La falsità dei giornali e dei giornalisti: conferenza stampa Democrazia Diretta

Di Marco Mori e Jacopo Cioni

Vi ricordate la conclusione dell’editoriale che ho scritto riguardante la conferenza stampa di Democrazia Diretta svoltasi a Firenze? Questo il LINK per chi non l’avesse letta.

Orbene la risposta alla domanda che mi ponevo al termine è arrivata. Oggi l’Avv. Marco Mori mi ha mandato un messaggio con un’immagine di Repubblica Firenze. Questa l’immagine:

repubblica firenze

Si legge bene vero? Quindi un giornale come Repubblica dei temi affrontati ne sceglie due di cui uno introdotto ad arte per “classificare” gli interlocutori, le scie chimiche, e l’altro di cui nemmeno si è accennato per sbaglio, il signoraggio. Due temi molto importanti per chi ha dimestichezza con la realtà ma che nell’opinione pubblica assumono valenza di appartenenza a gruppi complottari. Si ottiene cosi un discredito degli interlocutori e si evita di parlare dell’argomento principe della conferenza stampa che è la perdita di Sovranità e l’incostituzionalità della cessione della stessa.

Travisato anche il “non me ne frega nulla” di Chiurli che non è riferito all’essere complottista, ma al fatto che è disposto a rendersi ridicolo di fronte a terzi se questo significa ascoltare e fare gli interessi dei Cittadini che rappresenta. A Firenze si dice: “come fra mangiare e stare a guardare” o in alternativa “come fra il giorno e la notte”.

Questo è giornalismo? Diceva Horacio Verbitsky, “Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda”. Appunto, qua addirittura è propaganda al contrario, il vero negazionismo della notizia.

Lascio all’Avv. Mori la possibilità di replicare a tanta irrispettosa informazione verso i lettori.

ecco la sua risposta: studiolegalemarcomori che vi invito a leggere per intero.

Ne riporto degli stralci.

la mia speranza di diffondere il fondamentale concetto di difesa e ripristino della democrazia costituzionale si è subito scontrato con la dittatura del pensiero unico della propaganda mainstream. Fatto ampiamente prevedibile e che non mi scoraggia minimamente, ma che nondimeno mi corre l’obbligo denunciare.

Lunedì ho partecipato con Gabriele Chiurli, candidato alla Presidenza della Regione Toscana con “democrazia diretta”, alla conferenza stampa di presentazione della lista. Ho parlato a lungo di come le cessioni di sovranità monetarie ed economiche, illegittime ai sensi del dettato della nostra Costituzione (art. 1 ed 11), siano la causa della crisi e di come, senza riprenderci le chiavi di casa (frase cara al Prof. Antonio Maria Rinaldi, Presidente di Riscossa Italiana), sia impossibile per qualsiasi candidato fare qualcosa per la Toscana o per qualsiasi altro luogo in Italia. Ho a lungo affrontato il tema in conferenza ribadendo anche che le cessioni di sovranità rappresentano una menomazione dell’indipendenza del paese e dunque costituiscono un reato contro la personalità dello Stato. Per il resoconto puntuale ed imparziale di quanto si è realmente detto vi invito a leggere quello indipendente del blog “Ilsovranista” (clicca qui).

Ovviamente di tutto questo non si è parlato nei media più noti, pur presenti con le loro redazioni regionali. Non ho visto trasmettere da nessuno il mio “scomodo” intervento, nonostante le molte telecamere. Tanto meno ho visto riportare esattamente quanto si è detto.

Ma il post più bello lo ha fatto Repubblica. (vedi immagine sopra, ndr)

Signoraggio? Neppure menzionato. Scie chimiche? Domanda fatta “da loro” a Chiurli che ha risposto dicendo semplicemente che se un cittadino segnala un problema lui, se corredato come nel caso della vecchia mozione che ha dato spunto alla domanda da analisi che dimostravano effettivamente valori superiori ai limiti di legge per quanto riguarda l’alluminio, lo sottopone in Regione appunto con mozione, senza ovviamente permettersi nessun parere sulle cause che non può che ignorare. Il tutto, domanda e risposta quindi, è durato meno di dieci secondi in una conferenza di una mezzora in cui si è parlato solamente di Costituzione e del rapporto impossibile con i Trattati UE.

Un giornalista presente mi ha addirittura dato lettura dell’art. 11 Cost. per dimostrare che le cessioni di sovranità sono lecite. Guarda caso sia la domanda (evidentemente preparata vedendo chi sono e di cosa parlo usualmente) che la risposta sono state censurate. D’altronde quando si replica che la Costituzione prevede le ben diverse “limitazioni” di sovranità (strano che un giornalista non conosca la differenza linguistica tra i termini cedere e limitare) e non certo la cessione a terzi del potere d’imperio dello Stato, diventa assai difficile controbattere. Meglio dire, come Goebbels insegna, che si è parlato di scie chimiche e signoraggio…

Strano che non si sia detto che abbiamo parlato anche di E.T. e di rettiliani… Se lo saranno riservato per il prossimo pezzo.

Avranno un mese difficile perché Chiurli lascerà a me gli spazi e ad ogni occasione parlerò di difesa della democrazia costituzionale… L’unica buona notizia per i disinformatori professionisti è che un mese vola. Ma possono stare certi che è solo l’inizio. Nessuna resa è possibile fino al ripristino della democrazia e solo la cultura può consentire la vittoria.

Lascio a voi ogni considerazione di come il 4° potere possa distorcere e mistificare.

Marco Mori e Jacopo Cioni

Marco Mori Jacopo

La falsità dei giornali e dei giornalisti: conferenza stampa Democrazia Diretta

2 pensieri su “La falsità dei giornali e dei giornalisti: conferenza stampa Democrazia Diretta

  • 8 Maggio 2015 alle 12:15
    Permalink

    Buongiorno
    colgo l’occasione per sottolineare quanto io stimi sia te, Jacopo,che l’Avv.Mori e valutare l’opportunità, ora, di seguire una persona molto interessante, quale si presenta il candidato Governatore Chiurli.

    A presto
    Gabriella Codognotto

    Rispondi
    • 8 Maggio 2015 alle 14:02
      Permalink

      Grazie Sig.ra Gabriella.

      Ho tagliato l’articolo da Lei allegato in quanto non circostanziale al pezzo in oggetto e del quale non ho autorizzazione alla pubblicazione. Sappia che a suo tempo inviai una serie di domande in video a Paolo Ferraro per una intervista. Purtroppo non ho avuto le risposte desiderate nonostante Ferraro mi avesse accordato l’intervista.
      Jacopo Cioni

      Rispondi

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