Intervista a Marcianò: concretizzare in un libro!

di Jacopo Cioni

Rosario MarcianòIn passato abbiamo già proposto un’intervista a Rosario Marcianò, questo il LINK; oggi rinnoviamo alla luce dell’ultima sua fatica, un libro che concretizza il suo lavoro di ricerca e informazione.

L’altra intervista si chiuse con queste parole di Rosario:

“La natura letale delle correnti azioni di Geoingegneria non può essere sottovalutata. La vita sul nostro pianeta è in bilico. La Geoingegneria deve essere denunciata in ogni modo affinché sia bloccata. E’ necessario l’alacre impegno di tutti per ottenere qualche risultato. Ritengo sia opportuno riportare un mio pensiero a corollario di questa intervista, che ben si adatta a quanto sin’ora affermato.

“Della scienza asservita al potere, non so che farmene”.”

Prima di tutto rinnoviamo i ringraziamenti a Rosario che è sempre disponibile a concedersi nonostante gli impegni serrati e il tempo tiranno.

1) Dalla nostra precedente intervista che cosa è cambiato nell’opinione pubblica e nelle istituzioni rispetto al fenomeno del controllo del clima? Esiste una maggiore coscienza o è ancora un tabù parlarne?

Purtroppo assistiamo ad una progressiva assuefazione ed arrendevolezza tra coloro che conoscono la questione da anni. Questo è comprensibile, giacché, nonostante le battaglie, spesso “sanguinose”, non si riesce a scalfire il muro di omertà eretto dalle istituzioni. Oltretutto i media di regime, in questi ultimi 4/5 anni hanno cambiato metodo e, se prima hanno cercato di ridurre la questione ad “argomento di intrattenimento serale” all’interno di format appositamente confezionati, ora puntano sulla delegittimazione del relatore, etichettando tutto come “roba da cospirazionisti”. Il regime si è chiuso a riccio e la stampa asservita esegue il compitino, sfornando a ritmo serrato scartafacci senza senso, privi di qualsivoglia elemento scientifico, ove la confutazione è sostituita dal mero intento screditante e canzonatorio. Come se non bastasse, a questa strategia si è aggiunta la produzione di notizie false su finti siti di informazione indipendente, in realtà gestiti da apparati dei servizi. Con questo stratagemma si delegittima anche Internet nella sua totalità. Chiaro è che, di fronte a tale desolante panorama, cadono le braccia a chicchessia. 

2) Attualmente sempre più persone “notano” che il cielo è spesso “solcato” e “velato” ma non si domandano perchè, l’apatia all’informazione regna sovrana. Che cosa potrebbe sbloccare questa apatia?

Come asserito in risposta alla precedente domanda… non si può far altro che ribadire come la situazione attuale di stallo sia difficilmente gestibile, a meno di iniziative forti, dirompenti e che mettano in seria crisi l’apparato di disinformazione gestito dai governi fantoccio mondialisti.
3) Il mondialismo in che termini “usa” la geoingegneria? con quale scopo? Predisporsi per un controllo globale futuro o cosa?
Il mondialismo, inteso come potere sovranazionale, si avvale della geoingegneria come strumento di controllo globale del clima, per gestire i conflitti che insanguinano il pianeta, per dominare l’economia, per diffondere malattie, per sfoltire qua e là la popolazione, per creare problemi produttivi, ambientali e sociali che sono il presupposto per proporre “risoluzioni” gradite al sistema. La geoingegneria assassina è un asso pigliatutto.
4) In altri paesi del mondo ci sono dei “Marcianò” che si battano per far conoscere al grande pubblico la geoingegneria?
I paesi più attivi nel mondo (oltre l’Italia), che operano per una corretta sensibilizzazione dell’opinione pubblica sono Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania. Sussiste una forma di collaborazione tra attivisti, ma servirebbe un coordinamento centrale volto a finanziare ed organizzare azioni congiunte. Ciò non è attualmente fattibile, in quanto spesso le varie associazioni impegnate nell’informazione sul tema della geoingegneria non seguono una linea comune. Purtroppo su questi temi regna ancora molta ignoranza: ci sono “ricercatori indipendenti” che ancora non hanno acquisito e fatte proprie le informazioni che portano al reale coinvolgimento delle compagnie aeronautiche civili nelle attività di geoingegneria clandestina

5) In che termini può essere organizzata una cooperazione fra coloro che studiano e diffondono informazioni sul controllo climatico? Spesso ci sono frammentazioni anche fra chi affronta gli stessi problemi, frammentazione voluta?

La disorganizzazione non è certamente intenzionale, sebbene esistano ancora attivisti che vorrebbero “avere l’esclusiva”. Costoro non comprendono che la lotta va portata avanti tutti insieme. E’ anche vero che in taluni gruppi sono presenti infiltrati dei governi, il cui scopo è quello di screditare gli attivisti “pericolosi”. Non è quindi facile prevenire l’erosione dell’attivismo dal suo interno, così come un parassita che attacca il suo ospite. Il rischio che ciò si verifichi è tanto più alto, quanto più si tenta di aggregare le persone per una battaglia comune.
Sono convinto che se e quando ci sarà un cambiamento della situazione attuale, questo avverrà per tutta una serie di errori che gli artefici del cover-up stanno compiendo e compiranno. Non ultimo l’incidente dell’A-320 della compagnia Low Cost Germanwings sulle Alpi francesi. Infatti le notizie che sono state divulgate per giustificare un probabile crash del velivolo a seguito di un episodio di “fumo in cabina” e conseguente perdita di conoscenza dei piloti (si parla di suicidio del co-pilota) sono un chiaro segno di difficoltà nel continuare ad occultare la verità.

6) Veniamo al tuo libro. Vedo che il libro viene presentato come un ampliamento al documentario su DVD “Scie chimiche: la guerra segreta“; Il libro affronta la geoingegneria sotto ogni aspetto e angolazione

– il controllo del tempo e del clima
– le connessioni con le strategie militari e gli interessi economici
– le conseguenze sull’ambiente e sulla salute
– il ruolo della disinformazione e della propaganda

vengono approfonditi alcuni argomenti?

Esattamente. Il documentario ha affrontato gli argomenti cruciali che devono essere noti per comprendere il fenomeno delle cosiddette “scie chimiche”, ma era fondamentale approfondire ogni singolo aspetto della questione e ciò era possibile solo con la pubblicazione di un testo specifico con cui poter entrare nei particolari e sviscerare attentamente i vari addentellati.

Presentiamo il libro:

scie chimiche la guerra segreta

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Scie chimiche la guerra segreta. Il controllo del clima. Un sogno diventato “atroce” realtà.

Il libro sarà disponibile a partire da maggio 2015 ,autori sono Rosario ed Antonio Marcianò.

Qui la presentazione: LINK

Prenotabile già a questo LINK

Grazie a Rosario per l’intervista e ad entrambi i fratelli per l’impegno che mettono nel loro lavoro certi che sarà premiato.

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Jacopo Cioni

Jacopo

Intervista a Marcianò: concretizzare in un libro!

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