USCIRE DALLA CRISI ?

di Pietro Dragone

falconeSi può. Come affermava Giovanni Falcone ” Ogni cosa é un fenomeno umano, che nasce ed ha una sua espansione e come ogni fenomeno umano, avrà anche una fine”. Questo é il problema: In quanti vogliono che ci sia questa fine? Questo é il dubbio amletico. Ciò che però sappiamo, senza ombra di dubbio, é che questa fase recessiva é a svantaggio del 99% e a vantaggio dell 1 % della popolazione. Ma allora cosa bisogna fare? Oggi con l’ entrata nell’ Unione Europea le cose sono un pò più difficili del previsto proprio perché non abbiamo più il monopolio sulla nostra moneta, e paghiamo interessi su denaro che la BCE da alle banche ad un tasso bassissimo 0,25 (Tassi di riferimento della BCE). Aldilà della perdita della nostra Sovranità Monetaria, ad incoraggiare la fase recessiva ci ha pensato l’ Austerity, linea di tagli alla Spesa Pubblica e ai Servizi che invece di migliorare la situazione , hanno portato ad un peggioramento di condizioni apocalittiche. Ma ci può essere un’uscita da questa fase ? Si. E senza imporre questa assurda politica di dissanguamento e di rigore. Le alternative sono 2:

1 Modificare lo Statuto della BCE e mettere quest’ ultima come prestatrice di ultima istanza ( riformando i Trattati di Lisbona e Maastricht) ed abbattendo il vincolo di DEFICIT/PIL al 3% portandolo ad un 8/9% ( questo rapporto è solo un parametro) e che la BCE fosse finanziatrice dello sviluppo e non solo controllore rigido del rigore e dell’ Inflazione.

2 Si decide di tornare al Sistema di Sovranità Monetaria (altro mito da sfatare: non rischiamo di incappare in nessuna svalutazione se costringiamo agli investitori stranieri nel nostro paese ad adottare la nostra valuta anzi la nuova valuta si apprezzerebbe a discapito dell’ euro che si verrebbe a svalutare. MMT) e così spezziamo l’Accordo Andreatta – Ciampi del 1981 facendo tornare così la nostra Banca d’ Italia (pubblica) alle dirette dipendenze del Tesoro e facendola diventare creatrice di investimenti.

Una volta fatto ciò ci allontaneremo da questa deregulation liberista per adottare un sistema economico Keynesiano basato sugli investimenti produttivi. Le politiche keynesiane, costituite soprattutto da investimenti pubblici, tassazione progressiva e protezione sociale, risollevarono l’economia americana e segnarono la politica economica dell’Occidente fino agli anni ‘70. L’abbandono di quel fecondo filone di pensiero, in favore di un libero mercato senza alcun contrappeso, ha sguarnito la politica e la teoria economica degli strumenti per comprendere e gestire i cicli e ha prodotto diseguaglianze sempre più gravi che, secondo molti, sono tra le cause della recessione di questi anni. Keynes infatti fu uno dei consiglieri di Roosevelt dopo il 1929 che portò alla creazione del New Deal, basato su Occupazione dei disoccupati per la costruzione delle dighe, modifiche del sistema bancario con la legge Glass- Steagall Act che portava ad una netta separazione tra le banche commerciali e le banche di investimento, perché le banche devono essere uno sportello creditizio al servizio della clientela e non mostri famelici che devono decidere del tutto. Investire sulla Piena Occupazione e fare in modo che tutti quelli che cercavano lavoro potessero trovarlo

henry ford.

“Aumentare gli stipendi per fare in modo che i miei operai possano comprarsi una Ford ed essere i miei primi consumatori”.
(Henry Ford)

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Se l’ Occupazione inizia a salire, i consumi saranno più larghi e la gente sarà più propensa a spendere facendo girare l’ economia. Infatti il parametro da tenere in considerazione è quello della Domanda Aggregata, ovvero della domanda dell’ intera popolazione :

Domanda aggregata =
Consumi + Investimenti + Spesa Governativa + Esportazioni – Importazioni

Maggiore è Il risultato, più sarà espansiva la fase economica. Tuttavia, l’investimento privato (esso investe se c’é guadagno) dovrà essere incentivato anche dallo Stato che dovrà investire e mantenere un regime fiscale basso.

” Lo Stato a Moneta Sovrana non usa le tasse per finanziarsi ma servono per far accettare la valuta. Esse sono come un termostato. Si alzano se l’Economia corre, si abbassano se é stagnante”
(Mosler Economics MMT)

Inoltre con un regime di Piena Occupazione ed incoraggiando l’ Economia reale si diminuira il rischio di Iperinflazione (tanto odiata dagli anti sovranisti) e Stagflation ( Inflazione che volge a Recessione), perchè in piena occupazione il margine di consumo aumenterà e adottando una politica materiaprimistica (produzione propria) il rischio si riduce.
Questo é ciò che bisogna sapere. Informatevi sul Sistema Keynesiano e sulla MMT di Warren Mosler e Paolo Barnard. Uniti ce la possiamo fare.

Pietro Dragone

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