Roberto Helg intasca tangente

di Jacopo Cioni

Roberto Helg1

Roberto Helg “beccato” mentre intasca tangente da un ristoratore che dopo aver subito la richiesta di denaro in cambio di un rinnovo triennale per il suo esercizio di ristorazione all’interno dell’aeroporto di Palermo si è rivolto ai carabinieri.

Roberto Helg in qualità di  presidente della Camera di commercio e vicepresidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo ha il potere di veto o meno per assegnare o rinnovare i contratti all’interno dell’aereoporto di Palermo e ha deciso di usare questo potere per porre una “decima” ad un imprenditore.

Roberto Helg da poco tempo aveva approvato insieme alla giunta camerale di Confcommercio il piano triennale di prevenzione della corruzione.

Questa la notizia.

Il solito caso di buon samaritano che invece di essere agnello è lupo. All’ordine del giorno e solo pochi scoperti, in questo caso grazie alla collaborazione dell’imprenditore.

Mi domando; vero che la legge è uguale per tutti, ma anche le condanne? In casi come questo, dove le cariche assegnate e assunte portano nelle mani di alcune persone dei “poteri” particolari non potrebbe essere moltiplicata per 2 le condanne? Per due i tempi e le conseguenze delle condanne. Addirittura moltiplicata per 3 per i dipendenti pubblici, dall’usciere al Presidente della Repubblica, che sono “beccati” in un uso improprio dei propri poteri?

Un conto è un’estorsione da parte di un “civile”, un conto quella di un operatore pubblico del settore, altro ancora l’estorsione da parte di un politico. I poteri disponibili sono diversi e devono essere diverse le condanne per lo stesso reato.

Scommetto che un impiegato comunale ci penserebbe tre volte prima di fare il lestofante sapendo che la condanna è tripla, che perderà il lavoro e che sarà interdetto dai pubblici uffici per sempre, da tutti i pubblici uffici, comprese le candidature.

Allo stesso tempo lo Stato deve premiare chi permette di “beccare” questi birbaccioni; nel caso del suddetto ristoratore un ottimo premio è il rinnovo del suo contratto all’interno dell’aeroporto di Palermo non per tre anni ma per nove anni e magari scontato del 50%.

Che dite a qualcuno passerebbe la voglia di ladrare e a qualcuno verrebbe la voglia di denunciare?

Jacopo Cioni

Jacopo

Roberto Helg intasca tangente
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5 pensieri su “Roberto Helg intasca tangente

  • 3 Marzo 2015 alle 15:48
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    è INUTILE ,SIAMO ALLA MERCèè DI QUATTRO DELINQUENTI !! IN POLITICA , IN QUALSIASI , ENTE NAZIONALE HO LOCALE !! TUTTI MAFIOSI ! TANGENTARI !!! NON PER NIENTE I POLITICI AD’ESEMPIO SI SON INVENTATI ”’LA IMMUNITà PARLAMENTARE”!!PROPRIO PER NON FARSI AMMANETTARE EVENTUALMENTE SON PIZZICATI NEL TANGENTARE !! –è NON PER NIENTE I POLITICI ATTUALI SONO CONTRARI ALLA ELIMINAZIONE DEL VITALIZIO INERENTE I DELINQUENTI POLITICI IN GALERA !! —SONO PREVIDENTI !!CHISSà ! POTREBBE ACCADERE A Mè !! DI RUBACCHIARE !! (( LA CLASSE POLITICA ??? SALVANDO L’UN PER 100 % TUTTI GLI ALTRI SON MAFIOSI LADRONI DELINQUENTI IN ATTESA CHE CAPITI UNA OCCASIONE DI TANGENTARE !!

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  • 3 Marzo 2015 alle 18:58
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    Salve
    Di questo signore parafrasando Dante alighieri si potrebbe dire:
    “Quando Dio messer messerino fece, Ben si credette far opera grande.
    Chissà Gli daranno anche il vitalizio come ai mafiosi.
    A chi si riferisce quel signore che mi ha preceduto quando vuol salvare l’un per cento al rettiliano MINIMO d’Alema o alla carogna Walter Veltroni anch’io sono caduto vittima di questi soggetti per accorgermi poi, che pensavano solo a se stessi e non gli fotteva niente della gente comune.
    A mio parere sono TUTTI da mettere al muro e ce li saremo tolti una volta per sempre dai coglioni

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  • 4 Marzo 2015 alle 16:50
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    Caro Jacopo condivido tutto quanto l’articolo ma sollevo solo una eccezione sulla pena da infliggere:
    1 Condanna da scontarsi in una solfatara
    2 Eposizione domenicale in pubblica piazza
    3 Radiazione perpetua da pubblici incarichi
    4 Pensione sociale

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    • 4 Marzo 2015 alle 18:36
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      NON SONO D’ACCORDO QUESTA MALA PIANTA VA ESTIRPATA ALLE RADICI VANNO MESSI AL MURO.
      E CE LI TOGLIEREMO PER SEMPRE DAI COGLIONI.
      QUANDO GLI ALTRI VEDRANNO LA LORO FINE IMPARERANNO A COME COMPORTAESI.
      METTEREI AL MURO ANCHE IL BALLISTA RENZI,PERCHE’ SE LO MERITA PER LE BALLE CHE VA RACCONTANDO

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