Raccontare l’economico per nascondere la scelta non-politica 

di Jacopo Cioni
A questo link qua sopra potete leggere (leggetelo per favore) un articolo interessante a firma di Franco Bechis. L’articolo  affronta con evidenzi-azione economica, ma non certo politica il problema dei derivati e l’uso improprio fatto degli stessi per produrre debito con in più l’aggravante di firmare da parte dell’Italia contratti con le BANCHE (e quali banche) con clausole capestro.
Economicamente si mette in evidenza la stoltaggine di chi ha firmato accordi capestro con le BANCHE, quindi “errori” che ci costano denaro, ma non si mette in evidenza l’aspetto più importante e cioè aver messo le cosi dette “palle” dell’Italia in mano a certe società sovranazionali, fra l’altro BANCHE, cioè società che “usano” il denaro come mezzo. Queste società con le nostre “palle” in mano sono in grado di dire FISCHIA! E lo hanno fatto.
Standard & Poor'sFitchIl 2011 è stato caratterizzato da un colpo di Stato grazie allo spread e chi ancora nega nonostante l’azione legale di Trani nella persona di Michele Ruggiero che ha chiesto il rinvio a giudizio di nove tra dirigenti e funzionari di S&P e di Fitch (archiviata la sola posizione di Moody’s) per manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata in quanto: «attraverso artifici a carattere informativo fornivano intenzionalmente ai mercati finanziari un’informazione distorta in merito all’affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di rilancio economico adottate dal governo italiano, per disincentivare l’acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne così il valore»
Da qui al senso di prostrarsi con le Banche affinchè acquistino i nostri titoli di Stato è un secondo e come dice Bechis è un secondo anche firmare certa roba: “risiedeva nella presenza di una clausola di estinzione anticipata unica nel suo genere, in quanto attribuita non a una singola operazione, bensì presente nel contratto quadro in essere con la controparte e ricomprendente tutte le operazioni sottoscritte con quella banca. Il contratto quadro era stato sottoscritto nel gennaio 1994 e prevedeva un Additional Termination Event, ossia il diritto di risoluzione anticipata dei contratti in essere, al verificarsi del superamento di un limite prestabilito di esposizione della controparte nei confronti della Repubblica. Nonostante le soglie limite fissate fossero state superate da anni, la banca non aveva mai dato segno di voler far valere la clausola di estinzione anticipata. Alla fine del 2011, tuttavia, la situazione del credito della Repubblica italiana appariva così fragile che Morgan Stanley ritenne di non poter tralasciare di avvalersi della posizione di forza che la clausola le conferiva”
Ora… si ragiona del 2011, dello spread, del colpo di Stato che destituì il Berlusca in favore di Monti…. insomma possibile che sia tutto una combinazione?
ciampiCito ancora Bechis : ” Carlo Azeglio Ciampi (Gruppo Bilderberg 1987 la redazione), che nel 1994, poco prima di lasciare il timone del governo a Silvio Berlusconi, ha firmato un incredibile contratto-capestro con Morgan Stanley che ha causato una perdita netta per il Tesoro appunto da 1,6 miliardi di euro, con il colosso della finanza che è andato all’incasso proprio nel momento più critico per le finanze italiane: fra il dicembre 2011 e il gennaio 2012.”. E’ andato all’incasso proprio grazie alla clausola sopraddetta.
Insomma, possibile che si tratti di errori? Come si può non pensare che tutto è fatto per ottenere uno scopo…. Questo è essere dei visionari oppure usare la testa?
Chi sono le BANCHE coinvolte? da Deutsche Bank a Goldman Sachs, da Hsbc Bank a JP Morgan, da Ubs a Morgan Stanley, e poi ancora Ing bank, Unicredit, Banca Imi, Bnp Paribas, Citibank, Credit Suisse, Nomura.
Di chi è la proprietà di S&P e di Fitch?
mario montiChi sono i politici coinvolti? Carlo Azeglio Ciampi (Gruppo Bilderberg 1987), Mario Monti (Gruppo Bilderberg 1983, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 96, 2001, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08, 09, 10, 11, 13) che se ne avvantaggia e lo reitera nuovamente rimettendoci in mano (le “palle”) nuovamente alle BANCHE. Tralascio tutti gli altri o facciamo notte!!
Cito ancora Bechins: “La stessa Cannata ( Direttore del debito pubblico italiano, Maria Cannata, la redazione) ha offerto un quadro abbastanza aggiornato sulla esposizione in derivati del Tesoro italiano: «Alla fine del 2014 gli strumenti derivati per la gestione del debito emesso dalla Repubblica italiana, ammontano a circa 159,6 miliardi di valore nazionale(…) Il valore di mercato, aggiornato al terzo trimestre 2014, è negativo per 36,870 miliardi di euro…».
Cifra poi salita a 42 miliardi a fine anno.”
palle…. e prima o poi smettono di farci “fischiare” e ce le tagliano!!!
Jacopo Cioni
Jacopo
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