CON CRISTO, PER CRISTO E IN CRISTO… 

di Marco Scarpa

Comcosta

C’era una volta un comandante di nave che amava navigare vicino agli scogli e pertanto godeva nell’ andare in cerca di guai.

Non poteva farlo, perché le regole c’erano e c’era anche chi doveva farle rispettare, ma di fatto lo faceva ad ogni viaggio per il semplice fatto che a lui piaceva essere un cattivo comandante e che chi doveva fare rispettare le regole, invece, le lasciava infrangere.

Così un bel giorno strinse la virata di un altro paio di metri in più, la nave strusciò la sua pancia sullo scoglio più alto e se ne andò a picco con tutto il suo contenuto di arredamenti, impianti, carburante, scorte alimentari e anche di persone (particolare per lui secondario).

Una bella storia, ricca di insegnamenti.

Oggi nella Capitale d’Italia ha tirato le cuoia un boss della malavita organizzata che amava infrangere le regole in tutti i campi e pertanto godeva nell’ andare in cerca di guai.

A parte la coreografia dei suoi funerali con cocchio dorato, cavalli neri, pioggia di petali rosa, banda e Rolls-Royce, i suoi amici hanno appiccato sulla facciata della chiesa il suo ritratto vestito da Papa dominante il Colosseo e San Pietro con una bella scritta inneggiante ai successi di conquistatore di Roma e di futuro conquistatore del Paradiso.

Non potevano farlo, perché le regole c’erano e c’era anche chi doveva farle rispettare, ma di fatto l’hanno fatto per il semplice fatto che chi doveva far rispettare le regole le ha lasciate infrangere.

Non sorprende l’ atteggiamento delle autorità municipali, nelle quali ormai non è riposta più alcuna fiducia.

Sorprende l’ atteggiamento delle autorità ecclesiastiche.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo – come viene recitato ad ogni Messa – significa essere dalla Sua parte.

Da quella di Cristo, non da quella dei boss della malavita.

Perché viene spontaneo chiedersi: a noi che paghiamo le tasse, che non alimentiamo riciclaggio, droga e prostituzione, che educhiamo i nostri figli alla legalità e che rispettiamo gli altri, i parroci permettono che il nostro ritratto vestito da Papa venga affisso sulla facciata della chiesa il giorno dei nostri funerali ?

Credo proprio di no.

Probabilmente si offenderebbe anche il Papa.

Senza dubbio ciò darebbe fastidio ai parrocchiani, come succede quando un povero disgraziato, piantato dalla moglie e risposato, vorrebbe fare la Comunione.

Ma anche a noi dà fastidio che un boss della malavita organizzata venga celebrato come il futuro conquistatore del paradiso.

Dà molto fastidio.

Perché, andando avanti a lasciar fare, potrà capitare che la virata si stringa di un altro paio di metri in più….

Gesù davanti al tempio fece man bassa degli idoli e delle bancarelle del mercato.

Narrano i Vangeli che sia stata l’ unica volta che si sia veramente arrabbiato (per fare una cosa del genere probabilmente era proprio incazzato)….

…E se si è arrabbiato Lui…

Marco Scarpa

Marco Scarpa

CON CRISTO, PER CRISTO E IN CRISTO

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