Scandalo al sole

di Antonella Policastrese

pensatoreIl pensiero, l’arte, la creatività. Concetti sempre più vuoti e privi di significato, poichè a predominare è la dittatura del pensiero unico che si insinua come un virus in ogni forma di comunicazione per addomesticare e normalizzare comportamenti che devono essere uniformati alla logica corrente. L’arte sembra aver registrato una battuta d’arresto e se un tempo assistevamo alla genialità creativa di scultori e pittori come Michelangelo, Leonardo da Vinci, per non dimenticare i Modigliani o i Guttuso, che hanno segnato un periodo rigoglioso ed innovativo nella storia umana, oggi la cretività ha cambiato sesso e pensare come un tempo è un misfatto, per cui meglio correggere comportamenti e creare un metro di giudizio universale che si impone a chi la pensa diversamente. Pensarla in modo diverso oggi è reato, scatta la catalogazione,

si è additati come reazionari o detrattori di verità, poichè la verità non è più ricerca e somma di tante verità, ma una sola in senso assoluto. Capita così di doversi adeguare al gusto corrente, guardare in tv ciò che ti viene imposto, e guai poi a provare a far notare i punti di criticità di una ideologia imposta, sei fuori ,si viene emarginati, etichettati come razzisti ed omofobi. Per scendere nell’esempio concreto e considerata la battaglia a favore dei gay ,per accontentare la nuova aristocrazia del pensiero, sono partite campagne di sensibilizzazione che riguardano fiction e pubblicità di matrice gay. La Fiction ” Un Posto al Sole” che potremmo tranquillamente definire una” finocchiata al sole” che va in onda in prima serata, si è arricchita di episodi di due ragazzi che si amano alla follia e si baciano, si toccano, fanno all’amore come se si trattasse della cosa più normale di questo mondo. Detto così la cosa potrebbe suonare strana, se non fosse che nella fiction la maggior parte delle scene toccano a questi ragazzi attori, penalizzando il resto delle storie e quindi facendo pendere la bilancia solo ed in un’unica direzione. L’omosessualità è sempre esistita. C’era nell’antica Grecia, in epoca romana , ma non mi pare che intorno a questo si sia costruita la storia del nostro pensiero. I comportamenti individuali appartenevano alla sfera privata dei soggetti e nessuno si sognava di imporre atteggiamenti che non riguardavano i molti. Oggi invece, in un momento di vera decadenza, la creatività, l’intelligenza, l’unicità passano solo attraverso un nuovo modo di concepire l’amore o le unioni tra soggetti dello stesso sesso. Tra un mercato e l’altro, tra una nuova forma di edonismo nemmeno originale, bisogna che chi la veda diversamente paghi pegno e si faccia violentare nelle sue convinzioni o nelle proprie idee. Un mondo davvero squallido il nostro, fatto di nani e ballerini poichè i rapporti omosex sono quelli che tirano, su cui il mercato avrà molto da svilupparsi. Anche i sentimenti sono merce e c’è un solo tipo di sentimenti. Guai a sbagliare. Si allestisce il rogo e si bruciano le streghe.

Antonella Policastrese

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