GRECIA. Tsipras da Putin, “un nuovo rapporto tra i due popoli”

di C. Alessandro Mauceri

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Russian President Vladimir Putin Meets Greek PM Alexis Tsipras In Moscow's KremlinContinuano i colloqui tra il premier russo Vladimir Putin e il capo di governo greco Alexis Tsipras al Forum economico di San Pietroburgo, in Russia.
Oggetto dell’incontro l’attuazione dell’intesa sul Turkish Stream, il gasdotto che dovrebbe portare il gas russo in Europa attraversando la Turchia e la Grecia, ma anche le relazioni commerciali ed economiche bilaterali e dell’attuazione di numerosi progetti congiunti infrastrutturali tra i due paesi.
Solo poche ore fa il ministro dell’energia greco, Panagiotis Lafazanis, ha confermato di aver firmato con il collega russo, Alexander Novak, un protocollo d’intenti per la costruzione in Grecia del gasdotto: un accordo prevede la creazione di un consorzio in cui entrambi i paesi avranno parti uguali e che si incaricherà della costruzione del gasdotto tra il 2016 e il 2019, grazie ai finanziamenti messi a disposizione da banche russe. “La Grecia è interessata ad attrarre investimenti per la costruzione della parte greca del gasdotto dal confine con la Turchia” ha affermato Tsipras.
In vista dell’incontro del Consiglio d’Europa di lunedì prossimo, che avrà all’ordine del giorno proprio la “questione Grecia”, Tsipras, un’intervista al quotidiano austriaco Kurier, ha dichiarato che “l’uscita della Grecia dall’euro sarebbe l’inizio della fine della moneta comune”. Posizione sostenuta dal presidente russo, il quale ha ribadito che la Grecia “non ha chiesto alcun aiuto”, ma per contro che, durante l’incontro, si è “parlato di possibilità di collaborazione in diversi settori dell’economia, compresa l’energia”.
Dopo l’incontro con Tsipras, il presidente russo Putin ha tenuto a sottolineare i legami e le “radici spirituali comuni di Grecia e Russia” che sono accomunate nella fede ortodossa. Altrettanto ha fatto Tsipras che ha parlato di “un nuovo rapporto tra i due popoli”.
Un rapporto che tuttavia appare essere prima di tutto economico: nonostante il ministero delle finanze russo abbia specificato che Atene non ha chiesto alcun aiuto finanziario al Cremlino, un giornale russo, Kommersant, ha riferito, citando una fonte governativa anonima, che la Russia sarebbe “pronta a considerare uno sconto sul prezzo del gas venduto ai greci”. Altre fonti hanno parlato addirittura della possibilità di un prestito che banche russe sarebbero pronte ad offrire alla Grecia, in cambio di non meglio specificati “asset” nella repubblica ellenica.
Le conseguenze geopolitiche che potrebbero derivare dall’incontro e dagli accordi sottoscritti tra Atene e Mosca in questi giorni appaiono particolarmente importanti in vista della riunione del Consiglio d’Europa: entrambi i paesi stanno attraversando un periodo di crisi economica e i rapporti con le organizzazioni internazionali sono per entrambi difficili e cruciali. Proprio ieri l’Ue ha confermato la proroga dell’embargo dei prodotti da e per la Russia per altri sei mesi. Sanzioni contro la Russia che il premier greco ha definito un “circolo vizioso”. Allo stesso modo, Putin ha affermato che la Russia non intende usare la Grecia come Cavallo di Troia per interferire negli affari interni dell’Unione europea, ma contemporaneamente per bocca del suo portavoce, Dmitri Peksov, ha anticipato che l’eventuale rimozione dell’embargo alimentare a favore della Grecia “sarà sollevata nei colloqui, in un modo o nell’altro”.
La stipula di questi accordi tra Russia e Grecia finirebbe inevitabilmente per spostare ad est il baricentro geopolitico dell’Europa, una situazione che preoccupa non poco l’Unione Europea e molti paesi della Nato. Non a caso Gunther Krichbaum membro della Cdu tedesca si è affrettato a lanciare un monito a Tsipras: “Chiunque voglia continuare a ricevere gli aiuti dell’Unione deve bussare alle porte di Bruxelles, non a quelle di Mosca”. Una posizione ribadita anche dal presidente della commissione Esteri del parlamento europeo, Elmar Brok, anche lui tedesco, che, in un’interista a Die Welt, ha definito la visita di Tsipras alla Russia “un gesto di minaccia”.

C. Alessandro Mauceri

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