Vivere (il Cancro) come fossi un calabrone!

di Simona De Robertis

calabrone

Non riesco più a riflettere separando ambiente, corpo, mente, anima, spirito. Sono diventata qualcosa di diverso e più ampio e ancora fatico a comprenderlo. Perché è tanta la semplicità da risultare addirittura troppo complessa. Il mio cervello non mi sta dietro.

Siamo abituati a pensarci “a compartimenti stagni”. La mente si setta verso un’analisi della realtà che frammenta, sminuzza e pone tutto sotto ad un grande microscopio. Peccato, però, che “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”.

Si potrebbe pensare, come molti affermano e probabilmente pensano “sotto ai baffi”, che la mia “benattia” mi stia portando a riflessioni consolatorie. Me lo sono chiesta spesso anch’io. Sono una che difficilmente si racconta balle.

Oggi penso, invece, che il cancro abbia ulteriormente sviluppato la mia forza interiore e mi abbia donato la stessa natura del calabrone.

Ho vissuto il terzo intervento con una leggerezza incredibile. Pareva stessi andando in gita. Sono uscita dalla sala operatoria e mi sono messa subito in piedi, a camminare per la stanza. Ho sentito che l’organismo aveva bisogno di muoversi e l’ho fatto. Immediatamente. Poi ho raggiunto l’hotel e sono andata a cena. Ho mangiato con gusto e, la sera, mi sono riposata sufficientemente bene, tenuto conto delle fasciature strette e dei punti freschi freschi.

La mattina seguente, dopo la medicazione, ho affrontato un viaggio di 7 ore. Poi sono rientrata a casa, ho cenato e dormito come un ghiro.

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Non so se sono completamente matta. La reazione delle persone a cui racconto i giorni trascorsi e le mie modalità, un po’ me lo fa anche pensare a dire il vero. Ma so che vivo bene così. Che la paura proprio non m’interessa e che, come mi ha detto una persona nel Counseling di questa mattina: “Non voglio sentirmi morta mentre sono ancora viva”.

Siamo tutti calabroni!

di Simona De Robertis

simona de robertis

Siamo tutti calabroni!
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