GIAPPONE. Fukushima, ancora perdite

di C.Alessandro Mauceri

Notizie Geopolitiche

image62A seguito dei danni causati dallo tsunami del 2011 all’impianto che era, e che continua ad essere, gestito dalla Tokyo electric power (Tepco), sembrava che sull’incidente si potesse scrivere la parola “fine”.
Nel 2013, nonostante gli interventi di messa in sicurezza degli impianti, si erano verificate perdite di acque contaminate (430 litri ognuno dei quali contenente circa 200.000 becquerel di sostanze radioattive, ben al di sopra del limite tollerato legalmente che è di 30 bequerel per litro).Nei giorni scorsi la Tepco ha comunicato che si verificata una nuova fuga di acqua dal reattore numero quattro dello stabilimento nucleare. Un portavoce della società ha detto che i sensori collegati a un tubo di scarico delle acque piovane e delle acque sotterranee hanno misurato tassi di radioattività fino a 70 volte superiori rispetto ai valori già elevati registrati sul sito. I livelli di radioattività sono successivamente diminuiti ma rimangono ben al di sopra dei livelli di guardia.
Acqua che ora rischia di mescolarsi con quella piovana ed entrare nelle falde acquifere: le condotte in cui sono stati rilevati i livelli di pericolo, infatti, scaricano direttamente in mare aperto. E quindi non si può escludere che le acque contaminate abbiano già raggiunto anche l’oceano.
Il 24 febbraio 2015 la Tepco ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui dice “di non avere nessun motivo di pensare che i tanik di stoccaggio del liquido contaminato si siano dispersi nelle acque”. Di parere contrario l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (Aiea) che ha espresso preoccupazione per la scarsa affidabilità delle cisterne e per i volumi crescenti di acque contaminate che contengono.
Ad oggi il problema dell’acqua radioattiva riversata in mare aperto è, forse, il problema principale legato alla centrale di Fukushima: a fronte di raccomandazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica di eliminare la maggior parte delle sostanze radioattive prima dello sversamento, i dati rilevati dimostrano che quantità rilevanti di acque contaminate continuano ad essere riversate in mare aperto. Associazioni di pescatori locali, organizzazioni ambientaliste, oltre ad alcuni governi dei paesi vicini, hanno manifestato profondo disappunto sull’accaduto.

C.Alessandro Mauceri

CAlessandro Mauceri

 

GIAPPONE. Fukushima, ancora perdite

Un pensiero su “GIAPPONE. Fukushima, ancora perdite

  • 4 Marzo 2015 alle 03:31
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    Hanno manifestato profondo disappunto 🙂
    Moriremo con il disappunto sulle labbra . . . il mondo dovrebbe preoccuparsi di queste cose invece di voler fare guerra all’Iran . Si perché adesso è il turno dell’Iran Netanyahu ha già detto che l’accordo sul nucleare non va bene ed ha raccolto decine di ovazioni alla conferenza in America su non ricordo bene cosa e ben pubblicizzata su tutte le televisioni mondiali.

    Si vede che non abbiamo ancora esportato sufficiente Democrazia cribbio!!

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