Solo uno Shock può Salvarci

di Vittorio Boschelli

FONTE: frontedestrapopolare.altervista.org

 

euroshock_fronte-anti-euro-destra-popolare 2Ormai solo con uno Shock che potrebbe essere il fallimento di una grande banca italiana o il licenziamento di 1.200,000 dipendenti pubblici, più 300,000 trasferimenti si può aspirare al risveglio degli Italiani è brutto a dirsi, ma viste le ultime vicende politiche e vista l’attenzione su di esse, credo che non ci sono i margini per evitare il peggio e far capire ad una parte di Popolo maggioritaria la NARCOSI in cui vive da decenni, perpetrata dal SISTEMA Politico e Mediatico ai loro danni.

La Fiducia di ieri del PDL al Governo Letta era scontata, governano assieme da Monti a Letta, si sono divisi fio di poltrone eppure il Popolo si stupisce ancora e crede che siano diversi, devo ammettere che sono più bravi di noi.

Come se L’Euro e il Liberismo non siano patrimonio di TUTTI gli attori che sono in Parlamento, come se in 13 Anni di Euro e ancora prima con i vari Trattati c’èra qualche d’uno che ha preso posizione Netta e abbia fatto battaglia serrata contro, eppure ancora il Popolo si ostina a fiancheggiare questi incantatori di serpenti e traditori della Patria, diventando COMPLICI del SISTEMA.

Si ha paura di guardare in faccia la realtà, si ha paura di esporsi alla luce del sole, si ha paura del giudizio altrui, si ha paura di se stessi perchè si crede ancora di avere a che perdere, ma ormai da perdere non è rimasto più nulla e questo si fa fatica a comprenderlo e quando si riesce a capire si ha PAURA.

Loro giocano e vincono solo se Voi avete Paura di guardare in faccia la Realtà in tutti gli altri casi NON POSSONO VINCERE.

Vi dicono che la crisi è finita e voi ci credete perchè nutrite speranza in chi vi ha MENTITO per decenni sui Veri Problemi nostri (Euro, Unione, F.M.I, BCE, Vincolo Esterno, Liberismo e Mondialismo), senza la speranza verso il nulla ci sarebbe la consapevolezza e la determinazione di tutto il Popolo Italiano.

Ecco i dati e i fatti da sapere:

I dati descrivono un altro ordine di grandezze: dal primo trimestre  2007 al primo trimestre 2013, il Pil reale dell’eurozona si è contratto in media di un 1,3% cumulativo   ( in Spagna del 5.3% e in Italia addirittura dell’8.4%); gli investimenti nell’eurozona sono crollati in media di un 19%, (38% in Spagna e 27% in Italia); l’occupazione è crollata del 17% in Spagna e del 2% in Italia, 40,1% quella giovanile. Per iniziare a parlare di fine della recessione, bisognerebbe almeno tornare ai livelli pre-crisi, ma di questo passo ammesso per assurdo che L’Euro duri (ma è già finito), ci vorrebbero 15 anni.

Ecco cosa Scrive Wolfgang Munchau sul Financial Times

Dice che il Problema più grosso è L’Italia per L’Euro, che sarà costretta ad USCIRE per SCELTA o per SCELTA degli EVENTI (cioè di altri) questo lo dicevamo da questo Blog qualche anno fa affermando che era molto meglio uscira dall’EURO subito e per NOSTRA DECISIONE e non restare, svendere e poi essere sbattuti fuori come IDIOTI e MESCHINI, come potete vedere e leggere non avevamo torto e non abbiamo torto perchè siamo in ottime compagnia oggi in tutto il Mondo. Ma in Italia ancora si spera….!

Ecco le testuali parole di Munchau:
Ma ora la più grande zavorra che pesa sulla crescita dell’eurozona è l’Italia. La coalizione di Enrico Letta, il primo ministro Italiano, nel week end è di fatto collassata, col ritiro dei suoi Ministri da parte di Berlusconi. Quest’ultima crisi politica prolungherà la recessione, nella misura in cui l’incertezza terrà lontani gli investimenti.
Ma anche un nuovo governo non porterà a una soluzione.  L’Italia è bloccata in un mix di debito pubblico elevato e insostenibile e una produttività che non cresce. Sostanzialmente ha due opzioni – o diventa come la Germania, o lascia l’eurozona. E il paese non è capace di praticare l’una, né vuole praticare l’altra delle due alternative. In un articolo sul Corriere della sera i due economisti Alesina e Giavazzi hanno calcolato che bisognerebbe ridurre il cuneo fiscale – la differenza tra le imposte sul lavoro e il netto in busta paga – di qualcosa come 50 miliardi per arrivare al livello tedesco.
E semplicemente non esiste nessuna maggioranza politica che sostenga una scelta così radicale. Le priorità del centro-destra sono il taglio alle imposte sui consumi e sulla casa, mentre il PD di Letta è contrario ai tagli di spesa. Finché i tassi restano bassi, l’Italia non si trova di fronte a un immediato pericolo. Il paese potrà trascinarsi ancora un po’ finché un qualche tipo di shock, economico o politico, lo costringerà a prendere una decisione, in un senso o nell’altro.”
Se oggi ci sono arrivati in parte Alesina e Giavazzi vi assicuro che è alla portata di Tutti Voi, se non altro perchè siete in buona fede, loro NO, tentano di salvarsi il culo dopo anni di Terrorismo e Menzogne perpetrate ai vostri danni.
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Vittorio Boschelli
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