Antropos Eliaco
di Gabriele Garzoli
Caro Gesù Cristo,
come te, anch’io sono figlio di Dio e guarda caso è un padre sordo ai richiami d’aiuto, a differenza tua non mi faccio mettere in croce per scoprirlo e passare alla storia come salvatore di tutti i peccatori.. La gente deve percorrere la propria strada con la consapevolezza che è un peccato non peccare. Ci si può pentire all’ultimo momento e il perdono è assicurato. C’è chi da tempo l’ha capito e non accetta che la giustizia umana sia diversa. Di fatto questa si sviluppa attraverso un processo che chiamerò: bugia ovvero la proiezione distorta della verità.
La verità è rigida, mentre la bugia è elastica, è il frutto della creatività. Chiunque venda i sogni come realtà futuribili è un gran bastardo e l’uomo meno saggio di questa terra. Non esiste passato e futuro ma solo il presente e pertanto il nostro concetto di tempo è l’invenzione di qualche mentecatto che a tutti i costi doveva manipolare il niente. Ieri e domani sono solo riferimenti del nulla. Il politico che usa il futuro e il passato è da eliminare. La gente ha problemi reali oggi e pertanto è perfettamente inutile promettere ciò che non sei sicuro di poter mantenere. Spero, prometto e giuro vogliono l’infinito futuro, è un regalo simpatico ma subdolo. Solo il silenzio è il modo corretto di comunicare. Paga poco in termini pubblicitari, ma è l’unica strada che può condurti alla realizzazione di un vero cambiamento.
Gesù Cristo voleva fare il rivoluzionario, ma a differenza del più grande maestro di vita Budda si è inventato un Dio della mutua. Pubblicizzarlo attraverso il Vecchio testamento è stato l’errore più marchiano del cristianesimo. Le religioni sono frutto delle fantasie umane sufficientemente infantili. Solo la capacità di penetrare il mistero della vita ed il rapporto uomo-universo crea un tutt’uno con Dio. Credere in qualcosa di distaccato è un modo per giustificare i propri limiti. L’antropos eliaco non ha limiti perché sa di essere un tutt’uno con Dio. Chi si manca di rispetto è solo un uomo.
Gabriele Garzoli
