Microonde e wireless

di Sergio Tracchi

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Wirelles smartphone-e-cervelloLa tecnologia wireless è una minaccia invisibile per la salute?

La comunità scientifica è preoccupata per l’impatto dannoso dei telefoni cellulari, sempre più persone dichiarano che il Wi-Fi fa ammalare.

John Tickell, medico australiano, dice che la radiazione dei telefoni cellulari è la via che conduce al cancro cerebrale. L’elettro-ipersensibilità si produce quando le persone iniziano a reagire, quando cioè il corpo reagisce ai campi elettromagnetici.

In generale, i campi elettromagnetici ai quali reagiamo provengono dalle connessioni wireless, come le reti Wi-Fi, telefoni cordless, telefoni cellulari, ripetitori… strumenti che emettono segnali che il nostro corpo non ha mai sperimentato prima.

Con l’arrivo del telefono cellulare, negli anni’80, sorse anche la necessità di costruire una rete di antenne. Da allora le imprese di telecomunicazioni hanno eretto milioni di torri di telefonia in tutto il mondo – però risulta incredibile che prima di “avvolgerci” con frequenze e microonde non realizzarono nessun tipo di ricerca scientifica per assicurarsi che non causassero danni alla salute (a lunga scadenza). Praticamente, è stata creata una rete senza nemmeno accertarsi che fosse sicura per la salute dell’uomo!

Con tanti telefoni, oggi diventati smartphone, antenne ovunque, un movimento di miliardi di dollari, uno spererebbe che già esista un organo governativo, un piano regolatore che tenga sotto controllo l’industria di telecomunicazioni, stabilendo quindi regole che tutelino le persone, qualcosa, insomma, che assicuri che tutte queste onde a cui siamo esposti tutti i giorni siano sicure.

Ma le cose purtroppo sono ben diverse. Quello che abbiamo è l’ICNIRP (Commissione Internazionale per la Protezione contro le Radiazioni Non Ionizzanti).

Dall’Università degli studi di Bristol, il professor Denis Henshaw afferma «l’ICNIRP è totalmente irrilevante. Per esempio, se uno vuole assicurarsi che nessuno superi i limiti di velocità davanti a una scuola, stabilisce il limite a 1.000 Km/h, e allora tutti accetteranno questo limite di velocità».

Le direttive dell’ICNIRP non hanno niente a che fare con gli effetti pregiudizievoli per la salute a lungo termine dopo l’esposizione alla tecnologia wireless.

Quasi tutti i paesi stabiliscono i limiti di esposizione al pubblico in base alle direttive dell’ICNIRP.

Lo smartphone funziona inviando e ricevendo microonde, in comunicazione con la stazione base. Per questo motivo avere un telefono appoggiato alla testa significa avere il cervello esposto a queste onde.

Il cervello, quindi, come reagisce a queste onde?

Un recente studio USA dimostra che il cervello, a seguito di un’esposizione prolungata alle onde, subisce danni significativi. In particolare, per mezzo di un esperimento, la Dott.ssa Volkow è in grado di dimostrare che il cervello umano reagisce metabolicamente alla presenza delle microonde che arrivano dal cellulare, anche quando questo è in silenzio…

Si sono realizzati innumerevoli studi dei possibili effetti che hanno gli smartphone e le reti wireless sulla salute; quelli più convincenti sono stati intrapresi da Lennart Hardell, docente di oncologia ed epidemiologia, che ha comparato il proprio lavoro con quello di altri ricercatori in tutto il mondo.

Dall’inizio degli anni ’90, hanno studiato le abitudini telefoniche di più di 2.000 persone di tutto il mondo che soffrivano di tumori cerebrali, come l’astrocitoma e il neuroma acustico, i quali erano maggiormente relazionati con l’uso dei telefoni cellulari.

Le loro scoperte sono sconcertanti.

Hanno concluso che l’uso del telefono cellulare aumenta il rischio di tumore cerebrale.

Andrew Goldsworthy, che ha lavorato presso il Dipartimento di Biologia dell’Università Imperial College, afferma che i danni al sistema endocrino sono innumerevoli, con conseguente obesità e disordini collegati (stanchezza cronica, autismo, aumento di allergie e sensibilità chimiche multiple, demenza precoce, danno al DNA, perdita di fertilità e cancro). Si consulti, a tal proposito la seguente pagina: http://elettrosmogsicilia.org/temi/salute/164-gli-effetti-biologici-di-campi-elettromagnetici-problemi-e-soluzioni-dr-a-goldsworthy

Allora, cosa stanno facendo le grosse industrie di telecomunicazioni per proteggere le persone da un possibile tumore cerebrale?

Dando uno sguardo ai loro manuali di sicurezza, pare proprio nulla; sembra non siano assolutamente preoccupati.

Pressoché tutti i manuali dell’utente, espongono le classiche istruzioni sulla distanza che deve esistere tra il telefono e il corpo, ma la maggior parte dei cellulari non sono adatti a essere usati a distanza.

Non so dire dove saremo tra 15 anni, però mi sento di dire che non passeranno molti anni che riconosceremo il costo reale degli effetti nocivi per la salute: la società dovrà pagare, e solo allora potremo risvegliarci, vedere le cause e renderci conto che bisognava fare qualcosa al riguardo. Forse, qualcosa al riguardo la si farà… appunto, quando sarà troppo tardi!

Intanto in questi giorni la tecnologia 4G entra prepotentemente sul mercato e ormai imperversa in tutto il mondo. Quindi il limite massimo di radiazione dovrà essere incrementato. Ormai il Wi-Fi è ovunque, scuole, case uffici… bombardandoci dappertutto.

Ci sarà un cambiamento?

Non proverrà certo dalle multinazionali che ci sottomettono quotidianamente.

Dovremo promuoverlo noi.

Ma in che modo?

Sergio Tracchi

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