Scelta Cinica annientata e Monti va al Bilderberg

di Augusto Grandi

 
CliniScelta Cinica azzerata, ma il ministro non si dimette. D’altronde il cinismo del “partito dei ricchi” si vede anche in queste piccole cose. Piccole, come è piccolo (microscopico) il consenso ottenuto dal partito di Bilderberg, il partito dei sedicenti ottimati ma, banalmente, solo dei plutocrati. Non li hanno capiti, questi stupidi italiani. Non hanno capito quanto fosse bello ed entusiasmante un futuro di povertà generale. Di sfruttamento da Terzo Mondo affinché loro, i padroni dell’economia italiana ma servi di quella mondiale, potessero arricchirsi un po’ di più. La Kamchatka evocata da Crozza, evidentemente, non era sufficiente come proprietà personale. E mentre gli italiani ignoravano Scelta europea alle elezioni (composta non solo dai montiani sopravvissuti, ma anche dagli eredi dei finiani, dai Tabacci di turno, dai prosecutori della fallimentare esperienza del plurilaureato Giannino), in galera finiva il loro ex ministro Clini. Tanto per chiarire che il malcostume non è un fenomeno riservato ai politici dei partiti tradizionali. Poi, per carità, si scoprirà che l’inchiesta è tutta sbagliata e tutta da rifare e che il povero ex ministro era un’anima pia. Però, per il momento, si conferma che anche nella cooperazione internazionale si mangia in abbondanza. E se non mangiano i poveri cristi che dovrebbero venire aiutati, almeno si abbuffano i ricchi benefattori. Mica solo nella vicenda Clini, a prescindere dalla provenienza dei soldi depositati in Svizzera, mica in Bangladesh. E’ l’idea di base che lascia perlpessi: Slow Food promuove la creazione di orti familiari in Africa. Bene, bravi, bis. Quanto costa realizzarlo? Duecentocinquanta euro, assicura Slow Food. Un po’ caro, ma ci può stare. Quanto chiede Slow Food per il progetto? 900 euro per orto. Dunque poco più di un quarto della somma serve per l’orto, il resto è destinato alla rete Slow Food, al “diritto al viaggio”, al materiale didattico e alla comunicazione, con ben 200 euro destinati al “coordinamento generale del progetto”. Ciò significa che tra coordinamento da parte di Slow Food e rete di Slow Food se ne vanno 400 euro a fronte dei 250 per l’orto. Tutto lecito, per carità. Ma è proprio l’idea di base che dimostra come, costoro, abbiano una concezione molto particolare del mondo. E che, nonostante tutte le belle parole solidali, siano perfettamente in sintonia con quel Monti che, annientato in Italia, va ora a rapporto dai suoi amichetti del Bilderberg. Per le nuove strategie destinate a rintuzzare i populisti, gli euroscettici, le alleanze internazionali scomode. E riportare all’ovile non solo i governi, che dall’ovile non si son mai mossi, ma pure i governati.
Augusto Grandi
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