BIRMANIA. Contrabbandieri cinesi abbattono alberi e vengono condannati all’ergastolo
di C. Alessandro Mauceri
Un tribunale della Birmania ha condannato all’ergastolo 153 cittadini cinesi accusati di aver disboscato illegalmente aree del nord della Birmania. Ad altre due persone sono stati inflitti dieci anni di reclusione. A riportarlo è il sito di informazione Irrawaddy.
La vicenda potrebbe rendere ancora più difficili i rapporti diplomatici tra Cina e Birmania. I condannati erano stati arrestati lo scorso gennaio nello stato settentrionale Kachin, vicino al confine con la Cina.
Secondo i media ufficiali della Birmania sono state sequestrate centinaia di veicoli utilizzati per il disboscamento sistematico e ben 1.600 tronchi. Secondo il ministero dell’ambiente, dallo scorso gennaio ad oggi sono state sequestrate ai contrabbandieri non meno di 10mila tonnellate di legname.
Il problema del disboscamento illegale e dello sfruttamento delle risorse nazionali da parte del governo cinese è costante fonte di scontri tra i due paesi. Dopo anni di alleanza e di rapporti bilaterali ordinari, le relazioni con il governo di Pechino sono diventate più rigide. Specie dopo la sospensione del progetto che prevede la costruzione di un’enorme diga nel nord della Birmania.
C. Alessandro Mauceri