scuole paritarie, ma nessuna risorsa viene investita nel Diritto allo Studio per gli studenti medi; le nostre scuole cadono a pezzi ogni giorno, ma non si vogliono trovare risorse per un piano straordinario per l’edilizia scolastica. Forse si deve aspettare che l’emergenza si trasformi in tragedia, per avere risposte concrete”.

Dopo la manifestazione del 15 Novembre, torneremo di nuovo in piazza il 14 dicembre, stavolta al fianco dei lavoratori, per cambiare questa Legge di Stabilità” prosegue Scuccimarra, che conclude: “ non ci accontentiamo delle briciole per scuola e università, se i giovani e l’istruzione sono davvero una priorità per questo Governo, ora deve dimostrarlo con i fatti: bisogna ripristinare il fondo per la formazione specialistica, eliminare il turn-over e, soprattutto, trovare altre risorse per le Borse di Studio”.

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Maria Giovanna Barone

maria giovanna barone

Quando il popolo chiama gli studenti puntualmente rispondono.

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