Thailandia radicata nel passato o proiettata nel futuro?

di Jacopo Cioni

Questo succede oggi in Thailandia? Leggete questi articoli per avere un’idea, LINK oppure a questo LINK

thai proteste

Mi permetto di commentare cosa succede in questo momento in terra di Thailandia perchè il tentativo di “aprirla” al mondo è su delle basi che ricordano molto l’invasione finanziaria oligarchica che è avvenuta nel resto del mondo.

La Thailandia ha un’organizzazione sociale molto diversa dalla nostra. Puntualizzo che la traduzione di Thailandia è LIBERO, e non lo faccio a caso. Il sistema di governo è una monarchia parlamentare. Il Re e il Parlamento nel corso del tempo hanno scelto un sistema di protezione dello Stato e quindi del Cittadino, molto diverso dal nostro.

In Thailandia non esiste una pensione di anzianità, non esiste un’assistenza medica pubblica o è davvero molto limitata. Gli ospedali pubblici sono deficitari rispetto a quelli privati, ma ogni città e cittadina ha il suo presidio. Già questo vi rende conto dell’enorme differenza rispetto ai paesi come l’Italia. Giusto, sbagliato, si aprirebbe un vasto mondo di discussione, non è questa la sede ne il mio scopo, ma vorrei sottolineare che a fronte di questa assenza di servizi il sistema fiscale è decisamente diverso. In Thailandia si ha una tassazione basata su principi diversi da quelkla che conosciamo, vi invito a leggere questo articolo per avere un’idea, LINK 1. Se ne deduce che non viene tassato il lavoro, ma la proprietà, soprattutto la proprietà che genera lavoro o introiti. Quindi chi lavora e possiede una casa dove abita, praticamente paga un livello bassissimo di tasse se non nullo e chi lavora ed ha delle proprietà che generano lavoro e profitto arriva a pagare un 12.5% di tasse che arrivano al 15-16% sommandole tutte. E’ evidente che il margine residuo di guadagno è decisamente alto; tanto alto da poter stipulare assicurazioni private per pensione e sanità. Quindi si evince che la protezione del Cittadino è lasciata ad un popolo che fa della sua maturità la differenza. Ultimamente si discute se rendere obbligatorie queste assicurazioni private togliendo libertà di scelta, ma rendendo più uniformi i Cittadini fra loro.

Non è però questo di cui volevo parlare, perchè la protezione in Thailandia si sviluppa su ben altri aspetti.

Una serie di norme rendono la Thailandia un paese “inconquistabile” dalla finanza speculativa delle multinazionali. Faccio alcuni esempi di queste norme.

La cittadinanza Thailandese è estremamente difficile da ottenere, si parla di 5 anni di lavoro sul territorio, fedina penale pulita, conoscenza della lingua thai, addirittura buon carattere, potete approfondire a questo LINK quante e quali sono le difficoltà per ottenerla.

In Thailandia esistono dei lavori “protetti” che possono essere svolti solo da Cittadini thailandesi, sono lavori definiti più umili (ho sempre odiato questo termine, il lavoro non è mai umile) dal muratore al giardiniere all’idraulico, ma anche chi lavora con i metalli preziosi o confeziona seta. Non solo, di fatto anche lavorare come dipendente è difficile per uno straniero, viene favorito dalle norme il Cittadino thailandese, potete approfondire su questo LINK.

In Thailandia nessun cittadino straniero può acquistare terra, abitazioni su terreno, fabbriche su terreno. Uno straniero può acquistare un appartamento a patto che sia al massimo il 49% dell’intero condominio.

Nessuna società straniera o privato straniero può possedere più del 49% di una società thailandese. Cioè la proprietà delle società, quindi delle fabbriche, delle banche, dei supermercati rimane sempre in mano a Cittadini Thai.

In Thailandia esistono dei dazi di importazione (arrivano fino al 300%) che si spalmano solo su beni importati considerati di lusso, cioè non necessari ad una vita normale. E’ fortemente tassato l’alcool, il tabacco, l’elettronica, le automobili, le moto, ecc. Ciò che è prodotto in Thailandia non subisce questi dazi o in misura ridotta. Come rimediano le aziende per vendere i loro prodotti ai 70 milioni di cittadini thailandesi? Semplice aprono la loro fabbrica in Thailandia dando lavoro ai Cittadini thai. Ne è un esempio la Ducati, moto molto apprezzata in Thai; ha aperto una sua fabbrica nella terra del sorriso dove assembla le moto e le può vendere senza dazi o comunque molto ridotti.

Queste sono un esempio, ne esistono altre, ma quelle citate sono sufficienti per capire dove voglio arrivare.

E adesso, perchè la Thailandia è in fermento? è presto detto.

Qualche anno fa è stato eletto un signore di nome Thaksin che ha cercato di rimuovere una serie di queste norme, prima fra tutte la possibilità agli stranieri di comprare terreni in Thai. Voleva aprire la Thailandia alla globalizzazione, ai capitali stranieri, alle società multinazionali. UN NUOVO FUTURO RADIOSO PER LA THAILANDIA. Thaksin fu accusato di appropriazione indebita di soldi pubblici, non so se vero o fu una scusa, ma su questa scia fu deposto e cacciato (un vero colpo di stato) costringendolo a ripiegare a Dubai. Il Re in prima persona, la magistratura e l’esercito si schierarono contro Thaksin. Le red shirt (sostenitori di Thaksin) protestarono per questo, scesero in piazza, fecero un gran baccano, incendiarono palazzi e fecero dei morti (ricordate? anche un fotografo italiano, Fabio Polenghi) ma erano poca gente in realtà e si seppe poi anche pagata per fare quello che facevano. Molti scesero in piazza per soldi. Da questi scontri e dall’uso distorto dei media si creò però una divisione pro e contro Thaksin, tanto che alle elezioni successive vinse la sorella di Thaksin. Ma chi è questo Thaksin? E’ un signore che ha molta presa sulle classi sociali più basse in Thailandia, contadini, operai, sfrutta quella idea di sinistra, di giustizia sociale e maggior ricchezza per tutti, giusta nell’onore ideale, ma usata per gabbare la gente. Non vi ricorda questo una sinistra italiana che in nome della povera gente ci ha traditi in ogni forma possibile e immaginabile? Uomo ricchissimo, Thaksin, tanto da pagare una marea di gente, persone che lo vededono come il salvatore, con idee politiche avanzate, un finto liberale ma reale liberista.

E veniamo ai giorni nostri; la sorella di Thaksin sta cercando di promuovere una legge di amnistia che permetterebbe a Thaksin di tornare in patria e in politica. Da qui nascono i tumulti odierni, il popolo, senza nessuna camicia o paga ha deciso che se torna Thaksin si rischia il futuro della Thailandia e già mal sopporta che sia sua sorella a capo del governo (sorella che mai aveva fatto politica e che è l’espressione delle decisioni di Thaksin). Thaksin è però un uomo immensamente ricco, e pagando la gente, i gruppi di opinione e altro è in grado di cambiare il corso delle cose in un intero paese, uno di quelli alla Berlusconi maniera o alla De Benedetti maniera che con il denaro influenzano le coscienze più deboli.

Perchè tutta questa filippica che probabilmente vi ha annoiato, per far capire che non esiste solo un modo per proteggere i Cittadini e non è detto che il nostro sia il migliore, anzi dato l’evidente fallimento direi che è fra i peggiori. Thaksin cerca di “cambiare” un paese in nome dell’apertura al mondo, in nome della globalizzazione in maniera da rendere più ricchi tutti i thailandesi, ma come sappiamo bene li renderà più schiavi e posso assicurarvi che è una condizione mal sopportata dal popolo Thai.

Rimuovere una serie di protezioni che hanno reso sino ad ora la Thailandia un paese non fatto di ricchi e ricchissimi, ma di gente normale che vive la propria vita, di aziende floride, anche di imprenditori con i soldi, ma soprattutto protetta, non chiusa dato che le aziende ci vanno in Thailandia e la Thailandia esporta e importa (più che prodotti aziende), significa sproteggerla da quelle stesse finanze multinazionali che non possono prendere il controllo attualmente, non possono infiltrarsi nel tessuto sociale.

Perchè, mi domando, questo popolo fiero e sempre sorridente deve dare via la propria Sovranità nazionale che come avrete capito è ben più forte della nostra? Perchè deve cedere la propria libertà personale agli stranieri invasori finanziari? Perchè questa è la necessità per un nuovo mondo; non possono più esistere paesi come la Thailandia, non possono perchè si contrappongano ad un nuovo ordine mondiale.

Forse il popolo non si rende nemmeno conto di cosa accadrebbe realmente, ma istintivamente lo rifiuta, non ne capisce l’utilità. Si ribella a queste “aperture” anche se non sospetta il baratro che potrebbero generare. Comprende che quelle norme aiutano la gente alla fin fine e non capisce perchè rimuoverle.

Credere che la Thailandia si un paese povero è un errore, nessuno muore di fame, anche l’indigente trova sempre un pasto in un tempio qualsiasi, cibo portato ogni giorno dai thailandesi e che i monaci usano per se stessi e per i poveri che lo richiedono. Vi posso assicurare che ad una famiglia media non manca nulla, le case costano il giusto, il cibo pure, l’abbigliamento uguale. Vuoi lo smatphone americano? bhe lo paghi quanto in Italia, cioè tantissimo per un thailandese, ma un cellulare normale prodotto in Thai, te lo tirano dietro da quanto costa poco. In Thailandia si vive a misura d’uomo, ancora oggi, nonostante i giovani siano conquistati anche in quella terra dall’inutilità dell’esteriorità e sono corrotti costantemente da video o suoni che li allontanano dall’interiorità.

I Cittadini l’hanno cacciato ed esiliato Thaksin, ma stupidamente hanno votato la sorella dato che non hanno fino in fondo capito che cosa sta succedendo, ingannati anche da media compiacenti e promesse di ricchezze “americane”. I mostri sovranazionali sono alle porte e faranno di tutto per entrare. Il Re ha ormai un’età tale da non avere più la forza per proteggere il suo popolo e il parlamento è a rischio. Il NWO non abbandona nessun paese e non ha fretta…. se non è riuscito con Thaksin ci riuscirà con altri… auguro al popolo Thai di resistere, ad oltranza, e far valere la propria incondizionata Sovranità, al fianco della sovranità del loro Re. Ogni cittadino Thai resista, ad oltranza, per non diventare come noi!

Jacopo Cioni

Jacopo

Thailandia radicata nel passato o proiettata nel futuro?
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3 pensieri su “Thailandia radicata nel passato o proiettata nel futuro?

  • 29 Novembre 2013 alle 14:40
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    “La Sovranità è del Cittadino. La Libertà è dell’uomo. La Democrazia è dei popoli.”

    …uno legge questo e si guarda attorno.

    In Thailandia (la terra degli uomini liberi) la Sovranita’ e’ del Sovrano, la Liberta’ e’ limitata, molto limitata, la Democrazia non esiste (mai esistita solo promessa dal 1932)…
    la colonizzazione dell’economia thai e’ iniziata all’epoca delle vicine nazioni coloniali e consolidata dalla Guerra in Vietnam e continua ai nostri giorni …
    se hanno votato la sorella di Taksin non e’ per stupidita’ (gli italiani che hanno votato Berlusconi possono essere tacciati di stupidita’ ?), il voto esprime un assieme di fattori complessi non profondamente diversi tra le due nazioni per quel che riguarda le motivazioni del voto ma molto diverse riguardo al contesto socio culturale (minore: liberta’, conoscenza, informazione …)
    … ma non voglio piu’ tediare nessuno.

    Ovviamente, non auguro ai thailandesi di diventare come gli italiani, anche perche’ e’ un auspicio tanto infausto quanto irreale e pretestuoso solo per il suo articolo.

    Ma esistono tante voci di thailandesi che lottano (nulla a che fare con le attuali proteste), a loro auguro di cuore di riuscire nel loro intento per la Liberta’ e la Democrazia.

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    • 29 Novembre 2013 alle 18:16
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      Bhe… hai voluto dire la tua, per dimostrare di conoscere la Thailandia, ok un moto interno presente in molte persone… però dovresti tornare in Italia…. perchè ho la sensazione che non hai chiaro ne cosa succede qua, ne cosa succede la. 🙂

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      • 1 Dicembre 2013 alle 23:57
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        Vorrei anche aggiungere che la Sovranità in un paese con monarchia parlamentare è dei cittadini che esprimono un voto, e per fortuna in Thai non si limitano ad esprimere un voto, ma si inalberano quando il governo e il parlamento non fanno il proprio dovere verso i Cittadini stessi. Non come in altri paesi. Il Re, persona molto amata dal popolo Thai, ha solo poteri rappresentativi e di garanzia, un po’ come dovrebbe (don scritto a caso) essere il Presidente della Repubblica da noi. Non dico che non esiste forti contraddizioni in Thai e anche grande corruzione, ma non la commento essendo italiano e pensando a quanta corruzione c’è anche da noi!

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