Sotto un cielo sempre più geometrico e finto
Sotto un cielo sempre più geometrico e finto
Respiro filtrando il meglio per me
Assumo migliori posture per non stancarmi
Sfreccia l’aria e corro poco
Sconfitto il senso di colpa e di impotenza
Felice e serena sapendo…
Mi nutro dell’limpercettibile
e trasformo il putrido veleno in oro
Vinta è la bestia
Vivrò per sempre…
Rinata è la fanciulla nel corpo di donna
Somiglia a una conchiglia con dentro un segreto
Chi lo scopre l’avrà nel cuore
Lei alla mente lo porta
Ed è la prima volta
In fin di vita ringrazia stupìta
Quanta strada dal percepire al realizzare…
E dall’alto così guardò
Quel giorno che era morta.
Cit. di sconosciuto da un muro alla stazione di Bologna
“oggi ho vinto su me stesso, sono morto”
Morena Pantalone