UNA RECITA TRAGICOMICA

di Gabriele Garzoli

onestàCredo che tutti gli esseri viventi che classifichiamo umani, prima di compiere sessant’anni, dovrebbero redigere il loro testamento spirituale. Sarebbe un modo simpatico per far conoscere agli amici, parenti e conoscenti cosa pensano e quali siano i loro sogni e le loro speranze riguardo alla società in cui vivono. L ‘onestà mentale è il punto di partenza per modificare al meglio i rapporti interumani . Alla tenera età di sessantanove anni mi considero un sopravvissuto e pertanto ogni volta che nella mia mente si affaccia un pensiero egoista lo combatto col gas nervino come gli amici di Obama “ Bin Laden “. Questo presidente che non ha il coraggio di dire la verità e si inventa tante bugie infantili per accontentare quella parte di americani che definisco “ i mafiosi del potere” , che usa la finanza mondiale per manipolare l’economia. E’ un piccolo negro che non si è ancora riscattato, uno schiavo che recita come un burattino per il padrone bianco. La lobby che lo ha fatto eleggere ha studiato a tavolino il loro rappresentante facendogli un lavaggio del cervello con il cloro per disattivargli tutti i neuroni. Recita come Hitler e Stalin una parte tragicomica. Chi promuove una guerra iniqua è solo un criminale responsabile della morte di tante vittime innocenti. Non si possono far morire bambini e giovani negando loro la possibilità di gestire il futuro della propria vita, è un delitto ingiustificabile per eccellenza. Già ma in una società in cui ancor oggi esiste la pena di morte possiamo parlare di civiltà ? Gli stessi che criticano il comportamento degli islamici integralisti che applicano le leggi del corano, oggi in Siria si sono alleati !!! Sedia elettrica e decapitazione vanno a braccetto. Questa è una società schizoide di persone non cresciute a cui non hanno insegnato cosa sia il perdono e cosa significhi amare pertanto restiamo figli della paura e del compromesso.

Tre mesi fa alla tenera età di diciannove anni è morto Aldo, il sindaco dei cani di Verbania, un bastardino che ho malvolentieri adottato dopo aver visto le condizioni in cui versava il canile del capoluogo di provincia.

E’ stata la mia fortuna perché mi ha insegnato cos’è la riconoscenza e la condivisione del quotidiano. Ho imparato da un animale una lezione di vita che questa società non è stata in grado di offrirmi. Grazie a questa esperienza si è aperto il terzo occhio ed oggi sono in grado di poter operare scelte che alla gente comune possono sembrare assurde. Se mi chiedessero di adottare un altro animale rifiuterei la proposta perché oggi preferirei adottare non un bambino, sono troppo avanti con gli anni, ma un carcerato. Sì, credo di essere pronto a gestire un rapporto considerato limite, ma in effetti lo diventa per le condizioni paradossali che la nostra società stabilisce con chi ha trasgredito. Chi non sa perdonare rimane schiavo del risentimento. E’ un carcerato a vita, un ergastolano. Di stupidaggini se ne dicono tante, ma quelle che riguardano il sistema di riabilitazione del colpevole sono le peggiori.

Oggi sono pronto a sfidare le istituzioni. Datemi la possibilità di frequentare il “ peggior delinquente “ e tra un anno ne riparliamo. Di delinquenti a piede libero è pieno il mondo e continuano a creare disagi INDISTURBATI. Già sono protetti dalle caste che non intendono essere DISTURBATE dai delinquenti comuni.

Gabriele Garzoli

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