Cambiare sesso è lecito, riempire lo stomaco no!

 

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La Gazzetta del Mezzogiorno

mi viene spontanea una riflessione. Che cosa è una Priorità? Meglio ancora, che cosa è una priorità sociale? Meglio ancora, che cosa è una priorità sociale in un momento di crisi?

Quando uno Stato gode di una economia florida e rigogliosa posso capire che estenda i suoi servizi anche a comparti di minoritaria importanza, è un modo per rendere più felici i propri Cittadini, un surplus di benessere e una occasione per crescere, anche nelle differenze.

Quando uno Stato è invece in una condizione di profonda crisi, dove reperire per il Cittadino i fondi necessari ai servizi primari è già molto difficoltoso (diverso è per le banche, in quel caso i fondi si trovano sempre) lo stesso dovrebbe discriminare il primario dal secondario.

La scelta della Puglia ha un senso? Da un punto di vista morale si, non credo che si dovrebbe sindacare su scelte personali, ne tanto meno giudicare. Da un punto di vista sociale la cosa è diversa, si deve sindacare e giudicare l’operato!

Quindi, escludendo le facili battute e soprattutto escludendo le ancora più facili nomenclature, fascista, omofobo, ecc. vi sembra normale spendere 170.000 euro per allestire un day hospital che si dedichi a chi decide di sottoporsi ad un percorso di cambio di sesso?

Personalmente lo ritengo pura demagogia, spreco, non lungimirante, destabilizzante, insomma volevo evitare, ma la parola corretta è : stupido.

La Puglia nella persona del suo Governatore dovrebbe sapere che ci sono persone che hanno difficoltà ad procurarsi del cibo; non sarebbe stato più logico impiegare questi soldi, che evidentemente avanzano alla ricca Puglia, per potenziare delle mense sociali o distribuzioni di vestiti o ancora aiutare persone in difficoltà medica.

Non vorrei pensar male, ma come disse un noto assolto per mafia, a volte ci si azzecca. Non è che in questa maniera si raccattano certi tipi di consenso? Non è che in questo modo si crea una struttura in cui si necessita di un medico, di uno psicologo, di un infermiere, di acquisti a case farmaceutiche o di apparecchi medicali? Non è che in questo modo si innesca una spesa che poi dovrà essere sostenuta da altri costi? Non è che in questo modo si apre la strada ad una branca medica convenzionata che niente ha a vedere con la medicina necessaria, almeno in tempi di crisi?

Ogni giorno assistiamo a spese, leggi, decreti legge, sconti, amnistie, indulti e chi più ne ha più ne metta che dissanguano i Cittadini e salvaguardano minoranze o maggioranze specie se finanziarie. Si scontano i soldi da restituire rubati dai politici corrotti, alle aziende del gioco d’azzardo, ai grandi evasori debenedettiani e si massacra ogni giorno il Cittadino cioè la società tutta nella sua interezza e unione.

Mi viene gli urti di vomito a scrivere queste quattro parole in subitaliano talmente sono disgustato.

Jacopo Cioni

Jacopo

Cambiare sesso è lecito, riempire lo stomaco no!
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