Perché un nuovo quotidiano on line?

Sinceramente mi verrebbe da rispondere tanto per perdere altro tempo, sprecare energie e alla fine essere frustrati di un fallimento. Questa sarebbe la risposta più realista, ma dato che l’entusiasmo non deve mancare diciamo che è una verifica. Una ennesima verifica se la gente è disposta ad aprire gli occhi e leggere qualcosa di diverso dai soliti articoli preconfezionati, adattati e servilmente pubblicati sui quotidiani cartacei e nelle televisioni di regime. Una verifica di quanto la gente sia disposta ad impegnarsi per il proprio futuro, non solo leggendo, ma dando prova di interesse, idee e impegno.

 ilsovranista.it è il quotidiano di chi lo scrive e per la prima volta chiunque potrà pubblicare un proprio articolo, essere il giornalista in prima persona. Daremo a tutti la possibilità di pubblicare, ovviamente all’interno di un minimo di regolamento dettato più dalla buona educazione che da parametri di censura. Nessuno pretende Ungaretti, anzi, la voce del Cittadino non è sempre proba di raffinatezza linguistica, ma è sincera e la sincerità, la verità vengono prima di vocaboli raffinati.

 ilsovranista.it già nel nome indica la sua linea editoriale che non si rifà a concetti liberisti o liberali, comunisti o fascisti, democristiani o leghisti, si identifica nella Sovranità, in questa parola pochissimo usata dato il suo ben preciso significato intrinseco. Si sentono sovente parole pronunciate con enfasi, politici e giornalisti si riempiono la bocca di democrazia o libertà, equità sociale o giustizia, parole che hanno ormai perso il loro significato originale in quanto vilipese e distorte sino a diventare vocaboli insignificanti. Perchè? Perchè alle parole non seguono i fatti e quindi le stesse parole perdono di significato. L’unico modo che queste parole hanno per tornare ad un significato compiuto è essere associate alla parola Sovranità.

 ilsovranista.it riconosce la Sovranità dei Cittadini come unico potere superiore a qualsiasi altro e su questa linea discute, pubblica, intervista.

 Vi invito a trasformare le proteste in idee e le idee in voce.

 Jacopo Cioni