Premier greco Tsipras, il discorso alla Grecia!

 

tsiprasndr: Quello che leggerete qua sotto è il discorso che Premier Tsipras ha tenuto rivolgendosi al popolo greco. In rete Tsipras ha diviso le opinioni, noi stessi abbiamo pubblicato opinioni pro e contro. Nei post e nei commenti trovate persone che lo considerano una espressione nascosta del NWO e altri che vedono in lui la speranza di una seconda rinascita della Democrazia in Grecia e da li di nuovo in tutta Europa. Personalmente non mi sono mai espresso ne a favore ne contro, sono sempre rimasto in attesa di capire, perchè capire viene prima del parare Questo mio atteggiamento prudente mi è costato accuse gravi e diffamatorie da chi lo ha condannato a priori. Ora leggendo il discorso qua sotto qualsiasi sovranista gonfierà il petto e forse una lacrimuccia comparirà sul volto. Un discorso che segna un momento storico per la Grecia e per l’Europa tutta. E’ un falso? è un genuino? i fatti parleranno ma le parole che ha espresso sono la base di ogni sovranista: Libertà, Sovranità, Democrazia. Vi rimando alla lettura, prendetevi tempo e leggete anche più di una volta le frasi pronunciate. Poi siate voi a trarre le conclusioni e poi verifichiamole nei fatti.

Se i greci al referendum annunciato voteranno per rifiutare le proposte della troika significa che la Grecia uscirà dall’Euro e ricomincerà il suo percorso Sovrano, sicuramente con difficoltà e con sgambetti che le oligarchie internazionali non faranno di certo mancare, ma sono sicuro che nonostante la loro debolezza strutturale ce la faranno. Come dopo la 2° guerra mondiale usciranno da 15 anni di guerra finanziaria oligarchica, una guerra fratricida combattuta a colpi di dittatura economica che non lascia distruzione fisica sul campo ma lo stesso livello di danni per il popolo.

Il mio augurio al popolo greco è profondo, sentito ed espresso con forza, perchè è un popolo fiero e lo dimostra la storia Mi auguro con altrettanta forza che il popolo italiano possa essere al pari forte, che possa destarsi e ritrovare i valori fondanti della stessa vita che non vale la pena essere vissuta da schiavi. Ora immaginatevi un Renzi, un dichiarato amministratore del NWO, che fa un discorso del genere e se vi sbellicate dalle risate capirete chi è Renzi, chi era Letta prima di lui e Monti prima di Letta. In Italia occorre un leader che guidi il popolo verso una rinascita dell’orgoglio per la vita.

Jacopo Cioni

bandiera Grecia

“Greche e greci,

da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.s.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco.

Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea.

Greche e greci,

in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.

Poche ore fa (venerdì sera n.d.s.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità.

Domani (oggi n.d.s.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.s.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa.

Greche e greci,

a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.

E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.

E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola.

Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.

Per la sovranità e la dignità del nostro popolo”.

Alexis Tsipras

Premier greco Tsipras, il discorso alla Grecia!
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