Come può un Paese avanzato ritornare ad essere uno in via di sviluppo?
di Roberto Nardella
Nei Paesi avanzati i consumi mediani della popolazione sono così suddivisi: 50% bisogni secondari o futilità 40% necessità primarie (vitto, alloggio e vestiario) 10% risparmi
Nei Paesi in via di sviluppo invece: 80% necessità primarie 10% bisogni secondari 10% risparmi
Generalmente quando la mediana della popolazione comincia a non guadagnare più abbastanza per sostenere così massicciamente le futilità che fanno muovere le nostre economie mature comincia una caduta dei redditi a catena di non facile soluzione. La legge economica che regola tutto è DOMANDA e OFFERTA.
1) I prezzi di beni e servizi si alzano (inflazione) se la prima supera la seconda;
2) I prezzi di beni e servizi si abbassano (deflazione) nel caso inverso;
Da ciò si deduce che per inerzia tanto più la DOMANDA diminuisce tanto più l’OFFERTA aumenta. Alla ricerca del “naturale equilibrio economico” un numero sempre crescente di OFFERTA è destinato a sparire dal mercato: ciò produrrà disoccupazione aggiuntiva, che produrrà nuova diminuzione di DOMANDA, che provocherà un’ulteriore aumento dell’OFFERTA. Una spirale senza fine che durerà sino a quando la sopraggiunta povertà relativa di una grande parte delle famiglie non costringerà l’economia a divenire di sopravvivenza. In Grecia stanno ancora inseguendo quell’equilibrio. In assenza di diretti e massicci investimenti degli Stati, atti a perseguire la piena occupazione, da tale situazione non se ne uscirà MAI.
Roberto Nardella