Oggi, lunedì 13 gennaio, il Giappone è stato colpito da un forte terremoto che ha sorpreso la popolazione e sollevato preoccupazioni per possibili tsunami. Con una magnitudo di 6.9, il sisma ha scosso le isole meridionali e ha generato un avviso di onde anomale che potrebbero raggiungere un metro di altezza. Le autorità giapponesi hanno subito attivato piani di emergenza per affrontare la situazione in corso e garantire la sicurezza dei cittadini.
Dettagli del terremoto
La scossa principale è stata registrata alle ore 21:19 ora locale, corrispondenti alle 13:19 in Italia. L’epicentro è stato localizzato a otto chilometri a est della città di Miyazaki, su Kyushu, la terza isola più grande del Giappone. Secondo l’Agenzia Meteorologica Giapponese, il terremoto si è manifestato in mare, a una profondità di circa 30 chilometri. Tuttavia, notizie dall’INGV indicano un’ipocentro di circa 18 km di profondità , con una magnitudo leggermente inferiore, fissata a 6.8. Le prime informazioni segnalano che non ci sono state vittime o danni materiali di rilievo.
Allerta tsunami e aree colpite
A seguito del terremoto, è scattato un allerta tsunami per diverse prefetture. Sono state incluse le aree di Kochi e Miyazaki, nonché le isole di Shikoku, Amami e varie regioni dell’isola di Honshu. Il monitoraggio delle onde ha previsto fenomeni di altezza fino a un metro, in particolare lungo le coste già vulnerabili della zona sud-orientale del Giappone. Le autorità locali hanno esortato la popolazione a seguire le direttive di evacuazione e prendere precauzioni per evitare situazioni di pericolo.
Le ripercussioni del sisma si sono fatte sentire anche con repliche significative. Tra queste, le più forti si sono registrate con magnitudo 4.1 e 3.9, rispettivamente alle 13:35 e 13:42 ora locale. Questi eventi sismici secondari hanno contribuito a un clima di ansia tra la popolazione, che si ricorda di incidenti passati legati a attività sismica nel paese.
Intensità del terremoto e reazioni locali
L’intensità del terremoto, misurata sulla scala sismica giapponese, ha toccato quota 5, un valore che indica forti tremori e un potenziale rischio per la sicurezza nelle aree più vicine all’epicentro. Le città maggiormente colpite, come Miyazaki, Takaharu e Shintomi, hanno registrato tremori di livello 5, mettendo a dura prova la capacità di risposta delle autorità locali e dei servizi di emergenza.
In aggiunta, la città di Kurume, situata nella prefettura di Fukuoka, ha sperimentato tremori di livello 4. Le immagini e i video condivisi sui social media mostrano i cittadini che evacuano gli edifici e cercano rifugio in luoghi sicuri. Il coordinamento tra autorità locali e nazionali è fondamentale per garantire un tempestivo supporto alle popolazioni colpite e per effettuare un monitoraggio costante della situazione.
Le prossime ore saranno cruciali per comprendere le reali conseguenze di questo forte evento sismico e la possibilità di misure preventive relative all’allerta tsunami emessa. I residenti e i visitatori del Giappone sono invitati a rimanere informati e a seguire le istruzioni delle autorità competenti per la propria sicurezza.