Vi presento la tecnologia H.A.A.R.P

PARTE DUE

a questo LINK puoi leggere la prima parte

Di Chiara Priorini

mobile-haarp2Abbiamo già ampiamente dimostrato che la geologia e la fisica (e non solo) riconoscono che le onde (vibrazioni) possono provocare terremoti ed altri calamità.
Nessuno può dire se veramente questi eventi catastrofici siano stati indotti o meno, una cosa però è sicura: credere o non credere non cambia certo la realtà di una struttura divenuta ormai mondiale; una struttura dotata di tecnologie occulte capaci di modificare i normali meccanismi che governano i cicli della natura e non solo. Gli impianti “H.a.a.r.p.” sono istallati in tutto il pianeta, in particolari zone strategiche, e danno la possibilità a chi li controlla di alterare e/o manipolare, su scala globale, il clima e molto altro. Negli ultimi 15 anni tutti noi siamo stati testimoni di terrificanti eventi naturali creati artificialmente da questa diabolica struttura globale. E non pensate che esista solo l’Haarp dell’Alaska, ognuno ha un suo nome.

haarpE’ appurato che gli americani (e russi) sviluppano le armi a microonde, alcune delle quali possono anche essere utilizzate dallo spazio. Esistono da anni delle unità composte di veicoli relativamente leggeri, con collocate, sul tetto, delle antenne. Queste antenne, chiamate ADS (Active Denial System), emettono fasci di onde cadenzate a 95GHz. Dirette su delle persone o animali, queste onde provocano sensazioni di calore insopportabili in meno di 5 secondi!
La rivista New Scientist ha pubblicato che durante le prove condotte presso la base aerea militare di Kirtland, Nuovo Messico, i partecipanti sono stati invitati a togliersi lenti a contatto e occhiali per proteggere i loro occhi. In un altro test sono stati inoltre invitati a rimuovere qualsiasi oggetto di metallo che poteva trovarsi su di loro (monete, catenine, bottoni,…) per non sviluppare dei punti caldi sulla pelle.
“Allora cosa succederebbe se qualcuno fra la folla non conosce questo pericolo?” ha domandato Neil Davison, coordinatore del progetto di ricerca sulle armi non letali dell’Università di Bradford in Gran Bretagna. “Come potete essere sicuri che la dose di onde non oltrepasserà il limite dei danni permanenti?”
Medusa è un cannone ad elettroni ad impulsione di un mega-watt e mezzo.
Questo sistema montato su dei veicoli ha come sorgente d’energia semplicemente un generatore elettrico a gasolio; Medusa è capace di “arrostire” a distanza l’elettronica di carri armati, navi, aerei, ecc. Immaginate gli effetti sugli esseri umani! Questo cannone può essere messo in funzione a partire da un aereo o un satellite, ed i test sono stai realizzati da anni.
Pamir 3 è parte di una serie di armi ambientali capaci di creare terremoti, tsunami, distruzione dell’equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche – nubi, precipitazioni, cicloni e uragani – modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. I terremoti e le eruzioni vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un cataclisma.
mobile-haarp3I terremoti sono legati al movimento delle placche, lungo le faglie. Sappiamo che un terremoto devastante è previsto lungo la faglia di S.Andreas, in California. Ma non sappiamo quando, e dunque non conosciamo, a priori, l’energia sufficiente a scatenare il fenomeno. Ma esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo con delle onde elettromagnetiche.
Negli anni settanta furono i Russi a costruire il Pamir, un enorme generatore a pulsioni che poteva essere trasportato su un grosso camion. Era una variante del generatore di Sakharov (MK1), a compressione di flusso. Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente solenoide (in regime di numero di Reynolds magnetico elevato).
Va tenuto presente anche che una misteriosa arma al plasma fu vista poco prima del terremoto a Nigarta in Giappone, nel Luglio del 2007. Le stesse luci rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole sono state viste e filmate poco prima dell’ultimo disastroso terremoto in Cina.
La HSV Technologies Inc. di San Diego, California ha sviluppato un’arma non letale, che utilizza raggi laser a ultravioletti per immobilizzare persone o animali a distanza.
Questo speciale laser è un dispositivo che utilizza due fasci di radiazione UV ionizzati che seguono la traiettoria per colpire il bersaglio identificato, impattando sui recettori neurali che controllano i muscoli, paralizzando gli impulsi nervosi, provocando forti contrazioni dolorose.
mobile-haarpLe basi per una simile tecnologia bellica furono poste negli anni ’40 dal fisico Nicola Tesla (sempre a lui torniamo). Durante i primi anni del ‘900 Tesla iniziò a lavorare al suo progetto per un “Raggio della Morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e Tesla lo propose agli Stati Uniti quale arma per battere i nazisti: fu considerato pazzo e la sua proposta non fu presa in considerazione. Il principio del “Raggio della morte” è qualcosa che sta a metà strada fra le armi laser e le armi al plasma. Alla sua morte, avvenuta nel 1943, tutti i documenti dello scienziato sul “Raggio della morte” furono misteriosamente trafugati. Parte di quei documenti è stata citata in un documento segreto del Governo USA su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Questa tipologia di armamenti ha parecchi tratti in comune con alcune armi laser. Il principio è quello di sparare contro il bersaglio un “proiettile” di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso un processo di ionizzazione dell’aria. Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente dagli scienziati del DARPA (il dipartimento per la ricerca e l’innovazione tecnologica del Dipartimento della Difesa USA), con la collaborazione di un’azienda tedesca. Armamenti di questo tipo sono in fase di avanzata sperimentazione da parte degli eserciti USA, Israeliani e Australiani. L’applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed Impulsive Kill Laser (PIKL). Il dispositivo (di cui nella foto sopra si vede un prototipo), ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo di grosso spessore.

La struttura è talmente inaccessibile e top secret che un giornalista di Wired ha preso l’auto, ha seguito le indicazioni stradali ed è andato a visitarla! Le foto e il racconto sono qui su Wired in inglese.
In tutto questo mio lungo scrivere per dare informazioni sulla tecnologia utilizzata dal famoso centro in Alaska voleva farvi riflettere sul fatto che la tecnologia può creare molto di più che tenere sospesa oltre l’atmosfera una nuvola al plasma come hanno fatto ufficialmente nel febbraio 2013, ma allo stato attuale l’impianto di antenne ha chiuso i battenti. Il centro ha alzato bandiera bianca difronte alla mancanza di fondi, il sito è messo in sicurezza e abbandonato, naturalmente questo ha scatenato tutti gli “anti-complottisti” del web, tutti pronti a sbraitare “visto adesso che haarp ha chiuso che v’inventerete per affibbiare la realtà della modificazione climatica?”, ma questo a mio personale parere è un grossolano errore. Il punto è che non ha alcuna importanza se il centro in Alaska ha chiuso perché la capacità di modificare il clima ce l’hanno comunque, nessuno può affermare con matematica certezza che scatenino un evento apparentemente naturale, un terremoto, un uragano o un tornado, ma la tecnologia per farlo ce l’hanno. Anzi ce l’abbiamo, perché questa conoscenza dovrebbe essere diffusa ed utilizzata nel migliore dei modi, si potrebbe anche usarla per il bene comune, per fermare i cataclismi naturali veri o quelli dovuti ad una catena di eventi da noi innescata con l’errato utilizzo di questa conoscenza.

Nella galleria immagini di quelle che i “complottisti” e non solo, definiscono Haarp Mobile a seguire un documentario in italiano…lascio a voi le conslusioni.

http://youtu.be/-s6TjO1QqWM

Vi presento la tecnologia H.A.A.R.P parte due
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