PIU’ ITALIA O PIU’ UNIONE EUROPEA?

di Dario Ciccarelli

bandiera europeaL’introduzione della moneta unica (euro) insieme alla rigidità dell’obiettivo della stabilità della moneta, sancito dal Trattato UE, sta strangolando l’Italia, e con essa i lavoratori, le imprese, le famiglie, le tradizioni, i legami umani della nostra Nazione. La civiltà del “made in Italy” rischia di morire in nome dell’europeismo. Enrico Letta, attuale presidente del consiglio dei ministri, ha scritto un libro il cui titolo è “Euro sì. Morire per Maastricht”. Lorenzo Bini Smaghi, già membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, ha scritto un libro dal titolo: “Morire di Austerità”. Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, ha dichiarato: “Non c’è avvenire per l’Italia se non nel rifiuto di ogni stanca tentazione di ripiegamento su illusorie e meschine rivendicazioni dell’interesse nazionale e su sterili abbandoni allo scetticismo verso il progetto europeo”. Nella fase nella quale l’Italia si trova, c’è, oggettivamente, da decidere quale strada prendere. “Verso lo Stato europeo” oppure “verso lo Stato italiano”? Non è facile trovare la modalità democratica attraverso la quale fare in modo che, democraticamente, sia il popolo italiano a decidere. Per molte e diverse ragioni, le elezioni politiche sembrano ormai incapaci di fornire indicazioni chiare, forti e vincolanti per il Parlamento. Il Referendum proposto può essere lo strumento, chiaro ed efficace, per raggiungere lo scopo. Se vinceranno i sì, la bandiera degli italiani tornerà ad essere, come per tutte le nazioni del mondo al di fuori dell’Europa, quella nazionale: la Politica nazionale dovrà tutelare l’interesse nazionale. Se vinceranno i no, resteranno le due bandiere e la Politica nazionale potrà coltivare i progetti europeisti. E’ un’occasione unica. Gli italiani potranno decidere quale strada prendere per il loro futuro.

Dario Ciccarelli

Dario Ciccarelli

QUESITO REFERENDARIO REFERENDUM FINALIZZATO ALL’ABROGAZIONE DELL’OBBLIGO DI ESPOSIZIONE DELLA BANDIERA DELL’UNIONE EUROPEA ALL’ESTERNO DEGLI EDIFICI PUBBLICI IN ITALIA

I sottoscritti cittadini italiani richiedono referendum popolare abrogativo – ai sensi dell’art. 75 della Costituzione e in applicazione della legge 25 maggio 1970, n. 352, e successive modificazioni e integrazioni – sul seguente quesito: «Volete voi l’abrogazione della legge 5 febbraio 1998 n. 22, recante “Disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione europea”, limitatamente alle seguenti parti:

articolo 2 comma 1, limitatamente alle seguenti parole: “e quella dell’Unione Europea”;

articolo 2, comma 2, limitatamente alle seguenti parole: “e quella dell’Unione Europea”;

articolo 2 comma 3, limitatamente alle seguenti parole: “e di quella dell’Unione Europea” ?

PIU’ ITALIA O PIU’ UNIONE EUROPEA?
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3 pensieri su “PIU’ ITALIA O PIU’ UNIONE EUROPEA?

  • 14 Ottobre 2013 alle 12:34
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    Dicono Unione Europea, parlano di Stato europeo, e ci stanno spogliando della nostra identità. Dal punto di vista economico non siamo più niente, dal punto di vista culturale ci siamo assuefatti ad un paese :la Germania, dove forti rimangono i vincoli del loro essere super stato. L’Aquila senza svastica è diventato di nuovo il simbolo di un potere che ha generato nel secolo scorso la figura di un dittatore come Hitler. In Italia in nome di questa europa stanno distruggendo la costituzione per adeguarla a quella europea o meglio della signora Merkel. Penso che chi proponga certe cose e insiste su questa europa sia un traditore degli italiani e dovrebbe avere il buon gusto di ritirarsi in buon ordine. Un presidente che sta ricoprendo impropriamente due mandati esercitando un bieco presidenzialismo ed europeismo, un Letta, suo delfino che parla di elezioni europee e di come sconfiggere i partiti antieuropeisti. Mi chiedo se sia giusto vendersi una terra come la nostra smembrandola e riducendola ad un appezzamento di terreno appendice della germania. Bisogna rivendicare ciò che ci appartiene ed esigere che la costituzione venga applicata e non cambiata in nome degli interessi sovrani della monete, delle banche della finanza.

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    • 15 Ottobre 2013 alle 02:40
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      Cosa posso aggiungere, niente hai detto tutto, grazie Antonella! Jak

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  • 22 Marzo 2014 alle 12:27
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    Salve
    Ormai siamo al “Deutschland Ueber Alles in der Welt”.
    La Merkel si è alleata con i nazisti di Swoboda in Ukraina che cominciano a pestare in pubblico i Rabbini.
    Alla banda Rothschild NON interessanochi siano i loro “alleati” a loro interessano solo di salvaguardare gli interessi dei Bankster come loro.
    La comunità ebraica, che riteneva di appartenere al popolo “eletto” imparerà presto che i criminali alla Rothschild sono interessati ” esclusivamente” al loro denaro e non conoscono nessun “POPOLO ELETTO”, perché la banda Rothschild è rappresentata da Ebrei ” convertiti”, provenienti dal basso volga, di nome Katari ( Schlomo Sand), per loro lo stato “ideale” era lo stalinismo.
    Il 75% del politbuero di Stalin era costituito da Ebrei Katari e quindi condivisero tutte le atrocità dello stalinismo;
    Per la banda Rothschild era questo lo Stato “ideale”

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