C.Alessandro Mauceri

dazebaonews

Hawaii senzatettoQuando si parla di parla delle Hawaii vengono in mente spiagge incontaminate, tramonti mozzafiato, colline coperte da foreste rigogliose e surfisti felici di essere nel loro paradiso in terra. Per questo motivo, per decenni, il 50esimo stato americano è stato meta indiscussa di milioni di turisti.

La realtà, però, è molto diversa. Oggi le isole dell’arcipelago sono lo stato americano con il maggior numero di senzatetto per abitanti (uno su 200). Negli ultimi dodici mesi il numero delle persone senza fissa dimora è aumentato del 23 per cento (quello delle famiglie è praticamente raddoppiato). Una situazione che ha costretto il governatore David Ige a organizzare sistemazioni provvisorie per i senzatetto. Per questo, pochi giorni fa, le Hawaii hanno dichiarato lo stato di emergenza.
Uno stato di crisi non molto diverso da quello che si sta manifestando in altre città americane. A cominciare da Los Angeles: nella metropoli californiana la popolazione dei senza fissa dimora è cresciuta del 12 per cento negli ultimi due anni. Situazione analoga a Portland dove, negli ultimi mesi, il numero dei senzatetto è aumentato del 14 per cento.
Una situazione di crisi che la dice lunga sullo stato dell’economia in America. Problemi sociali che sta diventando uno strumento adoperato dalle amministrazioni locali per reperire fondi. Secondo alcuni esperti, come riferito dal Guardian l’aumento delle dichiarazioni di stato di emergenza sempre più spesso viene utilizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica e per ottenere finanziamenti dalle amministrazioni centrali (qualcosa di analogo sta avvenendo nell’Unione europea: l’apertura delle frontiere ai migranti provenienti da Asia e Africa consentirà a molti paesi europei di non rispettare i limiti di spesa previsti dall’Unione, come già approvato dalla Commissione nei giorni scorsi, e di ricevere aiuti straordinari).
Lo dimostra il fatto che, proprio grazie a questo stato di crisi il governo ha potuto desinare alcuni milioni di dollari a iniziative come il programma Housing First, che prevede di alloggiare molti senzatetto e molte famiglie in abitazioni costruite assemblando container marittimi. Interventi che, però, non sono stati sufficienti ad arginare il problema.
Resta comunque elevato il numero di persone costrette a vivere in povertà in quelle che molti media internazionali presentano come alcune tra le mete turistiche più ambite.

C.Alessandro Mauceri

CAlessandro Mauceri

Hawaii : un paradiso per pochi, un inferno per molti

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