Il mondo che voglio

La Nuova ERA
(Ecosistemi Residenziali Autosufficienti)

di Giuseppe Maiorano

“Nuova ERA”, immaginata e progettata in modo accogliente e duraturo.

MaioranoIl nostro è un progetto concreto e immediatamente operativo, per cui vi invitiamo ad approfondire fino in fondo ciò che proponiamo. Anche se a tratti sembra inverosimile, scoprirai presto che è esattamente ciò che tutti sognamo da tempo, pur se ci è mancato il coraggio di ammetterlo, fino ad oggi, per il timore di essere definiti fuori di testa.

Una moltidudine silenziosa e inarrestabile, composta da persone e associazioni in tutto il mondo, è pronta a condividere questo stesso sogno. L’immenso potere che potrebbe scaturire dall’unione di queste forze ancora divise, in pochi mesi, modificherebbe positivamente tutti gli scenari esistenti.

Il nostro compito è proprio quello di contribuire a unirci tutti sotto un’unica bandiera, che non abbia governi, padroni o territori di riferimenti ma un unico grande sogno che ormai sta diventando realtà.

I movimenti tellurici che riguardano la nostra consapevolezza sono sempre più dinamici.

La nostra amata Terra ha riportato alla luce verità nascoste da millenni e ora non possiamo più far finta di nulla.

La gran parte dei valori e delle credenze per cui siamo vissuti era completamente falsa.

Nella nostra vita da criceti che giravano in una ruota costruita dalla nostra ignoranza, abbiamo permesso che le abbondanti risorse disponibili per ciascun abitante della Terra venissero “drenate” da pochissimi “eletti”, a danno della quasi totalità dei “restanti” che in tal modo diventavano loro “sudditi” o, ancora peggio, “schiavi”.

Nel corso dei secoli, mano a mano che la nostra consapevolezza subiva quegli scossoni che ci hanno portato fino ad oggi, tutto sembrava cambiare affinché non ci accorgessimo della verità.

La trasformazione era solo di facciata, perché le logiche della dominanza restavano inalterate ma sempre meglio occultate da individui sapienti e lungimiranti che in tal modo conservavano la loro specie di superprivilegiati.

Ci accorgiamo solo oggi che essi rappresentano quella parte oscura di noi stessi che tendiamo a ignorare e che preferiamo osservare all’esterno, illudendoci che contrastandola o addirittura combattendola possiamo eliminarla.

I conflitti interiori sono sempre stati l’origine dei nostri dissidi psicologici e delle nostre malattie che ci indicano proprio la nostra via di uscita verso il ben essere. Tale via è sempre stata l’accettazione dei diritti delle due parti interessate, affinché non esistano vincitori e perdenti.

Per meglio comprendere quanto affermiamo, ipotizziamo che il nostro corpo sia una semplice bicicletta e che le due ruote della stessa discutano pesantemente sul merito di ciascuna di esse nel trasportare il loro passeggero, il quale nel frattempo pedala per muoverle. La bicicletta si fermerebbe immediatamente e così si fermerebbero le due ruote e anche il loro passeggero.

Siamo totalmente interconnessi e il riconoscimento dei meriti di ciascuna ruota, indipendentemente dalla sua posizione, è ciò che dobbiamo imparare quando nasce un qualsiasi conflitto.

È proprio attraverso i risultati devastanti dell’approccio conflittuale che abbiamo scoperto che la strategia di analisi dei fatti, applicata fino a ieri, finiva per rinforzare la degenerazione galoppante di cui ci sentivamo vittime.

Quando abbiamo iniziato a comprendere che il percorso di trasformazione della qualità della nostra vita doveva partire da noi stessi, si sono aperte delle porte interdimensionali che possono condurci nella “Nuova ERA”, dove la libertà, la felicità e la prosperità sono a portata di tutti coloro che accetteranno di discutere se stessi per divenire protagonisti della trasformazione epocale in atto.

Ebbene, possiamo finalmente riprenderci la nostra dignità e costruire un mondo nuovo, senza attendere le Istituzioni e senza curarci affatto del vecchio sistema sociale. Coloro che resteranno attaccati a quest’ultimo, nel tentativo di conservare lo status quo che gli garantiva solo privilegi, saranno costretti ad adeguarsi tempestivamente, cercando di conservare almeno una piccola parte di quei privilegi, mentre si avviano a perderli del tutto, semplicemente perché a tutti i loro simili sarà permesso di avere ciò che fino a ieri era permesso solo a loro.

Cosa abbiamo imparato grazie a ciò che viene ancora definita “Crisi”?

Che la delega in bianco della regolamentazione della nostra vita a individui di dubbia integrità, che in fondo rappresentano quella parte oscura di noi stessi, è il modo peggiore per garantirci una vita di qualità che meriti di essere vissuta!

Allora, quale cura intendete proporci, ci chiederai?
Non ne abbiamo trovate durante tutti questi secoli e ora arrivate voi e ci dite addirittura che possiamo ripristinare qualcosa di simile ad un “Paradiso terrestre”?

Certo!

Ti confermiamo che è possibile e che possiamo realizzarlo durante una sola generazione, nonostante le opinioni di tutti i catastrofisti dell’ultima ora…

Che ne diresti se ti mostrassimo, per iniziare, come procurarti, da subito:
tutto ciò che ti necessita per nutrirti, senza più andare al supermercato;
tutto ciò che ti serve per dissetarti e per lavarti, senza più bisogno di un acquedotto;
tutta l’energia sufficiente per accendere le tue luci, i tuoi computer, i tuoi elettrodomestici e persino per muovere i tuoi mezzi di trasporto;
soluzioni idonee per abitare, garantendoti un comfort almeno pari a quello attuale, senza necessariamente essere proprietario di una casa o dover cercare “lavoro” per averne una in affitto o per pagare le tasse di quella di proprietà;
tutte le soluzioni migliori per restare a lungo in salute, senza farmacie, dottori e ospedali.
Come chiameresti il nuovo mondo che hai la possibilità di contribuire a realizzare, semplicemente facendoti attraversare dall’onda di consapevolezza che pervade l’etere ogni santo giorno ormai da più di un decennio?

Noi l’abbiamo chiamato “il mondo che voglio” e ti invitiamo vivamente a prenderne visione al più presto, affinché anche tu e i tuoi cari possiate attraversare la porta della “Nuova ERA” da protagonisti della trasformazione individuale necessaria.

Non più vittime, dunque, di una cultura in declino a cui siamo profondamente grati perché ci ha permesso di risvegliarci definitivamente, mentre eravamo alla guida del nostro mezzo di trasporto umano, diretto a grande velocità verso il baratro…

Le soluzioni tecnologiche che ti proponiamo prevedono l’aggregazione di piccoli gruppi di individui che saggiamente si uniscono tra loro, in modo solidale, conservando la loro totale autonomia decisionale. La loro integrazione in un ecosistema equilibrato e autosufficiente, rappresenta il miglior modo possibile per garantire la propria sopravvivenza e soprattutto una migliore qualità della propria vita e di quella altrui. Ciascuno potrà svolgere il proprio ruolo, possibilmente nel rispetto dei propri talenti, fuori dalle logiche del profitto e del mercato,

Questi ecosistemi sono molto diffusi in natura e sono sempre stati il segreto della longevità indiscussa del nostro pianeta.

A noi esseri umani che ci fregiamo con orgoglio del titolo di “homo sapiens”, ora spetta il compito di meritare pienamente questo titolo, nel senso della saggezza che i latini vollero assegnargli. Abbiamo finalmente imparato, infatti, a non usare più la nostra intelligenza per uscire dai problemi che noi stessi generiamo, perché è molto meglio non crearli affatto.

Benvenuti, dunque, nella “Nuova ERA” dell’uomo saggio che preferisce impegnarsi nella realizzazione di “Ecosistemi Residenziali Autosufficienti” piuttosto che continuare a inseguire vecchi schemi sociali il cui percorso appare evidentemente votato all’autodistruzione.

Giuseppe Maiorano Il mondo che voglio

Giuseppe Maiorano

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